Ho letto questo romanzo per il punto 15 della challenge.
Ne avevo sentito parlare per anni, con persone che dicevano che era un libro troppo lungo e quindi noioso, ma ho riscontrato l'opposto. Si è rivelato essere un libro bellissimo che ha lasciato un'impressione molto positiva su di me, che sono sicura durerà per molto tempo, e mi ha regalato momenti felici e tristi, senza risultare troppo sdolcinato o melodrammatico.
Il punto forte sta nei personaggi, e non solo nelle quattro sorelle protagoniste, ma anche nei personaggi secondari, molto diversi tra loro, e che nonostante ciò si rendono tutti amabili.
Le sorelle rappresentano diverse sfaccettature della personalità, con cui i lettori si possono facilmente identificare: Meg, la maggiore, dolce e responsabile, che sogna di avere una famiglia sua; Jo, la ribelle dal cuore grande, che invece rifiuta i ruoli tradizionali imposti alle donne; Beth, timida e gentile, che ama la musica, la casa e la famiglia più di ogni altra cosa; e infine Amy, un po' vanitosa, ma artistica e molto ambiziosa. Quello che mi ha colpito di più è quanto siano così diverse tra loro ma molto unite da un profondo affetto, malgrado i numerosi contrasti che nel corso del libro le aiuta a crescere e a cambiare e a vedere il mondo con occhi non più di bambine, ma donne. Bellissimo anche il rapporto con i genitori, che si sono sempre mostrati comprensivi, in grado di ascoltare i dubbi e le paure delle figlie, a dispensare consigli senza essere condiscendenti, e a essere però fermi e decisi quando le ragazze sbagliano.
Anche se sono donna, non mi ritengo una femminista incallita, o comunque non del genere tossico che gira per la società ai giorni d'oggi, ma mi ha fatto piacere leggere un romanzo ambientato nell'800 in cui i personaggi femmina erano tutte padrone dei propri sentimenti e le proprie scelte. Non ho mai avuto l'impressione che siano state sottomesse in qualche modo da un uomo, ma piuttosto trattate alla pari senza subire limitazioni e pregiudizi. Ho letto in giro che alcune donne reputano Jo essere un'icona femminista, a differenza di Meg che
Ma a parere mio essere femminista è avere il diritto di fare le proprio scelte, senza farsele imporre da qualcuno, che sia quello di sposarsi e fare la donna di casa, o quello di non sposarsi affatto, e infatti
Per concludere, è stata una lettura molto piacevole, che ha soddisfatto pienamente il mio attuale bisogno di un po' di umanità. Secondo me è un libro da fare leggere a tutti i giovani, perché parla di valori importanti come l'amore, l'amicizia, la famiglia, la solidarietà, il coraggio e la speranza, e insegna a credere in se stessi e a seguire i propri sogni.