Mercoledì, 05 Novembre 2025

"Il giardino dei Finzi-Contini" di Giorgio Bassani

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26/05/2018 17:17 #36784 da Graziella
Scritto nel 1962, Premio Viareggio, questo romanzo è il terzo del Ciclo "Il romanzo di Ferrara"
Così scrive l'autore del Prologo:
"Da molti anni desideravo scrivere dei Finzi-Contini - di Micòl e di Alberto. del professor Ermanno e della signora Olga -, e di quanti altri abitavano o come me frequentavano la caso di corso Ercole I d'Este, a Ferrara. poco prima che scoppiasse l'ultima guerra."
Il romanzo prende le mosse da un'immagine funebre e da un ricordo memoriale: durante una gita domenicale conclusasi nella necropoli etrusca di Cerveteri; il narratore , un anonimo io narrante per molti aspetti simile all'autore Bassani, ricorda la grande tomba della famiglia Finzi- Contini nel cimitero ebraico di Ferrara. Questo ricordo porta con sé la memoria degli anni giovanili, in particolare dello speciale rapporto che aveva legato il narratore quella famiglia. Il narratore ricorda così la Ferrara degli anni Venti e Trenta, una ricca cittadina di provincia, che ha uno dei propri centri nell'attiva e aristocratica comunità ebraica venutasi a formare nel 1863 a seguito dell'annessione dei territori delle Legazioni pontificie al Regno d'Italia con la conseguente definitiva abolizione anche a Ferrara del ghetto per gli ebrei.
Di questa comunità ebraica fanno parte la famiglia del narratore e quella dei Finzi-Contini: è attraverso i momenti di vita comunitaria (come le riunioni in sinagoga nei giorni di funzioni o nella grandi festività) che il narratore comincia a conoscere o membri di quella strana famiglia, che molto fa parlare si sé per l'isolamento un po' altezzoso in cui si trincera, emblematizzato dall'alto muro di cinta che chiuse l'enorme giardino della loro villa.
Un alone di mistero e di curiosità avvolge i coniugi Finzi-Contini e i loro figli Micol e Alberto, quasi coetanei del narratore, che durante l'anno scolastico ricevono lezioni private nella loro casa e frequentano il locale liceo classico solo per dare gli esami come privatisti.
Dopo una prima superficiale conoscenza in età liceale del narratore con Micol, il narratore dovrà aspettare quasi dieci anni per varcare la soglia di quel giardino.
E' nel 1938 quando prendono avvio in Italia le leggi raziali contro la comunità ebraica che il protagonista, che ora frequenta l'Università a Bologna, riceve da Micòl un inaspettato invito a giocare a tennis nel loro campo privato all'interno della villa. Il circolo del tennis di Ferrara ha cominciato a ritirare le tessere agli iscritti ebrei e quindi i due giovani Finzi-Contini organizzano una sorta di circolo alternativo. Il narratore inizia a frequentare assiduamente la "magna domus", come viene chiamata ironicamente la grande villa in mezzo al parco privato. Il "circolo" dei Finzi - Contini e il loro immenso giardino diventano così uno spazio protetto e chiuso rispetto alla tragedia che incombe sull'Italia e - in particolare - sugli ebrei.
Nonostante la partenza di Micol per Venezia per frequentare l'università e laurearsi in letteratura inglese, il protagonista non interrompe le sue visite a casa dei Finzi - Contini nella speranza di tener viva la possibilità di un amore futuro, che non avverrà perché al ritorno di Micol a casa il protagonista viene ricambiato con freddezza, fino a quando dopo l'ennesimo approccio fallito del protagonista, la ragazza vuole spiegargli l'impossibilità di un amore reale fra due persone in tutto e per tutto simili come lo sono loro due.
Così Bassani si esprime a proposito:

"Io..... io le stavo di fianco, capivo? non già di fronte: mentre l'amore - così almeno se lo immaginava lei - era roba per gente decisa a sopraffarsi a vicenda: uno sport crudele, feroce, ben più crudele e feroce del tennis!, da praticarsi senza esclusione di colpi e senza mai scomodare, per mitigarlo, bontà d'animo e onestà di propositi. [......] E noi? Stupidamente onesti entrambi, uguali in tutto e per tutto come due gocce d'acqua ("e gli uguali non si combattono, credi a me!"), avremmo mai potuto sopraffarci l'un l'altro, noi?

Le visite a Micol nella primavera-estate del 1939 si diradano per volere di lei fino a cessare del tutto, e vengono sostituite dalle serate trascorse a parlare di politica con Giampiero Malnate, un perito chimico, amico di Alberto.
Nell'Epilogo, il narratore tira allora le fila delle vicende: dopo quella notte, il mondo dei Finzi-Contini si è chiuso per sempre non solo per lui. Alberto muore nel 1942 per un tumore e il resto della famiglia viene deportata nei campi di sterminio dopo l' 8 settembre 1943. Il romanzo di chiude come si era aperto all'insegna della morte e della memoria di Micol.

Il Giardino sei Finzi - Contini è un romanzo che nasce a partire da un ricordo e a più riprese mostra la sua natura retrospettiva. In più punti il narratore allude al destino tragico che attende i personaggi del proprio racconto; così proietta la storia narrata nella distanza assoluta di un passato che non ha più nessun legame con il presente, poiché nessuno dei protagonisti è sopravvissuto.

Da leggere e rileggere, è molto bello,

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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27/05/2018 14:42 #36795 da Leeren
Hai fatto una recensione molto bella che mi ha commossa, de Il giardino dei Finzi-Contini purtroppo ricordo solo qualche scena confusa del film che ci fecero vedere a scuola, questo e "il Gattopardo" erano stati proiettati nella nostra classe annoiata e indolente, probabilmente senza un'adeguata preparazione al contesto, per cui purtroppo la sensazione legata a quei ricordi è di contrarietà e tedio.. come sono confusi e arruffati i ricordi!! La tua recensione e il pezzo di citazione mi danno sensazioni totalmente diverse, faccio un po' fatica a leggere storie sugli ebrei e sulla guerra, soprattutto del periodo di transizione, perché sappiamo tutti com'è andata a finire e fa molto male, direi un male fisico e viscerale, ma è qualcosa da cui non è bene esimersi sempre, per cui affronto le mie paure e metto il romanzo in lista, ti ringrazio!
I seguenti utenti hanno detto grazie : Graziella

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

Ciao a tutti non riesco ad accedere al forum ne con pc ne con il cellulare :(

Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

Siamo di nuovo ONLINEEEEEEE!!! :D

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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