Sabato, 06 Settembre 2025

"Il serpente dell'Essex" di Sarah Perry

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30/03/2023 12:01 - 30/03/2023 12:02 #62950 da mulaky
"Il serpente dell'Essex" di Sarah Perry è stato creato da mulaky
Sarah Perry è una scrittrice inglese che, con il primo romanzo mai tradotto in Italia, ha vinto un premio letterario. Il serpente dell'Essex è il suo secondo romanzo, da cui è stata tratta l'omonima mini serie che vede come protagonisti Tom Hiddleston e Claire Danes. La serie tv non l'ho ancora vista e ho acquistato il libro praticamente per la copertina e per la trama che mi hanno intrigato abbastanza. Ho iniziato oggi la lettura, se qualcuno si vuole aggiungere è il benvenuto!


TRAMA da Ibs.it
Il serpente dell'Essex, libro dell'anno in Gran Bretagna è un omaggio dell'autrice Sarah Perry alle atmosfere di Bram Stoker. Ma anche delle sorelle Brontë. Con una protagonista a caccia di un animale misterioso.

«Ciò che inghiotte maggiormente il lettore è il fiume dell'insieme e il gusto coltivato dall'autrice nel disegno minuzioso dei comprimari» - Leonetta Bentivoglio, Robinson-La Repubblica

«Se Charles Dickens e Bram Stoker si fossero riuniti per scrivere il grande romanzo vittoriano, mi chiedo se avrebbero superato Il serpente dell’Essex. Sarah Perry si afferma come una delle migliori scrittrici inglesi di oggi» - John Burnside

«Per l’originalità, la ricchezza della prosa e la profondità nella caratterizzazione dei personaggi è improbabile che possa esserci un libro migliore, quest’anno» - Sunday Times

«Lasciatevi deliziare da questo nuovo, abbagliante talento letterario» - SundayTelegraph

Londra, fine Ottocento. Le campane di St-Martin- in-the-Fields suonano a morto per le esequie di Michael Seaborne e i rintocchi si diffondono in tutta Trafalgar Square. Cora Seaborne, la giovane vedova del defunto, invece di mostrarsi contrita tira un sospiro di sollievo: la morte di Michael, un uomo stimato e influente, ma anche freddo e crudele, l’ha resa finalmente libera, sollevandola da un ruolo, quello di moglie, che non ha mai sentito suo. Dopo il funerale, accompagnata dal figlio undicenne Francis, un bambino taciturno e stravagante, e dalla fidata bambinaia Martha, Cora cerca rifugio a Colchester, nell’Essex, dove stanno portando alla luce dei fossili lungo la costa. Da sempre appassionata naturalista, la giovane donna vuole approfittare della ritrovata libertà per dedicarsi a quelli che lei chiama «i suoi studi»: frugare tra le rocce e il fango alla ricerca delle ossa fossilizzate di animali vissuti migliaia di anni fa, sull’esempio della paleontologa Mary Anning. A Colchester Cora si imbatte in alcune bizzarre voci secondo cui un serpente mostruoso, ricoperto di scaglie ruvide e con occhi grandi come una pecora, è emerso dalle paludi salmastre del Blackwater ed è risalito fino ai boschi di betulle e ai parchi dei villaggi. Un grande essere strisciante, dicono, più simile a un drago che a un serpente, che abita la terra tanto quanto l’acqua, e in una bella giornata non disdegna di mettere le ali al sole. Il primo ad averlo avvistato, su a Point Clear, ha perso il senno ed è morto in manicomio lasciandosi dietro una dozzina di disegni realizzati con frammenti di carbone. E poi c’è stato quell’uomo annegato il primo giorno dell’anno, ritrovato nudo e con cinque graffi profondi su una coscia. Cora sospetta di trovarsi davanti a un caso di probabile interesse per il British Museum: l’animale leggendario che terrorizza la gente del posto potrebbe essere una specie nuova non ancora scoperta che va esaminata, catalogata e spiegata. Impaziente di indagare è anche il vicario locale, William Ransome, convinto, al contrario, che non si tratti altro che di un’empia superstizione e che sia suo compito ricondurre il paese alla tranquillità e alla certezza della fede in Dio. Cora e William guardano il mondo da punti di vista diametralmente opposti, scontrandosi su tutto. Ma allora perché, anziché sentirsi irritato, William si scopre preda di un’eccitazione e di un’euforia inspiegabili ogni volta che si imbatte in Cora? Attraverso un’attenta esplorazione del cuore umano e dei suoi misteri Il serpente dell’Essex è «un romanzo di straordinaria bellezza» (The Independent) che «per l’originalità, la ricchezza della prosa e la profondità nella caratterizzazione dei personaggi» (Sunday Times) si conferma «un lavoro di grande intelligenza e fascino, da un’autrice di indubbio talento» (Sarah Waters).


 

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

Otello - William Shakespeare
Allegati:
Ultima Modifica 30/03/2023 12:02 da mulaky.

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03/04/2023 11:29 #63048 da mulaky
Risposta da mulaky al topic "Il serpente dell'Essex" di Sarah Perry
Ieri ho finito questo romanzo e ammetto di essere perplessa.

