Terminato anch’io. Ringrazio Bibi, che nel suo ultimo post ha riassunto i vari significati sottesi al libro. E forse altri ce ne sarebbero, perché è appunto un testo che per quanto geometricamente ideato e costruito lascia molta libertà all’interpretazione (e alla fantasia) del lettore.
E del resto, come già evidenziato, è proprio il lettore, più che lo scrittore, il protagonista del romanzo. Anzi - sembra dire Calvino - di ogni romanzo. Lo scrittore, al di là delle pretese di autenticità, originalità e verità, è semplicemente colui che sa trasporre su carta delle storie: tant’è che qui un solo autore riesce abilmente a cimentarsi in dieci incipit di altrettanti generi letterari. Ogni libro, pertanto, sotto questo aspetto è una “mistificazione”, un artificio. E’ poi il lettore, con le sue aspettative, i suoi desideri, i suoi sogni, il suo vissuto (non solo) interiore e persino i suoi pregiudizi, ad infondere vita e significato allo scritto. E i lettori sono potenzialmente infiniti come i modi di leggere e i significati che da un’opera si possono trarre, ognuno dei quali dovrà reputarsi a suo modo genuino. Perché il lettore, diversamente dall’autore, sarà sempre solo e semplicemente se stesso.
Eppure noto - quanto ai modi di leggere - che molti di noi (compreso chi ci ha preceduto nella lettura di questo romanzo) si sono “appassionati” più alla storia d’amore tra Lettore e Lettrice che alle altre vicende, che già si sapeva sarebbero rimaste in sospeso e che in effetti si lasciano un po' dimenticare. Volevamo cioè sapere come “finisse” almeno uno dei racconti. Se ne potrebbe dedurre che questo Club pullula ancora di lettori di stampo classico o tradizionalista, che alla cultura postmoderna d’oggigiorno e al disagio esistenziale trasposto sul piano narrativo - ove tutte le strade restano aperte, ma nessuna conduce alla meta - ancora non hanno fatto l’abitudine. E forse nemmeno ci si vogliono rassegnare.
Ecco perché penso che questo libro, per quanto incentrato sul piacere della lettura, sia sostanzialmente incapace di trasmetterlo. Mi ha sorpreso la genialità della creazione; ho ammirato l’abilità dell’artista; ho riconosciuto la complessità del pensiero; ma il mio cuore di lettore non ne è stato toccato, se non in minima parte. Ammetto però, come utente del Club, che questo è uno dei migliori Libri del Mese di tutti i tempi, talmente ricco di spunti di riflessione da meritare periodiche ri-ri-letture. Forse emergerebbero altre chiavi interpretative: quella che ho proposto ora io è solo una delle tante.