Martedì, 04 Novembre 2025

"Dostoevskij e l'uccisione del padre" di Sigmund Freud

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06/01/2017 18:26 #28584 da Miriam
Da questo saggio di Freud, Opere vol. 10, vorrei trarre un'occasione per rileggere Dostoevskij, mettendo l'accento sull'autore visto secondo la psicanalisi. Secondo Freud in questo saggio, i Fratelli Karamazov è il romanzo più grandioso che sia mai stato scritto, e quindi davanti al problema dello scrittore l'analisi deve deporre le armi, ma Dostoevskij presenta 4 sfaccettature: lo scrittore, il nevrotico, il moralista e il peccatore, e l'aspetto aggredibile è quello etico. Infatti, sempre secondo Freud non è morale colui che ha toccato il fondo per poi risalire, ma è morale colui che di fronte alla tentazione la reagito non cadendo. Dostoevskij avrebbe potuto diventare un maestro, un liberatore dell'umanità, invece alla fine ha ceduto sottomettendosi allo zar, al Dio cristiano, comportandosi in modo conflittuale, tipico del nevrotico. La scelta del suo materiale di narrazione ne è la prova, ha prediletto sempre la descrizioni di caratteri violenti, assassini, egoisti, ciò indica l'esistenza nel suo intimo di queste stesse tendenze, come fatti tratti dalla sua biografia, come la passione del gioco. Pur essendo dotato di avere una grande capacità di amare e di cercare amore, la sua forte pulsione distruttiva che poteva fare di Dostoevskij un criminale, si dirige contro la sua stessa persona esprimendosi sotto forma di masochismo e senso di colpa. L'epilessia di Dostoevskij non è altro che un sintomo della sua nevrosi che deve venir classificata come istero epilessia ossia una grave forma di isteria. (Vedi trattati di Freud sull'isteria). Nel romanzo i fratelli Karamazov l'assassinio è opera di altro, ma di altro che aveva verso l'assassinato lo stesso rapporto filiale dell'eroe Dmitrij, un altro nel quale il motivo della rivalità sessuale è ammesso apertamente, un fratello di Dmitrij al quale Dostoevskij ha attribuito significativamente la sua stessa malattia, la sua supposta epilessia, come se volesse confessare: "l'epilettico, il nevrotico che è in me è un parricida".
Dunque questo in riassunto ciò che c'è nel saggio di Freud e ciò che mi fa capire oggi perché il personaggio Dostoevskij mi è sempre sembrato, da una parte una grande, dall'altra però con quella sua virata verso la religione, uno che non è stato capace di portare fino in fondo la sua rivoluzione contro il paternalismo, la protervia dello zar e la dittatura.
Faccio questa proposta a chi volesse associarsi, prendiamoci tempo e rileggiamoci alcuni romanzi fondamentali del nostro e parliamone.

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06/01/2017 20:58 #28591 da Tiffany
Non conoscevo questo saggio di Freud su Dostoevskij, e lo trovo, per quanto da te accennato, molto interessante.
I fratelli Karamazov sono la mia opera preferita del buon Fëdor, proprio per il gioco di sdoppiamento della propria personalità in ognuno dei fratelli, compreso l'illegittimo (e parricida).
Il più interessante, e complesso, tra i tre è senza dubbio Ivan, che rappresenta il lato "secolarizzato" dell'autore. Dovrebbe essere il personaggio più luminoso, in quanto assistito dalla forza della ragione, ma finisce per essere il più tragico, l'unico che non trova né pace, né redenzione alcuna, e che finisce per sprofondare nella follia, pena capitale a cui l'Autore condanna tutti i suoi personaggi non allineati alla morale della società nella quale vivono (stessa sorte era già toccata al Principe,eroe dall'animo candido de L'idiota) Secondo me, Ivan tra i fratelli è colui che meglio indica il tormento di Dostoevskij: I fratelli è il suo ultimo romanzo, l'opera della maturità, nonché la summa di tutti i moti interiori che hanno attraversato la sua travagliata vita.
Non sono un'esperta di psicoanalisi (ho studiato Freud al liceo e ho letto in quegli anni Psicopatologie della vita quotidiana, ma questo non mi dà alcuna competenza in materia, ovviamente), ma ritengo che non sia semplice inquadrare una personalità tormentata come quella di Fëdor.
Sarebbe bello ed interessante approfondire questo tema, comunque.
Per questo motivo, mi piacerebbe sapere dove hai scovato questo saggio, così da reperirlo e leggerlo.

