Eccomi! Niente articolo perché sarà un resoconto molto personale e poi ho vissuto questo Tempo di libri una sola giornata e non avrei abbastanza materiale per potervi scrivere un articolo.
Comunque...per me è stata proprio una bella esperienza! Da Torino (l'unica volta in cui sono andata) mi portavo dietro la delusione di non aver seguito alcuna conferenza tranne quella in cui Patrizio Roversi e Syusy Blady presentavano il loro libro sui misteri. Poi mi ero stancata tanto e mi sembrava di non esser riuscita a vedere tutto ciò che volevo.
Invece qui a Milano ho girato con calma tra tutti gli stand, la gente c'era ma non da morirci schiacciati (cosa bella per me anche se meno per gli editori

) e soprattutto ho partecipato a tre conferenze che non sono state mere presentazioni di libri.
Sono arrivata alle 10, ora in cui apriva la fiera, giusto il tempo di recuperare la mappa e il programma cartaceo, orientarsi un attimo e ci siamo fiondati (io e il marito) allo stand della Bao publishing perché Zerocalcare faceva i "disegnetti" personalizzati, siamo riusciti a metterci in fila poco prima che la chiudessero (in pratica 15 o 20 minuti dopo l'inizio della fiera) ma abbiamo resistito poco. Facendo due conti abbiamo valutato che avrebbe impiegato troppo tempo e infatti siamo ripassati di là 2 ore e mezza dopo e quelli in fila prima di noi dovevano ancora finire!

Però ci siamo fatti fare autografo con armadillo stilizzato compreso.

Prima conferenza seguita è stata quella di Andrea Vitali, autore che piace a mio marito e di cui io non ho letto nulla: ha letto per 20 minuti un testo di un ipotetico e caratteristico tour sul lago di Como, testo in prosa e versi tratto da un libro ottocentesco che ha scoperto nella libreria paterna (non chiedetemi il nome perché non lo ricordo), è stata una cosa carina, noiosa ma allo stesso tempo molto "letteraria" non so se mi spiego.

Poi il pubblico ha fatto diverse domande e riporto come aneddoto il fatto che lui scelga i nomi (caratteristici) dei suoi personaggi sfogliando ogni giorno il calendario di Frete indovino e guardando i nomi dei beati che son sempre molto particolari.

Ha detto che girare per i cimiteri gli sarebbe parso poco rispettoso.

Nel complesso è stato simpatico e molto umano, mi ha fatto venir voglia di legger qualcosa di suo, ho acquistato Pianoforte vendesi visto che l'aveva nominato lui stesso quando gli hanno chiesto quale tra i suoi libri preferisse.
Nel primo pomeriggio ci siamo messi in coda per la conferenza di Zerocalcare che si è confermato una vera bookstar visto l'affollamento di gente per lui!

Gente di tutte le età per giunta. Non saprei ora dirvi di cosa si è parlato, in qualche momento mi stavo addormentando ma la scoperta è stata la sua ironica interlocutrice Chiara Valerio, direttrice di Tempo di libri ed ella stessa scrittrice. Bella verve e parlantina, altro nome da segnare.

Ulitma conferenza è stata quella di Abraham Yehoshua, di cui avevo letto recentemente Il responsabile delle risorse umane (tanto per non presentarmi all'incontro proprio digiuna di suoi libri): mio marito l'ha trovato un po' professorone, a me invece è piaciuto tanto, è stato un incontro di quelli che ti fa riscoprire il valore della letteratura, che ti fa appassionare e vedere le cose sotto diversi punti di vista. Ha parlato dell'integrazione a Gerusalemme, della sua Gerusalemme che ama e allo stesso tempo da cui deve star distante perché troppo troppo...non so se mi son fatta capire. Comunque ciò che si augura è che diventi un modello di integrazione, un'oasi in cui cristiani, mussulmani ed ebrei possano andar d'accordo.
Ha nominato poi, tra le tante cose, Faulkner e Dostoevskij; ha detto che per lui in un libro non è importante l'avvenimento speciale, la sorpresa, la scoperta di una notizia speciale ma lo svolgimento della trama, anche se non succede nulla di sconvolgente è quello che viene raccontato e come viene raccontato che è importante.
Vabbè, mi son dilungata anche troppo e forse sarò stata noiosa perché senza viverle queste cose forse non interessano affatto.

Comunque ho fatto anche acquisti sparsi, alcuni facevano sconti (cosa molto importante) ma non tutti lo segnalavano, che stranezza

In sostanza, nonostante le lacune, i problemi e le assenze di alcune importanti case editrici (Iperborea, Adelphi, Fazi...) a me è piaciuto questo Tempo di libri e si parla già di un Tdl '18 nonostante tutte le polemiche sui dati dell'affluenza. Io ci andrò senz'altro anche il prossimo anno.

Spendo una parola in più a favore dell'aggiornatissima pagina fb in cui hanno tenuto costantemente aggiiornato il pubblico con foto e anche video delle conferenze, perciò uno che non c'è stato può comunque recuperare qualcosa.