ennesimo incontro virtuale per i Letturati, e c'è da dire che i postumi della quarantena appaiono sempre più evidenti. cartina di tornasole ne sia la capigliatura con cui ci ha stupiti il nostro Davide, a cui a quanto pare i capelli crescono alla velocità dei ciuffi indomiti di Harry Potter
il nostro Libro del Mese,
Il marchio ribelle di
Nicolai Lilin, non ha convinto tutti, ma abbiamo apprezzato la coincidenza che ci ha portati a discutere di criminalità organizzata (seppur in ambientazione post-sovietica) nella giornata nazionale della legalità, nonché anniversario della strage di Capaci, il
23 maggio. ricorrenza che è stata ricordata in molti degli interventi dei Letturati.
quella di Lilin è un'opera piuttosto inusuale per il nostro gruppo di lettura, solitamente più propenso ai classici, con rare incursioni distopiche e realisticamente magiche. e proprio per questo sono contenta di averlo proposto e che sia stato votato, perché credo che niente possa farci crescere come gruppo più di confrontarci con stili e tematiche sempre diverse. ovviamente non si tratta di una narrazione che possa essere apprezzata da tutti. l'autore ci descrive gli anni critici del crollo dell'Unione Sovietica e come, nel vuoto di potere in cui si sono ritrovati a vivere milioni di persone, un nuovo tipo di criminalità, meno strutturata e più violenta, abbia potuto mettere radici in una società senza riferimenti e sempre più polarizzata tra ricchezze astronomiche e poveri cristi. una narrazione per episodi, che alcuni hanno trovato un po' ripetitiva, altri eccessivamente cruda, mentre molti Letturati sono stati piacevolmente sorpresi da un autore che non conoscevano.
come sempre accade negli incontri letturati, un argomento tira l'altro ed è difficile mettere per iscritto tutto ciò di cui si è discusso. ma siamo qui per provarci
ecco dunque a voi una breve carrellata incompleta dei temi saltati fuori, più o meno a proposito, durante la nostra chiacchierata:
criminali "onesti" vs signori della droga; senso di comunità e soccorso ai più deboli; l'arte deve avere necessariamente una funzione educativa o può essere fine a se stessa?; tatuaggi comuni vs tatuaggi criminali; modelli eroici sovietici vs aspirazione alla criminalità negli anni '90; kitsch russo e dove trovarlo; Lilin che piange quando legge la sceneggiatura del film "Educazione siberiana"; neomelodici napoletani vs musica criminale russa (Fred Buscaglione chi?); i mafiosi italiani hanno qualcosa da imparare dai criminali siberiani o siamo già numeri uni?
insomma, di tutto un po'...
con l'arrivo di giugno i Letturati sperano di poter tornare ad incontrarsi di persona (non fosse altro che per controllare la situazione dei capelli di Davide con righello alla mano

). che il bel tempo e i DPCM ci assistano, dunque!
alla prossima!