Martedì, 04 Novembre 2025

"Eureka Street" di Robert McLiam Wilson

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03/09/2020 16:45 #45535 da bibbagood
"Eureka Street" di Robert McLiam Wilson è stato creato da bibbagood
Tra domani e sabato io e aleinviaggio iniziamo Eureka Street di Robert McLiam Wilson, libro che, in modo romanzato e tramite storie di amicizia, ci parla del conflitto religioso dell'Irlanda del Nord, portandoci nella Belfast degli anni Novanta.
Se qualcuno vuole unirsi alla lettura o ha già letto il libro e vuol dirci le sue impressioni, ci farebbe piacere :-).

Vi lascio qui alcuni articoli della Fazi al riguardo:

Presentazione di libro e autore: fazieditore.it/catalogo-libri/eureka-street/

Incipit di Eureka Street: fazieditore.it/il-blog-di-fazi-editore/eureka-street-estratto/

Intervista all'autore: fazieditore.it/il-blog-di-fazi-editore/salve-ragazzi-tornato/

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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03/09/2020 17:49 #45543 da vanna
Risposta da vanna al topic "Eureka Street" di Robert McLiam Wilson
Il tema mi interessa già ne avevo sentito parlare di questo libro, proverò a leggerlo e condividere con voi anche se in questo periodo non ho molto tempo e al libro del mese dovrò rinunciare....

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09/09/2020 14:15 #45640 da vanna
Risposta da vanna al topic "Eureka Street" di Robert McLiam Wilson
Io sono a metà libro , narrazione scorrevole e vivace, i due personaggi principali ben caratterizzati e talvolta umoristici.Jake è sicuramente l'alter ego dell'autore che talmente ferito dalla vita cerca nell'amore una consolazione e nella scrittura una terapia per superare tutti i traumi e una forza per andare avanti.
Belle e suggestive le descrizioni di Belfast con i suoi quartieri , strade , pub, ristoranti dai più poveri a quelli più ricchi, dove la cultura del bere senza remore è la regola...
Gli scontri politico- religiosi emergono ma aspetto di finire il libro per dare un giudizio che al momento non sarebbe obiettivo.


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11/09/2020 09:48 #45657 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Eureka Street" di Robert McLiam Wilson
Io credo di finirlo tra oggi e domani e sono molto soddisfatta della lettura:

Aspetti positivi:
- caratterizzazione geografica: bellissime e riuscitissime le descrizioni di Belfast, si percepisce l'affetto, l'attaccamento dell'autore per questa città; è bello e intenso come ne descrive l'aspetto meramente estetico, fisico, ma anche l'anima di Belfast

-caratterizzazione storica: molto interessante, soprattutto per chi come me sa che ci sono stati scontri religiosi in Irlanda del Nord e le conoscenze si fermano là, non ne ho mai saputo di più, visto che a scuola non si studia e ero troppo piccola per ricordarmene da notiziari, e anche la letteratura magari ne parla poco rispetto a tanti altri eventi storici moderni. Il contesto storico qui è tratteggiato benissimo, descrivendo più che bene i diversi "schieramenti", le diverse posizioni, i diversi modi di approcciarsi allo scontro. L'autore utilizza un'ironia spietata nel descrivere tanti eventi e personaggi, da cui emerge il suo disgusto per uno scontro tanto sanguinoso quanto privo di senso ed ipocrita. Ipocrita perchè mette secondo me in luce quanto in realtà le motivazioni politico-religiose fossero solo un pretesto, una scusa, e in realtà dietro vi fossero solo interessi economici (come nella stragrande maggioranza delle guerre che danno la religione come motivo scatenante). Questo emrge secondo me soprattutto con il confronto che Cuckie fa quando viene derubato a New York: Belfast in realtà è una città ben piu pericolosa, con bombe che possono scoppiare ovunque, posti di blocco ad ogni angolo, ma dove gli abitanti si sono abituati a quell'atmosfera, si sa che sono atti mossi da giustificazioni politico-religiose senza senso, mentre a New York la criminalità non si nasconde sotto finti ideali, bensì è mossa da sinceri obiettivi egoistici di rubare agli altri, e quindi creare più spaesamento e insicurezza, perchè puoi venir derubato da chiunque in qualunque momento senza apparenti motivi.

