Il libro è diviso in sei parti denominate "I racconti della federa..." che prendono il nome di sei colori: rossa, verde, arancione, nera, gialla, blu. Il perché di questa particolare denominazione lo potrete scoprire leggendo il libro.
La forma è quello di un diario che una ragazza diciannovenne, Cordelia, incinta scrive ad uso e consumo della figlia (conosce già il sesso anche se non avrebbe voluto saperlo) che nascerà di lì a poco.
Sto mettendo insieme questo libro per te mentre aspetto la tua comparsa. Ho iniziato a farlo non appena ho saputo che ti avevo concepita. Ho in mente di dartelo per il tuo sedicesimo compleanno. Vedi, poche settimane dopo che tu sarai nata io compirò vent’anni, e sono sicura che questi due eventi porranno fine alla mia giovinezza, perché poi sarò una madre e non più un’adolescente irresponsabile. Perciò questo è una specie di ritratto di me stessa da adolescente. Spero che lo leggeremo insieme quando tu avrai sedici anni e io ne avrò quasi quaranta, così potremo condividere gli anni della nostra giovinezza, tu in carne e ossa, io in queste parole scritte su carta, e vedere quanto siamo simili e quanto diverse.
Il diario/racconto parte dalla Cordelia poco meno che sedicenne che è alla prese con la sua verginità. Ha letto che l'età media per il primo rapporto è di 16 anni e tre mesi e il suo orgoglio non tolerava che potesse arrivare vergine oltre l'età media. Deve perciò trovare un ragazzo che possa aiutarla in questa "impresa". E lei lo aveva individuato nella persona di Will Blacklin.
Nel bagno delle femmine girava voce che Will fosse già stato a letto con una o due delle ragazze che aveva avuto ma che fosse (a) molto selettivo, e (b) al momento libero. Non era di sicuro il tipo che andava con chiunque.
Volevo qualcuno con abbastanza esperienza da potermi mostrare come si faceva. (Odiavo il pensiero di non sapere che cosa fare e come e quando farlo, e di non farlo nel modo giusto rendendomi ridicola.) Ma non cercavo un libertino, uno stallone, né un semplice fiero portatore d’organo che volesse solo affondare la sua mazza, mettere a segno un punto, trombare, pompare, trapanare – i ragazzi usano espressioni così deliziosamente sottili per il rapporto sessuale.
Dopo questo Cordelia narra delle sua vita sezionandola e guardandola come al microscopio. Senza censure e reticenze. Riflettendo su una miriade di temi che vanno dalla sessualità, alla religione, alla scuola, alla letteratura (Cordelia desidera ardentemente diventare una poetessa).
Per il lettore, per me almeno, è un immergersi in un universo adolescenziale fatto di paure, alti e bassi, rimpianti della madre persa troppo presto. Gli adulti sono figure importanti e nello stesso tempo limitanti. E una sua prof diventa la sua migliore amica...
In 1000 pagine ci possono essere momenti di stanca. Non sempre tutte le profonde riflessione di Cordelia ( ma anche di Will e di altri ragazzi) sono riferibili ad un adolescente. Alcuni tempi sono solo sfiorati altri trattati varie volte come la religione, la sessualità, ile scelte della vita.
E' un romanzo, un'opera di narrativa, i personaggi sono inventati. La mia sensazione pagina dopo pagina è stata quella di avere tra le mani un manuale d'uso dell'universo adolescenziale.
Le lacrime finali ci stanno tutte. La storia di Cordelia e Will è all fin fine romantica. Ho chiuso il libro commosso soprattutto perché ho capito che Chambers mi ha permesso di vedere le cose con gli occhi di mia figlia adolescente in maniera chiara e limpida e in certi casi molto dolorosa.
Grazie
Aidan!!!