Mercoledì, 31 Dicembre 2025

"Trans Europa Express" di Paolo Rumiz

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30/06/2021 18:53 #53389 da guidocx84
"Trans Europa Express" di Paolo Rumiz è stato creato da guidocx84
Apro la discussione per la prossima tappa del viaggio: "Trans Europa Express" di Paolo Rumiz, 231 pagine ( VERSIONE CARTACEA ; VERSIONE DIGITALE ).

2008. Seimila chilometri a zigzag da Rovaniemi (Finlandia) a Odessa (Ucraina). Un percorso che sembra tagliare, strappare l’Europa occidentale da quella orientale. È una strada, quella di Rumiz, che tra acque e foreste, e sentori di abbandono, si snoda tra gloriosi fantasmi industriali, villaggi vivi e villaggi morti. Rumiz accompagna il lettore, con una voce profonda, ricca di intonazioni, per paesaggi inediti, segreti, struggenti di bellezza. E più avanza, più ha la sensazione di non trovarsi su qualche sperduto confine ma precisamente al centro, nel cuore stesso dell’Europa. Attraversa dogane, recinzioni metalliche, barriere con tanto di torrette di guardia, vive attese interminabili e affronta severissimi controlli, ma come sempre – nel frattempo – conosce anche la generosità degli uomini e delle donne che incontra sul suo cammino: un pescatore di granchi giganti, prosperose venditrici di mirtilli, un prete che ha combattuto nelle forze speciali in Cecenia. Siamo di fronte a un libro raro, dettato da una scrittura che magnifica il viaggiare e la conoscenza del mondo – di quel mondo – attraverso il viaggiare.

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain

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01/07/2021 11:29 #53397 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic "Trans Europa Express" di Paolo Rumiz
Ho iniziato con il primo capitolo: si comincia dalla fine, un assaggio goloso delle avventure a cui assisteremo.
Rumiz è molto poetico ma sa essere anche molto crudo, il suo non è uno sguardo da turista ma da nomade recidivo con occhio esperto. Anch'io ci vedo un uomo di confine, dopotutto è triestino, conosce bene certe dinamiche delle terre di confine e il mondo slavo, e da bravo triestino usa la parola "refolo"    Si usa molto a Trieste dove soffia spesso la Bora, un vento scostante che ti sorprende proprio con i suoi refoli a 130 km/h, da aggrapparsi al palo più vicino!
Mi ha molto colpito il modo in cui descrive il ritorno in Europa occidentale, quel fastidio del ritorno di cui aveva parlato anche qualche altro autore nel nostro percorso (non ricordo più quale), solo che Rumiz esprime in modo diretto e crudo il suo giudizio:

nell'aria c'era quell'impasto inconfondibile di zuccheroso perbenismo cattolico e ossessione protestante del "fare" che avvelena il mio mondo. Ho provato fastidio immediato per il suo moralismo, la sua pulizia farmaceutica, i suoi noiosi fiorellini alle finestre, la sua immotivata presunzione di innocenza.

Non vi pare di rileggere qualche passo de Il ponte sulla Drina

Pulizia che però si trova sulle spiagge libere di Odessa, perché, come dice una signora, i russi ricchi sono al mare in Italia!!

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

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01/07/2021 11:48 #53398 da Federico
Risposta da Federico al topic "Trans Europa Express" di Paolo Rumiz
Il titolo del libro credo sia una citazione dell'album "Trans-Europe Express" dei Kraftwerk, una delle pietre miliari della musica elettronica, col suo minimalismo ordinato, quasi matematico.

Il titolo dell'album invece si rifaceva al TEE, la rete integrata di treni europei soppressa e sostituita nel '95.

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01/07/2021 12:11 #53399 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic "Trans Europa Express" di Paolo Rumiz
Credo che anche Rumiz si riferisca alla rete di treni, anche se non sono sicura. Ma in una sinossi c'è scritto: "Nessuno mi toglierà la certezza che l’Europa era più Europa un secolo fa, quando mia nonna andava in treno in giornata da Trieste alla Transilvania."

