Non è la prima volta che mi capita di incontrare un giovane Autore grazie al club e se poi questo è anche collaboratore de "Il Club del Libro" la cosa mi fa ancor più piacere.
Parlo di Giovanni Garufi Bozza e del suo ultimo libro "Alina: autobiografia di una schiava".
Libro acquistato e divorato in un paio di giorni.
Parto subito da quello che mi è piaciuto meno ossia: l'immagine di copertina. Mi è infatti sembrata, si badi bene rispetto al tema trattato, lievemente fuorviante. Lo considero però un dettaglio.
Il libro, ho acquistato e letto la versione ebook, è molto ben curato, con un indice cliccabile, una introduzione di Ilaria Fanton e una prefazione dello stesso autore. Ad uno sguardo affrettato tutto questo apparato può sembrare esagerato alla fin fine il lettore comune salta quasi sempre queste pagine introduttive. E di solito lo faccio anch'io solo che questa volta proprio quelle pagine iniziali unitamente a varie dediche e citazioni presenti mi hanno parecchio incuriosito. Ed ho fatto benissimo! Perché sono riuscito così ad entrare meglio nel tema trattato dal libro e nello spirito in cui viene trattato.
"Alina" è una prostituta non per scelta ma per costrizione. Quindi mi permetto di correggere l'Autore quando scrive nella prefazione:
"questo romanzo tratta di un tema forte, la prostituzione, che possiamo definire una delle ultime forme di schiavitù rimaste nel terzo millennio e al tempo stesso la più antica attualmente esistente."
Il libro tratta della riduzione in
schiavitù di una ragazza, venduta come una merce, strappata dal suo paese e messa sul marciapiede. Il tema drammatico è quello della schavitù a scopo prostituzione, non la
prostituzione in sé che è cosa ben diversa e distinta.
La prima parte del libro è molto cruda, scritto sotto forma di diario, molto diretta con un linguaggio asciutto e tagliente. Un pugno nello stomaco per me: la protagonista ha la stessa età di mia figlia, 17 anni.
Non voglio rivelare la trama e non lo farò nemmeno sotto spoiler.
Dico solo a Giovanni che scrive molto bene, che il suo libro invoglia alla lettura e che soprattutto permette di venire a conoscenza di certi meccanismi anche psicologici di questa moderna tratta delle schiave.
L'Italia non ne esce benissimo, e spesso Alina torna su questa cosa di come è l'Italia e di come sono gli Italiani. Impatta con la corruzione di pubblici ufficiali, con una malavita senza nessuno scrupolo asssoggettata al dio denaro, impatta con un mondo che vede le prostitute come oggetti per soddisfare le proprie voglie e nulla più.
Ma c'è Daniele che fa da contr'altare. Però non voglio raccontarvi troppo!
Intanto mi appresto a leggere un altro ebook che carinamente mi è stato donato dallo stesso Autore come
premio del mio precedente acquisto.
Bravo Giovanni!!!