Vi lascio la sinossi del
libro
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Trovare la casa svaligiata dai ladri è senza dubbio un evento sinistro. Ma se spariscono anche la moquette, il rotolo della carta igienica, il forno e l’arrosto che attendeva lo scatto del timer, è palese che non può trattarsi di un semplice furto. E l’allibita vittima – in questo caso un avvocato londinese agiato e pedante – ha tutto il diritto di pensare a una beffa del destino, o a una nuova formula, certo piuttosto radicale, di candid camera. Travolti da una realtà truce e demenziale, l’avvocato e la sua spenta consorte si trovano ad affrontare un rompicapo di comica suspense, dal quale schizzano fuori, come da una scatola a sorpresa, colpi di scena turbinosi. Questo racconto suscita una reazione pressoché unica nella letteratura degli ultimi anni: una ilarità che assale sin dalle prime righe – e quanto più si procede, tanto più essa si mescola con la percezione di una inquietante perfidia.
Ho letto questo libro perché l'ha consigliato Elisa (zia Betty) e, poiché non riesco a fare letture troppo impegnative, mi è sembrata una buona idea leggerlo. Il libro inizia con un fatto piuttosto insolito e anche surreale: una coppia di coniugi esce e tornando a casa non trova più nulla, a parte le pareti e il wc, tutto ma proprio tutto è stato rubato, anche la moquette! Iniziano quindi tutte le trafile del caso con polizia (non proprio seria), assicurazione, anche un supporto psicologico (fuori dalle righe). La cosa che ho apprezzato è come tale avvenimento sia stata una sorta di tela bianca da cui ricominciare, almeno per quanto riguarda la signora Ransome che, in qualche modo, reagisce a questo shock traumatico, capisce che si può vivere senza le proprie cose (che più che "proprie" sono solo rappresentative del ceto di appartenenza) e inizia ad avere il coraggio di fare cose che non aveva mai fatto prima, sempre frenata dal marito pignolo. Se la moglie si reinventa, mister Ransome, invece, non riesce a fare questo passo in avanti, rimane ancorato alle cose materiali, alle "sue" cose e ne diventa vittima. Interessante il mistero della rapina e il suo perché, ma non ho apprezzato le ultime pagine finali del racconto, mi sono sembrate piuttosto frettolose, specialmente il pre-durante ospedale. Nel complesso, una lettura carina e non impegnativa, ottima per passare due orette spensierate, ma comunque utile a farci capire che dovremmo scegliere meglio il partner della vita, che viviamo in una società fortemente materialista e che dovremmo iniziare a circondarci di persone (migliori), di emozioni e meno oggetti.