- personaggi: esprimono benissimo il grigiore della Belfast degli anni Novanta, dove non ci sono speranze di futuro, dove c'è rassegnazione. Il personaggi di Jake esprime la volontà di continuare a sperare in qualcosa di meglio in mezzo a tutto quello sconforto, a quell'odio giustificato; continua a sognare, a farsi coinvolgere, perchè spera in una realtà migliore, o quanto meno in qualcosa che gli permetta di avere un po' di colore nella sua vita

Aspetti negativi:
- non sopporto la volgarità nei libri, non capisco quale estro creativo dovrebbe soddisfare per uno scrittore, e qui, soprattutto nella prima metà, ce ne è secondo me più di quel che sarebbe potuta bastare; tuttavia serve in molti casi a caratterizzare ancor meglio l'ambiente sociale in cui si svolgono la maggior parte degli eventi, quindi posso passarci sopra senza problemi

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11/09/2020 10:01 #45658 da aleinviaggio
Risposta da aleinviaggio al topic "Eureka Street" di Robert McLiam Wilson
ho terminato ieri la lettura di "Eureka Street". la cosa che mi ha lasciato di più è probabilmente la consapevolezza di conoscere malissimo, o meglio quasi per nulla, la vicenda dei Troubles e le conseguenze sulla quotidianità dei popoli coinvolti. mi sono sentita molto ignorante. mi sono anche chiesta se davvero sia possibile arrivare al livello di assuefazione per la violenza che hanno i personaggi del libro. certo posso solo immaginare come sia stato crescere in un contesto del genere, così come posso solo affidarmi ai racconti dei miei genitori e a varie letture per capire come fosse vivere in Italia durante gli anni di piombo, che è forse quanto di più vicino ai Troubles abbia vissuto il nostro Paese. e tuttavia a pensarci bene anche la mia generazione, cresciuta a pane e attentati terroristici internazionali, si è assuefatta a quel tipo di violenza: l'attentato ai mercatini di Natale di Berlino ci ha colpiti quanto il Bataclan? Nizza e Charlie Hebdo? La metropolitana di Londra? per le vittime e le loro famiglie ognuno di questi (e degli innumerevoli altri) attentati ha cambiato tutto. ma per noialtri sarebbe davvero possibile continuare a vivere, giorno dopo giorno, senza sviluppare degli "anticorpi" a tutta quella violenza, come fanno Jake e i suoi amici?

ho apprezzato anche molto l'ironia e in generale l'umorismo dell'autore, che mi ha fatto sorridere anche in scene nettamente crude. penso ad esempio al personaggio di Roche.
Attenzione: Spoiler!


tuttavia la lettura mi è risultata tutt'altro che leggera. non per la tematica ma piuttosto per lo stile e la struttura del romanzo stesso, che ho trovato troppo ripetitivo. molte scene sono simili e credo che avrei preferito che venissero tagliate. parecchie scelte narrative mi sono sembrate anche assai prevedibili
Attenzione: Spoiler!

i dialoghi e soprattutto i monologhi interiori sono a volte geniali e a tratti invece decisamente melensi. e poi verso il finale la deriva surrealista di Chuckie assume dimensioni davvero sconcertanti. ok, vuoi far capire che i fondi europei spesso sono assegnati senza criterio, che nell'assurda economia moderna a fare i soldi sono spesso gli incompetenti, che i politici non hanno bisogno di contenuti. però la deriva di questo personaggio mi sembra comunque un po' esagerata.

insomma, il libro non mi è dispiaciuto. ho apprezzato soprattutto lo spaccato storico e la caratterizzazione di alcuni personaggi. ma non sono sicura che lo consiglierei.

