(Caricato per conto di Giuseppe Antonio Sauro)
Noi Credevamo, di Anna Maria Banti
Per i Pasticciotti letterali l’incontro di aprile è stato particolarmente partecipato. Sarà stata la pizza o la serata primaverile o le effusioni dell’acqua minerale, non ci è dato saperlo. Sicuramente il libro, di cui abbiamo discusso: “Noi credevamo” di Anna Maria Banti, ci ha permesso di avere una visione prospettica di uno dei periodi storici più controversi della storia d’Italia: il Risorgimento.Facendo leva sugli studi pregressi, ci siamo accorti di essere ormai assuefatti mentalmente da ricordi scolareschi in cui ci è stato inculcato che i padri fondatori dell’Unità, armati di senso goliardico e patriottico, si siano immolati per la patria con grande senso di responsabilità e spirito di abnegazione e ci abbiano regalato questo meraviglioso spazio in cui far crescere i nostri ricordi: l’Italia, senza chiedere nulla in cambio. Leggendo il libro di Anna Maria Banti, però, ci si accorge che il sacrificio di tutti quei giovani come Domenico, Angelo e Salvatore, che riponevano le loro speranze in uno Stato repubblicano che ci avrebbe donato: libertà e democrazia, ebbene! Quelle speranze, quelle idee sono state “sciolte in un silenzio totale della mente e del cuore” (pg. 32 c.a. del libro). Domenico Lopresti, oramai anziano, ritiratosi nella sua casa torinese, comincia a scrivere le proprie memorie, ripercorrendo la sua vita clandestina. Narra le sue avventure ricordando anche le vicende dei due suoi amici più cari in un contesto, come il Meridione dilaniato dall’esercito piemontese, messo a ferro e fuoco con stragi di stato autorizzate dal governo regio ed etichettate come Brigantaggio. Si evince chiaramente nelle sue memorie che gli ideali risorgimentali su cui aveva poggiato e sacrificato un’intera vita, fatta di amicizie, speranze, tradimenti e soprattutto delusioni crollano.Rimane il rimpianto di averci creduto, appunto “Noi Credevamo” fosse amore invece… è stato un calesse (avrebbe detto Troisi) Il prossimo incontro sarà presumibilmente, il 28 maggio e si discuterà del libro “Tornare dal bosco” di Mariella Vaglio.