Mercoledì, 05 Novembre 2025

Le figlie perdute della Cina di Xinran

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09/03/2016 20:35 #23067 da Katya
Le figlie perdute della Cina di Xinran è stato creato da Katya
Ho letto questo libro per l’argomento dell’anno. Solitamente la parola donna si collega a eventi dolorosi ed è inutile chiudere gli occhi su eventi reali e far finta di nulla. Conoscere ciò che sono costrette a vivere e capire che non tutto è come sembra, si augura che serva a sconfiggere questi mali.

La scrittrice ha iniziato a scrivere Le figlie perdute della Cina il 2 febbraio del 2008 in Australia e il 7 dello stesso mese era il capodanno cinese. Oltre un centinaio di famiglie, con bambine cinesi adottate, vi parteciparono. Questa visione creò sentimenti opposti e confusi alla scrittrice. Nel libro si esprime così “Quelle bambine erano davvero figlie della Cina? Sì, penso che lo fossero. Come dicevano gli antichi: quando le arance del Sud vengono trapiantate al Nord continuano a essere arance, anche se hanno un sapore leggermente diverso. Credo che pur essendo cresciute in un paese e in una cultura stranieri, il sangue delle loro madri cinesi continui a scorrere nelle loro vene."

L’autrice è riuscita a raccogliere testimonianze e a trasferire il dolore viscerale che provano queste donne a “sistemare queste bambine”. Così scopri che in Cina, oltre alla legge del figlio unico, la tradizione cinese vuole che il primo figlio sia un maschio, così da portare avanti la stirpe e far riposare in pace gli antenati. Scopri anche che la gente di campagna non vuole in nessun modo una figlia femmina anche perché lo stato non ti dà la terra per una figlia, quindi più femmine hai meno terra e cibo hai. Questi alcuni motivi. Con queste storie la scrittrice vuole anche aiutare a comprende a tutte quelle bimbe cinesi adottate nel mondo a capire cosa hanno sofferto le loro madri.

Testimonianze crude e agghiaccianti e capisci che c’è poco da giudicare quando sei circondato solo da questa visione del mondo. Uno tra i tanti racconti agghiaccianti che mi ha segnato, è stato vissuto dalla scrittrice. Su un treno incontro un uomo, parlano, poi va via e torna con una bimba di un anno e mezzo, le dice che è sua figlia. Si salutano è la loro fermata. Quando parte il treno vede la bimba li alla stazione ma poi incontra il padre sul treno…così scopre che se l’uomo con la moglie non avranno un figlio maschio entro dieci anni, ne erano già passati 9 se non sbaglio, non avrebbe ricevuto nulla dalla sua famiglia. Quella bimba era la terza che veniva abbandonata perché la moglie era incinta per la quarta volta. Era la terza bambina abbandonata in una stazione…così una storie tra tante.

Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.

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12/03/2016 10:20 #23118 da EmilyJane
Risposta da EmilyJane al topic Le figlie perdute della Cina di Xinran
Sembra di parlare di un mondo a parte, che angoscia! E sono comunque fortunate se si parla solo di abbandoni perchè mi risulta che le uccidessero pure.
Libro interessante, grazie Katya.

"Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato" (Il signore degli anelli - Tolkien)

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12/03/2016 10:59 #23127 da Katya
Risposta da Katya al topic Le figlie perdute della Cina di Xinran
Eh non si parla solo di abbandoni... Il sistemare sta proprio per l'uccisione... Da leggere.

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16/03/2016 15:07 - 16/03/2016 15:08 #23241 da Kira990
Risposta da Kira990 al topic Le figlie perdute della Cina di Xinran
Grazie Katia. Sembra una lettura interessante per approfondire una cultura di cui non conosco molto e mi ha sempre affascinato.
Però onestamente non so se sono in grado di affrontare questi argomenti. Credo sia necessario essere nel giusto stato mentale per affrontare determinati temi. Io devo ammettere che, da quando sono diventata mamma, non riesco più ad avvicinarmi a certi argomenti. Mi fanno stare troppo male. E mi fanno anche molto arrabbiare. Leggere cosa deve subire in silenzio una donna per il volere di altri è insopportabile. Non oso immaginare poi il dolore di separarsi da una figlia, anche se è vero che non essendo cresciuta in tale cultura mi rendo conto di non sapere come tutto questo venga vissuto dalla madre, se sia voluto anche da loro e non solo un dover accontentare il marito che vuole il figlio maschio.
Ma tengo comunque segnato il titolo, chissà mai che in futuro possa leggerlo.

Non si mette la vita nei libri, la si trova - Alan Bennett (la sovrana lettrice)
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16/03/2016 20:59 #23249 da Blue
Risposta da Blue al topic Le figlie perdute della Cina di Xinran
Xinran è un autrice che ha dedicato il suo lavoro a questioni sociali e soprattutto alla condizione della donna in Cina. Non ho letto “Le figlie perdute della Cina”, ma conosco l’autrice da “La metà dimenticata” raccolta di testimonianze sulla difficile esistenza delle donne cinesi. L’ho letto da qualche anno ormai, ma ho ancora vivido il ricordo delle loro storie, certo sono un vero e proprio pugno allo stomaco rese ancora più angosciose se si pensa che sono storie di donne contemporanee e non di una lontana epoca passata, quindi non lo consiglierei a tutti. Però Xinran da voce alle donne con uno stile semplice, nel contempo efficace e in un percorso sulla visione della donna non può sicuramente mancare una sua opera. Brava Katia.