"Leggere bei libri ti toglie per sempre il piacere di leggere quelli brutti" - La società letteraria di Guernsey, Mary Ann Shaffer

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13/09/2020 22:37 #45681 da vanna
Risposta da vanna al topic "Eureka Street" di Robert McLiam Wilson
Finito anch'io il libro e come Alessandra non mi ha entusiasmato anche se il messaggio che l'autore vuol lanciare l'ho molto apprezzato :pace, amore.
Ricordo bene le notizie che provenivano da Belfast fra la fine degli anni '70 fino alla fine dei' 90 ma anche oltre...attentati, bombe, immagini raccapriccianti a non finire , cattolici e l' IRA da una parte contro protestanti e inglesi dall'altra, ma le violenze erano talmente numerose sia da una parte che dall'altra per cui anche chi all'inizio era partito con l'idea di aiutare il più debole per far trionfare la giustizia (IRA) finiva per compiere azioni non umane come uccidere innocenti giustificandosi che " il male era necessario " e questo aspetto lo sottolinea bene l' autore, cattolico moderato. Egli che ha vissuto sulla propria pelle quell'inferno sente il bisogno di una vita diversa , anche se si presenta come un giovane duro, forte ,abile a tirar botte , il pensiero che lo accompagna ogni giorno è quello di innamorarsi , farsi una famiglia visto che la sua lo ha abbandonato quando aveva 15 anni, ma soprattutto vedere la sua città che ama sopra ogni cosa in pace. Analizza con precisione la vita quotidiana degli abitanti di Belfast che per 30 anni hanno vissuto nel terrore e nella paura.
Ho trovato irreali i successi finanziari dell'amico Chuckie che si concretizzano velocemente e non ho ben chiaro neppure le dinamiche , essendo un protestante forse l'autore lo vuol presentare come colui che detiene la ricchezza, è favorito in ogni occasione in contrapposizione ai cattolici ,poveri, discriminati , che venivano privati di sussidi sociali che andavano a vantaggio della parte avversa.
Mi è sembrato che la narrazione delle vicissitudini quotidiane dei due amici prevalga su quella storico politica.
Circa un mese fa ho letto di F.Aramburo, Patria,e mi é venuto spontaneo fare un confronto dato che ambedue affrontano tematiche storiche .Racconta del nazionalismo basco e dell' ETA e di come un'ideologia esasperata possa distruggere valori come il rispetto per la vita, l' amicizia, l'amore, questo l'ho trovato migliore !





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20/09/2020 09:11 #45735 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Eureka Street" di Robert McLiam Wilson
Il mio giudizio conclusivo è invece positivo: concordo su alcune critiche che avete fatto, come il successo esasperato di Chuckie o la ripetitività e melensità di alcune scene, ma sono stati aspetti per me che andavano bene nella struttura del libro. L'interpretazione che dà Alessandra del successo di Chuckie la trovo illuminante e dà un significato ben più profondo alle scene che lo riguardano e che anche io ho spesso trovato un po' esagerate. Melensità e ripetitività sono invece secondo me azzeccate per far inserire ancor di più il lettore in quel contesto. La melensità contrasta fortemente con la violenza e la rabbia da cui è pervasa la città, con il sentimento di rassegnazione e grigiore della vita dei protagonista; e la ripetitività fa sì che il lettore viva la quotidianità di quegli anni a Belfast, cercando di avere più dettagli possibili.
Non ho trovato invece che la storia dei protagonisti prevalga sul contesto storico: il contesto storico è sicuramente la parte che mi ha coinvolto e che mi è rimasta di più dle libro, i protagonisti sono solo un espediente per presentare quella situazione politica in tutti i suoi aspetti, primo fra tutti come i contrasti politico-religiosi influissero o non influissero rapporti di amicizia, di famiglia, di lavoro. Secondo me i personaggi e le storie create dall'autore fanno sì che il contesto storico venga espresso ancor meglio.

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18/12/2021 17:08 #56203 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic "Eureka Street" di Robert McLiam Wilson
Io ho concluso oggi questo libro, letto con il gdl di Roma.
Mi ritrovo molto nei commenti di Alessandra. In effetti mi sono reso conto ex post di aver detto durante l'incontro cose che lei aveva scritto quasi uguali
Il libro non mi è dispiaciuto, soprattutto per la rappresentazione del contesto storico-sociale e la critica del conflitto.
Mi è apparso, però, abbastanza confusionario, prevedibile in alcuni aspetti e del tutto inverosimile e insensato in altri (l'intera vicenda di Chuckie). Interessante invece la rappresentazione di alcuni personaggi, a partire dalla madre di Chuckie, Peggy, che si riscatta da una vita di repressione e infelicità.
Nel complesso, comunque, niente di eccezionale, secondo me :)

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Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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