Stamattina ho fatto una full immersion e ho letto tutto il romanzo. L'intensità è crescente, si gira l'ultima pagina che si è letteralmente straziati.
Maria è una povera ragazza che ha vissuto in convento da quando le è morta la madre, il padre si è risposato con una donna benestante, la quale odia Maria e tiene solo ai propri figli naturali. La giovane, quindi, è costretta a crescere in convento fino all'età di 20 anni ma, causa epidemia di colera, esce per vivere in campagna con la famiglia e scongiurare il pericolo. Lei non conosce la vastità del mondo, dei sentimenti, della vita e questo cambiamento in qualche modo la scombussola, facendole vedere i piaceri e le bellezza della vita, tutto quello che difficilmente può vedere in convento e per cui non era preparata. Purtroppo si innamora di un ragazzo dei dintorni, un sentimento pulito e non consumato badate bene, e questo turbamento non passa inosservato, la matrigna si indurisce ancora di più e la fa vivere segregata nella sua stanza (che è uno stanzino), non può partecipare a feste, balli, nulla.
La sua unica amica è Marianna, una ragazza conosciuta in convento e che è tornata a vivere con la famiglia, a lei scrive le letture che costituiscono questo romanzo. Dalle lettere di Maria, scopriamo la sua gioia per le piccole cose, poi i suoi crucci, il suo turbamento per l'amore del giovane Nino e via via questo turbinio di sentimenti che la sconvolge man mano che accadono varie cose.
Maria è una vittima della società, a quel tempo si usava "traslocare" le figlie in convento, indipendentemente dalla vocazione, se queste non erano più volute in famiglia... e Maria non è voluta dalla matrigna, specialmente quando intuisce che la giovane è innamorata di Nino
. Il padre le vuole bene, è vero, ma è un uomo molto debole e succube della donna, quindi non farà assolutamente un bel niente. Buttare le figlie in convento era buono per la famiglia, agli occhi degli altri se ne usciva bene e dignitosamente, ma era una mossa crudele e spietata verso queste ragazze che non sapevano davvero a cosa andavano incontro con la clausura.
Il dolore di Maria è indescrivibile, secondo me Verga né da una splendida immagine con le lettere, è davvero difficile fare un riassunto che meriti. La ragazza si sente sola, abbandonata da tutti, è cresciuta con i dettami cristiani e quindi vede nel suo sentimento qualcosa di peccaminoso, non riesce a venirne fuori e quindi si sente ancora più in colpa... come se non bastasse la gabbia in cui è stata accompagnata a vivere per sempre, le giunge una tremenda notizia:
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Questo è il momento in cui il romanzo prende una piega super drammatica. E' vero che un lungo accenno viene dato anche prima, quando la ragazza vive in campagna, ma è da questo momento in poi che, secondo me, non si vede più nessuna luce in fondo al tunnel e la mente della ragazza perderà il suo equilibrio. Lascio alcune frasi che danno l'entità di quello che provava la ragazza:
Un romanzo che consiglio assolutamente di leggere, molto intenso, molto tragico, ma tremendamente bello.