La trama  si sviluppa in quasi un anno e la protagonista è Cosa Seaborne che, rimasta vedova, si rifugia nell'Essex con la bambina Martha e il figlio Francis. Apprendiamo già dalle prime pagine, ma anche successivamente, che mr Seaborne era un marito violento e orribile, mentre Francis è un bambino un po' particolare nei suoi atteggiamenti.
Una volta raggiunto l'Essex, Cora è molto felice della sua libertà e si mette a cercare fossili (la sua musa ispiratrice è Mary Anning, famosa paleontologa inglese) e qui si imbatte nelle notizie che riguardano una strana creatura, il serpente dell'Essex per l'appunto, che pare essere ritornato dopo molto tempo. Tramite amici, fa la conoscenza del pastore locale (e della sua famiglia), il reverendo William Ransome, il quale invece non crede affatto nell'esistenza di questa creatura leggendaria.
Iniziano ad esserci morti e sparizioni, che gli abitanti del paese imputano alla misteriosa creatura. Tutti dicono di averla vista in lontananza, ma alla fine nessuna descrizione o narrazione dei fatti è simile a quella di un altro... e si inizia a scatenare il panico nel paese, la gente è superstiziosa, impaurita ed è sospettosa, ci sono anche episodi di isteria collettiva. Cora e William cercano di indagare, sono due persone completamente opposte per come si approcciano a questo mistero ma anche alla vita e, tuttavia, diventano sempre più intimi.
Nel contempo, si sviluppano anche altre trame più personali, relazionali (amore e amicizia), psicologiche, religiose (conflitto con la ragione), mediche e anche sociali (ricchi/poveri e città/paese) che, secondo me, vanno ad arricchire tutto il romanzo.

E' un romanzo ambientato a fine Ottocento, ma con una narrazione e un taglio decisamente contemporanei e, infatti, gli stessi personaggi non sono intrappolati nei tipici canoni dell'epoca, ma sono più moderni. Il mix non è male, forse in qualche punto un po' stride rispetto all'idea che un lettore ha del "classico", ma nel complesso mi è piaciuto e nel romanzo troviamo anche scambi epistolari tra i vari personaggi.
Ci sono sicuramente elementi gotici: in primis i paesaggi (palude, nebbia, freddo, ecc.), poi sicuramente c'è la paura scaturita da una presunta creatura mitologica che infesterebbe le acque del paese... ma sono elementi che, seppur nominati più volte nel romanzo, per me stanno comunque sullo sfondo e servono solo a far partire le "vere" narrazioni (o, almeno, quelle che io considero più pregnanti nel romanzo).
Le donne qui hanno un ruolo: per esempio, Martha è socialista e ci parla delle condizioni delle abitazioni dei poveri e si muove in tal senso con le persone influenti; Cora è padrona della sua vita e può fare il maschiaccio senza dover rendere conto a nessuno del suo comportamento; Stella, la moglie del reverendo, è un personaggio apparentemente semplice ma che si rivela complesso. Queste donne, pur molto diverse, più volte mettono in discussione il fatto che siano gli uomini a pensare di dover decidere per loro.

L'autrice ha sicuramente fatto un lavoro di ricerca storia, in una sua nota a fine romanzo elenca i libri che l'hanno aiutata a elaborare il romanzo e alcune tematiche. Ottima la caratterizzazione dei personaggi, che hanno una loro psicologia, dei pro e dei contro, hanno punti di forza e debolezze e, come tutti gli esseri umani, talvolta sono risoluti e talvolta mostrano incertezza o ambiguità... e tutti, in qualche modo, si evolvono e questo mi è piaciuto. Secondo me è molto facile empatizzare con questi personaggi, seppur tutti diversi tra loro.

Allora, se tutto mi è piaciuto, cosa mi ha lasciato perplessa?
Il finale. Mi sembra, in qualche modo, interrotto rispetto alle vicende precedenti e mi dà un senso di incompiutezza... o forse sono io che, in fondo in fondo, speravo in un finale diverso.
Ho letto varie recensioni e mi sono fatta l'idea che non sia un libro proprio per tutti. Penso che occorra amare il periodo storico, le descrizioni, una scrittura più femminile e femminista, bisogna lasciarsi guidare dalle pagine e non dal titolo e, ultimo ma forse più importante, credo che sia un romanzo che verta molto sull'introspezione e sulla psicologia dei personaggi, quindi secondo me è necessaria quella sensibilità volta a farci mettere nei panni degli altri e riuscire a capirli.
 

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Non tutti insieme è... buahahahah! :P :D lol

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Qualcuno vorrebbe leggere il romanzo "Lady Macbeth" di Isabelle Schuller? :D

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Ciao Yuman, ho visto che hai già scritto nella sezione del gruppo di Torino. Speriamo di vederti anche sul forum ;)

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Buonasera, mi sono appena trasferito a Torino. Mi piacerebbe partecipare. Dove e a che ora si tiene l’appuntamento di luglio/agosto e che libro verrà discusso. Grazie

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Ciao Ludofrog, per contattare il gruppo di Lecce, scrivi in questo TOPIC

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Ciao a tutti! Chi posso contattare per avere delle info sui prossimi incontri dei Pasticciotti Letterari? Grazie ✨

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