Non conoscevo questo gruppo, grazie che mi erudisci! Però non sono riuscita ad ascoltarla tutta 

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

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02/07/2021 14:22 #53417 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "Trans Europa Express" di Paolo Rumiz
Cap. 1 - dopo il viaggio

"la mappe non servono ad orientarsi, ma a sognare il viaggio nei mesi che precedono il distacco"
Quale viaggiatore non farerbbe sua questa frase? E come è vera! Noi prima di ogni viaggio passavamo mesi sulle mappe, io a fantasticare.
"fame da lupi e colazione con cavolo fritto, involtini di riso e carne e pesce ripieno alla maniera ebraica con il rafano, piatto per il quale, scrisse Isaac Babel', -vale la pena di convertirsi al giudaismo - "
Gli involtini sono tipici della cucina di tutti i Balcani: li ho mangiati in Grecia, in Ucraina, in Romania.
Il pesce ripieno alla maniera ebraica è un tipico piatto della cucina aschenazita, cioè degli ebrei polacchi. Ho fatto in tempo a mangiare quello che faceva la mia nonna.
Rumiz, scrittore sensibile e colto. Bella prosa:
E' stato un bagno di umanità questo viaggio ad est. Mai come questa volta non sono stati io a fare il viaggio, ma le persone che ho incontrato." 

 

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
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04/07/2021 12:33 #53479 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic "Trans Europa Express" di Paolo Rumiz
Finito il secondo capitolo, in cui si vede il triestino patoco (d.o.c.)    infatti ci sono degli omaggi alla città assediata dal confine da un lato e dalla Bora e dal mare dall'altro. Devo ammettere che molte cose di cui parla non le sapevo! Ma qui c'è sempre confusione quando si studia storia: si studia quella italiana ma gli insegnanti si dimenticano di dire che per certi periodi non corrisponde con la nostra ("amnesia nazionale").
Rumiz spiega la sua passione nell'inseguire i confini: gli mancano dopo Scehengen. Anch'io ricordo i festeggiamenti per la caduta del confine, però a Gorizia, e nel 2004! Perché a Trieste hanno festeggiato nel 2007?! Ora devo svelare questo arcano che mi era ignoto! Comunque io avevo solo 11 anni e non ho potuto fare festa in piazza, ma ricordo bene la gioia del giorno e a differenza di Rumiz non sento nessuna nostalgia per il confine. La sento nelle persone della sua età o dei miei genitori, che non smettono mai di raccontare il brivido nel passare il confine con le sigarette e i funghi nascosti sotto ai sedili, sperando di non essere beccati dai militari al confine! Sarebbe super-interessante trovare qualche utente che possa raccontarci le vicende su altri confini italiani.
Parla anche del "canyon selvaggio della Val Rosandra". Vi metto una foto che ho scattato durante una camminata, per darvi l'idea di come Trieste (visibile in lontananza) abbia alle spalle questo paesaggio difficile, attraversato dal confine. è difficile dire quando si sta passeggiando in Slovenia e quando in Italia.


Parlando invece di Norvegia e Finlandia, dove si trova l'autore, alcune cose mi saltano all'occhio:

- L'asocialità: "In Finlandia si parla poco, e si sorride ancora meno. Il popolo dei boscaioli vive nel terrore che qualcuno gli sorrida, perché in quel caso malaugurato il codice delle buone maniere lo obbliga a uscire dal bozzolo e rispondere al segnale."  La scrittura di Rumiz è intensa e poetica, ma a volte pure ironica.
L'ubriaco che non viene soccorso perché "qui tutto è delegato allo stato, anche la compassione". Questa è una cosa che si nota andando verso paesi sempre più "sviluppati". Si pretende giustamente che lo Stato si faccia carico dei problemi ma così diminuisce l'interazione tra cittadini e la solidarietà, che invece sono massime proprio laddove lo stato è assente.
Il silenzio claustrale a colazione e Rumiz che sconvolge tutti con il suo "buongiorno!" generale, ahaha dev'essere proprio un personaggio. La mamma che lascia il bimbo in carrozzina fuori dal locale con 5 gradi per non disturbare (!!!)

