Mercoledì, 05 Novembre 2025

"Che significa diventare adulti?" di Banana Yoshimoto

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27/03/2024 09:03 - 27/03/2024 09:03 #66628 da Bibi


Con il suo tocco inconfondibile, Yoshimoto tratta con leggerezza temi complessi e scava nel profondo argomenti apparentemente semplici per invitarci a riflettere, a rimetterci in comunicazione con noi stessi e a lasciarci andare per recuperare il senso della meraviglia della vita.

«Yoshimoto indaga i suoi ricordi, i dolori, spogliandosi di proposito di fronte alla pagina per svelare il momento in cui ha capito di essere diventata grande: il suo intento è spiegarci come questo momento catartico – e doloroso – sia una tappa dell’essere umano, impossibile da eludere nel corso della propria esistenza.» - Valeria Gargiullo per Maremosso

«Un piccolo saggio di crescita personale, se vogliamo, che scava nel profondo di argomenti apparentemente semplici - la normalità, l'amicizia, la morte - per aiutarci a riflettere, a rimetterci in comunicazione con noi stessi e a lasciarci andare, quando ci sentiamo scoraggiati o così abbattuti da perdere la fiducia in noi stessi, per recuperare in definitiva il senso della meraviglia della vita.» - Ilaria Zaffino, Robinson

Che significa diventare adulti? Si deve studiare per forza? Che cos’è la normalità? Che succede quando si muore? A queste e altre domande Banana Yoshimoto cerca di rispondere in un piccolo saggio che, si augura, possa funzionare “un po’ come un amuleto” per aiutare i lettori di tutte le età a ritrovare serenità e speranza nei momenti più difficili.


Non ho mai letto nulla di questa autrice che ho sentito nominare spessissimo ed ero molto curiosa di leggere questo breve saggio ma sono rimasta un po' delusa, forse perché mi aspettavo di trovare tutt'altre domande e tutt'altre risposte. Ci sono delle belle riflessioni con cui mi sono trovata spesso d'accordo ma gli argomenti affrontati non sono per nulla approfonditi. Le risposte sono talmente striminzite che ho dovuto rileggerle più volte per capire che anch'io ero d'accordo con quello che diceva. Il contenuto però non è tutto da buttare, e me ne sono accorta man mano che mi appuntavo le cose importanti da segnalarvi.

L'autrice da la soluzione alla domanda "Che significa diventare grandi?" raccontando un episodio della sua vita e sintetizzando in due righe la soluzione. Secondo l'autrice diventiamo grandi quando sperimentiamo la riconoscenza, quando smettiamo di pensare solo a noi stessi e vediamo i sacrifici che gli altri fanno per noi. Per esperienza personale posso dire con sicurezza che, in base a quello che dice l'autrice ci sono ultacinquantenni che non sono ancora diventati grandi. 

Altro tema toccato dall'autrice è lo studio. Nel capitolo "Si deve studiare per forza?", Yoshimoto racconta come a scuola si annoiava da morire quando c'era una materia che non le interessava o quando c'era un professore che attraverso le lezioni non riusciva ad smuovere la sua attirare la sua curiosità. È capitato a tutti e credo sia verissimo. Secondo l'autrice non è importante non spiccare in quelle materie che non ci interessano, la cosa importante è continuare ad approfondire gli argomenti che ci interessano anche a costo di sacrificare tempo e risorse. In questa parte del saggio ho segnato una frase molto bella: 

"Da un certo punto di vista, credo che noi tutti per vivere dobbiamo studiare. Quando non impariamo niente, la nostra vita cade nella trappola della noia". 

Poi parla di amicizia, e sostiene che l'amicizia deve avere lo stesso percorso che ha l'amore; parla di normalità, e dice che la gente ha paura di quello che non conosce mentre la normalità rende tutti più tranquilli. 
Affronta il tema della morte e sostiene che quando perdiamo uno dei nostri cari bisogna "accogliere frammenti della loro anima all'interno della propria" e sempre in questo capitolo affronta il tema del suicidio. Sempre in breve, dice che la gente è spinta a suicidarsi perché esaurisce la risorsa di amore che riceviamo durante la nostra infanzia dai nostri genitori. E poi dice anche che per ricaricare questa risorsa d'amore non dobbiamo solo ricevere amore dagli altri ma anche darlo. A riguardo del suicidio ho segnato una citazione che ritengo molto importante:

"Non mi sorprende che si possa perdere la voglia di vivere quando identifichiamo il piacere solo con il cibo, l'alcol, i social network e le notti di divertimento, ma dobbiamo soltanto prenderci una piccola pausa per recuperare le energie di cui abbiamo bisogno per andare avanti."

Nel capitolo "Qual è il senso della vita?" in poche parole dice che il senso della vita è essere delle persone risolte (da quello che ho capito, poi magari voleva dire tutt'altro ). Qui fa delle riflessioni interessanti, ad esempio dice: "La difficoltà, la sofferenza, l'apatia sono tutti segni che non stiamo ancora vivendo come vorremmo" e dice che "se non ci si libera da certe sovrastrutture non si può diventare la persona che si è veramente" e a proposito di questo mette in mezzo in un certo senso anche la scuola e le aziende, che sono i posti in cui più o meno realizziamo il nostro potenziale, ma dice che: "neanche lì è impossibile diventare la persona che si dovrebbe diventare. Ci si può realizzare come individui in senso lato mentre si è dominati dai meccanismi aziendali? Questo a mio avviso dipende soprattutto dal singolo individuo". 

Nell'epilogo invece ho trovato interessante quando dice che una persona non è indipendente solo perché ha l'indipendenza economica, ci sono persone che pur essendo indipendenti economicamente e pur vivendo lontano dai genitori sono totalmente dipendenti da quest'ultimi. Secondo l'autrice una persona indipendente è una persona che riesce a risolvere le cose da sola, senza chiedere l'aiuto di nessuno, magari chiedendo consiglio a un amico ma non alla famiglia. 

Insomma, in conclusione posso dire che ci sono belle riflessioni ma che non me le aspettavo! 
Ultima Modifica 27/03/2024 09:03 da Bibi.

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

Ciao a tutti non riesco ad accedere al forum ne con pc ne con il cellulare :(

Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

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Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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