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19/03/2016 10:42 #23298 da Katya
Risposta da Katya al topic Le figlie perdute della Cina di Xinran
Kira sono mamma anch'io di una delle mascotte del Club, la mia piccola di 4 anni tra poco, quindi posso capirti benissimo e l'angoscia nella lettura c'è ma rimango dell'opinione che la conoscenza serva a far aprire gli occhi, a dare la consapevolezza che c'è anche altro nel mondo e non tutto funziona come noi lo conosciamo. Le donne cinesi soffrono per questo distacco brutale ma alle volte lo vogliono più degli uomini solo perché sono cresciute in questo modo di vedere e sentire la cosa. Secondo loro non avere un primogenito maschio è disonorare tutta la tua discendenza...cosa per loro molto importante. Poi ovviamente la politica del figlio unico ha peggiorato la cosa, ma la colpa non sta solo lì. Nel libro viene spiegato che le terre ai contadini vengono date in base ai figli maschi e non alle femmine...più femmine hai meno terra hai per il fabbisogno familiare quindi sbarazzarsi di loro da subito è secondo alcuni un modo per non farli soffrire ancora di più crescendo. Quindi se guardiamo queste situazioni accantonando un po' la nostra cultura scopri timori, paure e dolori


Quindi Blue consigli questo libro della Xinran? Cosa ti ha colpito di più?

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20/03/2016 08:02 #23335 da Clody
Risposta da Clody al topic Le figlie perdute della Cina di Xinran
Mi ricordo che lessi questo libro qualche anno fa e rimasi colpita dalle varie storie raccolte dall'autrice. La tematica è senza dubbio forte ma è giusto che sia conosciuta a livello sociale dato che non ci sono molte persone a conoscenza delle conseguenze causate della politica del figlio unico, specialmente nelle zone rurali. Mi ricordo una parte molto forte in cui la bambina appena nata veniva affogata in un secchio d'acqua. Casi come questo moltiplicati hanno causato un vero e proprio disequilibrio tra la popolazione maschile e quella femminile, il cui numero è tuttora nettamente inferiore.
Penso che riprenderò la lettura del libro dato che l'ho letto quando ero ancora abbastanza piccola e penso che ora riuscirei a leggerlo con una maturità diversa.

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21/03/2016 15:19 - 21/03/2016 15:22 #23383 da Katya
Risposta da Katya al topic Le figlie perdute della Cina di Xinran
Ricordo anch'io la parte del secchio e soprattutto la particolarità. Se la partoriente metteva al mondo una femmina per la prima volta si usavano metodi diversi per "sistemare" ma dopo che anche altre gravidanze avevano dato il risultato di una figlia femmina la gettavano nelle secchio...con l'acqua sporca. Giusto per capire l'indifferenza e la rabbia di non aver avuto un maschio

Ho letto che la percentuale tra uomini e donne è di 101 con 100 mentre in Cina è di 116 con 100 e se nelle grandi città, che buona parte tengono le figlie femmine, avessero avuto la stessa corrente delle campagne questa percentuale sarebbe peggiore.
Ho anche letto che dal 2013 la politica del figlio unico si è leggermente ammorbidita. Per chi perde il figlio ha l'opportunità di avere un'altra gravidanza o di adottarlo e ho letto di cifre che vanno dai 46.000 euro per una bambina ai 100.000 e passa euro per un bambino. Perché la politica del figlio unico e l'usanza del primogenito maschio ha dato vita a moltissimi orfanotrofi che hanno dato vita alla vendita dei bambini....realtà talmente lontane e incredibili da noi. Esistono città dove la maggioranza della popolazione è composta da donne che lavorano per associazioni che vendono bambini. Ho letto cose assurde

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Ultima Modifica 21/03/2016 15:22 da Katya.

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22/03/2016 21:45 #23417 da Blue
Risposta da Blue al topic Le figlie perdute della Cina di Xinran
Ciao Katya,
de "La metà dimenticata" mi ha molto colpito non solo la drammaticità delle storie, ma anche il coraggio e la dignità con cui queste donne (non tutte) sono riuscite a sopravvivere.
Inoltre racconta varie tipologie di donne, per età, cultura, classe sociale mettendoti difronte a realtà scomode di cui si conosce poco o addirittura nulla.
Ad esempio, io non sapevo che in alcune zone della Cina, soprattutto quelle rurali, la poliandria è consuetudine diffusa o almeno lo era ancora negli anni Novanta. Questa sorta di matrimonio di una donna con più uomini è praticato, quando non si hanno donne da barattare o i mezzi economici per poter comprare una moglie così si opta per una moglie in comune, ad esempio tra fratelli, per garantirsi una discendenza oltre a qualcuno che lavori ovviamente.
Ripeto non è un libro facile da metabolizzare, però vale la pena leggerlo.

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23/03/2016 05:10 #23419 da Katya
Risposta da Katya al topic Le figlie perdute della Cina di Xinran
Nemmeno io conoscevo questo modo di arginare il problema. Lo metto in lista grazie!

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Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

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