Questo è stato il mio primo libro dell'anno e, devo dire, una lettura non facile. Le protagoniste sono due donne, Laura e Alina, anche se la narrazione è in mano a una sola di loro (Laura). Amiche di vecchia data, le due si ritrovano a Città del Messico quando Laura vi fa ritorno per finire di scrivere la sua tesi, e questa sincronia fa sì che Laura si ritrovi al fianco dell'amica in una prova di vita davvero difficile. Alina scopre infatti che la figlia che sta aspettando (concepita peraltro dopo tanti tentativi a vuoto) ha una malformazione cerebrale che la condanna alla morte, o a una vita da vegetale... con tutte le conseguenze del caso. Parallelamente, un'altra storia di maternità: la vicina di Laura e suo figlio piccolo, un'accoppiata molto problematica, eredità di una vita coniugale violenta. Laura, che dalla maternità si è sempre voluta tenere ben lontana, si trova insomma a doverci fare i conti comunque, ad avere delle reazioni, a decidere se e come intervenire, a fare delle scelte.
Il romanzo è diviso in due parti e si distingue per uno stile di scrittura apparentemente semplice, che fa parlare i personaggi soprattutto attraverso i comportamenti. L'ho trovato luminoso, nonostante i temi affrontati, chirurgico, e prova a mettere a nudo contenuti normalmente considerati scabrosi senza occhio morboso, come appoggiandoli lì sul tavolo, in bella vista. Tutte le ambivalenze che una donna può provare nei confronti della maternità, lati oscuri e luminosi, in questo libro ci sono, e senza sconti, ma anche senza cattiveria.
Se qualcuno di voi ha letto questo libro, mi piacerebbe discuterne. Io l'ho letto in un giorno e ho trovato la prima parte straordinaria, la seconda un po' meno (un po' di opportunità mancate, un finale strano). Premetto che ho scelto un libro così particolare per motivi personali: proprio il mese scorso mi sono trovata a supportare una carissima amica in una circostanza molto simile. È stato un dolore immenso, e quando ho letto la trama in libreria la coincidenza era troppo forte, ne sono rimasta turbata, ho sentito il bisogno di leggerlo.
Aggiungo per amor di completezza (e di maniacalità) che il libro è di una casa editrice indipendente, La nuova frontiera, che ho incrociato spesso in fiera e che apprezzo molto, e che la copertina è bellissima.
Eccola qui
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P.S. Mi piacerebbe fare la recensione di questo libro per il sito, non appena l'avrò elaborato meglio... per me, in questo momento, è stata un'esperienza forte, per i motivi che dicevo.