L'autore del prima capitolo "a cura di" è interessato a distinguere due tipi di sensazioni, una quella animata dalle letture e dai racconti sul Doppio, e quelle invece provate nel contatto con persone che "vivono" la presenza del Doppio. Infatti un conto è ascoltare un racconto se pur spaventoso, davanti a un caminetto in una situazione dove ciascuno si sente protetto dalla presenza degli altri, ed è il caso del "Giro di vite" di Henry James, Einaudi 1985, che incomincia così: "Il racconto ci aveva tenuti col fiato sospeso".
Altro è invece avere un contatto di tipo psicoterapico con una persona che vive la presenza perturbante del Doppio.
Da un punto di vista letterario Otto Rank, nel suo Doppio, Sugarco Edizioni 1979, ha analizzato varie opere letterarie nelle quali compaiono il Doppio. La novella più caratteristica è quella dello "Studente di Praga" di H.H. Ewers, nel quale è protagonista Baldovino, uno studente che ha scialacquato il suo patrimonio, si trova impoverito e firma un contratto con un vecchio (Il diavolo) per avere ancora un gran patrimonio e in cambio vende la sua anima.
Baldovino conosce una donna ed è attratto da lei, ma quando la vuol baciare, compare il Doppio a imperdirgli questo gesto di tenerezza. Il Doppio gli comparirà sempre in modo perturbante a impedirgli qualsiasi gesto di affetto e di amore nei confronti di questa donna.
Rank analizza questa situazione da un punto di vista psicanalitico così:
"Il Doppio simbolizza nella vicenda, una parte specifica di Baldovino, una parte fortemente scissa, proiettata all'esterno."
Cioè Baldovino non riesce ad uscire dal suo stato narcisistico per dirigersi verso l'amore di una donna:
"Si produce pertanto una lotta tra tendenze diverse, una legata all'interesse dell'oggetto d'amore, e quindi alla vita, l'altra promossa da un processo mortifero e centripeto. Il doppio si staglia quindi come effetto di un processo produttivo che riflette la lotta tra parti diverse e contrastanti."
Il Doppio quindi rappresenta l'amore narcisistico e diventa un rivale nell'amore sessuale, esso è un meccanismo di difesa dell'individuo che resta ancorato alla sua parte infantile simbiotica.
Nelle esperienze fatte in campo terapeutico, Funari, ribadisce che il Doppio può instaurarsi in qualsiasi vicenda psichica, allorché siano attive difese narcisistiche contro "Intenzioni" legate a processi elaborativi e diretti all'amore oggettuale. La comparsa del Doppio durante la terapia agevola il terapeuta, se sa riconoscerlo e contenerlo.
Il Doppio compare nel paziente e viene comunicato nelle sedute attraverso sogni che il terapeuta capace dovrà saper interpretare e avere la capacità di rassicurare il paziente portandolo verso la guarigione.
Ho voluto accostare la letteratura alla psicoanalisi, perché, come si può vedere, l'intuizione artistica letteraria è numerosa, basterebbe citare tutti quegli scrittori che si sono occupati di scrivere nel '900, racconti e romanzi su questo tema. E gli psicanalisti che hanno studiato la patologia e si sono interessati a tutta la letteratura sul Doppio e le hanno dedicato parecchi saggi.
Il volume a Cura di Enzo Funari, contiene scritti di Eugenio Gaburri, Fausto Petrella, Angelo Aparo, Marco Casonato, Rodolfo Reichmann, Pietro Rizzi, Sisto Vecchio, Silvano Tagliabue. Tutti questi si sono occupati del fenomeno del Doppio, da vari punti di vista.
Ci tenevo a precisare che il Doppio "non è il conflitto tra bene e male" ma un conflitto vero, una dissociazione dell'individuo, fra amore narcisistico, costituito da un Sé corporeo fuso con quello della madre, e l'amore oggettuale sessuale, adulto.
"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)