"Ma io sono fiero del mio sognare, di questo eterno mio incespicare"

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08/01/2017 15:27 #28666 da Miriam
Cara Tiffany, grazie di aver scritto, e aver mostrato interesse, l'articolo di Freud è in Ed. Boringhieri Opere, vol. 10, come avevo già scritto. Secondo Freud però, cito: "Dostoevskij ha attribuito significativamente la sua stessa, malattia, la sua supposta epilessia, come se volesse confessare: "L'epilettico, il nevrotico che è in me è un parricida" a uno dei fratelli, non mi ricordo a quale se Dmitrij o un altro. Cito ancora: " E' irrilevante sapere chi ha seguito realmente il delitto, per la psicologia ciò che importa è soltanto sapere chi l'ha voluto nel suo intimo e ha accolto con soddisfazione il misfatto quando s'è compiuto, perciò tutti i fratelli (a eccezione di Alesa, che è la figura di contrasto) sono ugualmente colpevoli, il sensuale impulsivo, il cinico scettico, e il criminale epilettico."
Freud dal suo punto di vista si riferisce al complesso di Edipo. D'altra parte sappiamo che Dostoevskij non aveva motivo per amare suo padre, alcolizzato, dissoluto e violento che viene assassinato nel 1939, quando Fedor ha 18 anni, alla notizia lui è colpito da un grave attacco "epilettico" . Cito ancora Freud. "L'interpretazione psicanalitica - perché è a questo che si allude - è tentata di vedere in questo evento il trauma più intenso di Dostoevskij e, nella reazione a questo trauma, il perno della sua nevrosi. Nell'atto però in cui mi accingo a giustificare questa interpretazione alla luce della psicanalisi, ho motivo di temere di riuscire incomprensibile a tutti coloro che non hanno dimestichezza con la terminologia e le teorie della psicanalisi."
Io comunque se vuoi, sono disposta a continuare la discussione previa rilettura dei Fratelli Karamazov, l'ultima lettura l'ho fatta 30 fa, e anche allora alcune parti mi erano sembrate oscure. La prima volta che ho letto il romanzo e tutta l'opera avevo 20 anni. Con l'età anche le prospettive cambiano.
A me ha intrigato molto il piccolo saggio di Freud che ho trovato per caso nel volume n. 10 e dato che avevo ricominciato a leggere Dostoevskij per lo più due che non avevo mai letto: Il sosia, e Povera gente, i suoi primi due romanzi.
Se ti interessa possiamo continuare a scriverci. ciao

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26/01/2017 10:53 #28987 da Miriam
I quattro fratelli Karamazov non sono altro che le quattro facce dell'autore, egli è tutto ciò di cui scrive. In questo romanzo c'è tutto il credo religioso dell'autore, qui verte tutta la sua discussione interna sull'esistenza di Dio, su credere o non credere ed egli conclude che solo nella credenza di Dio e nella religione c'è la salvezza. I personaggio dostoevskiani sono sempre quelli, pieni di contraddizioni, agitati, in preda alle passioni e alla follia, uomini e donne. Gli uomini violenti e le donne poco di buono. Ogni personaggio sopra alla giostra del parossismo.
Sicuramente nel 1840 questi argomenti facevano molto scalpore, anche all'inizi del '900, ma se devo essere sincera oggi certi argomenti e certe situazioni mi sembrano un po' vetuste, anche se vanno parte di un affresco storico sociale.
Gli unici due romanzi che salvo comunque, perché li ritengo attualissimi, sono "Memorie del sottosuolo" e "Delitto e castigo".
Sui F.lli Karamazov, ho da dire che ci sono troppe pagine in cui si disquisisce di religione, di bene e male. Oggi resta un romanzo difficile da leggere e da assimilare.
Mi riprometto, alla fine della lettura di postare una qualche analisi più completa per evidenziare altro senso.

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28/02/2017 23:49 #29677 da KatFe
Ottima descrizione ;)

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

Ciao a tutti non riesco ad accedere al forum ne con pc ne con il cellulare :(

Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

Siamo di nuovo ONLINEEEEEEE!!! :D

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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