- La questione delle carte geografiche e dei fusi orari vicinissimi!

- Il fatto che d'inverno bisogna girare armati nell'eventualità di un incontro con un orso.

Interessanti anche i flash in cui Rumiz parla dei suoi viaggi passati, come quando per attraversare il confine tra Pakistan e Afghanistan senza controlli salta su un camion di miliziani armati. Oppure di quando lancia le mutande in aria in Serbia.

Alla fine del capitolo Rumiz sta per entrare in Russia, dove un russo gli dice: "Sai come li chiamiamo i norvegesi, noi russi? Zamaroženyje, i surgelati"  

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05/07/2021 11:51 #53513 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "Trans Europa Express" di Paolo Rumiz
@Margarethe, brava, scusa se te lo dico sempre, ma è una cosa così bella la tua bravura!
Sulla filandia però devo proprio contraddire Rumiz, peraltro molto "russofono" e poco europeista. Mio figlio è vissuto in Finlandia per un anno e mi ha raccontato ben diversamente le cose. I finlandesi sono molto socievoli e attenti a soccorrere i loro ubriachi stesi sulle panchine in inverno a - 20. Le donne sono molto socievoli. Gli uomini sono un chiusi con i russi, non dimentichiamoci le dure guerre he hanno dovuto fare per difendere il loro territorio. La Finlandia, a differenza della vicina Svezia, è un paese abbastanza povero con non molte risorse. La è molto generoso con chi vuole lavorare la loro, molti italiani hanno fatto la loro fortuna lavorativa, aprendo Bar, gelaterie ecc. L'unica cosa che l'istituzione ti chiede è di frequentare i corsi per l'apprendimento della lingua, corsi completamente gratuiti. In Finlandia la parte nord, delle grandi foreste offre un paesaggio a dir poco mozzafiato, tutto è conservato per il turismo non certo di stile russo, dove si massacrano le renne e si deturpa con immondizia la foresta. Certo, sono un po' taciturni, soprattutto quelli della Carelia. Anche gli svedesi ci scherzano sopra.
Per quanto riguarda la scrittura e i racconti di Rumiz, che trovo molto bella anche se salta in continuazione di "palo in frasca", porto in evidenza il fatto che egli è spinto prevalentemente verso la scoperta di personaggi particolari, soprattutto è particolarmente attratto dalle religioni e dai suoi riti. Sembra quasi che sia li per quello. Cosa molto probabile. 
A me piace tanto Rumiz, così com'è, ma mai e poi mai farei un viaggio con lui. Io amo la pulizia e l'ordine occidentale, e resto molto imbarazzata davanti ai rifiuti abbandonati, alle abitazioni fatiscente, alla vita da reclusi. 
Poi sono d'accordo con lui, quando sul treno che lo porta in Polonia, la polizia polacca costringe i viaggiatori a mangiarsi tutto il cibo nelle borse, e quello che resta bisogna buttarlo via.
Questa storia del cibo preparato in sede domestica, considerato "sporco e infetto" è una delle grosse pecche delle leggi europee. 
Vedi quando hanno avuto da dire sul lardo di Colonnata, che viene fatto dentro delle grotte in vasche di marmo, vedi lo stesso Rocheford francese che ha una particolare lavorazione e viene fatto con latte di capra regolarmente selezionate.
Da ultimo, ma non ultimo, quello che è successo nelle scuole materne quando sono arrivati i pasti cucinati fuori, pre-cotti, trasportati da carrelli riscaldati, e cucinati con materiali scadenti. Contemporaneamente si è vietato ai genitori di portare le torte fatte in casa, e si sono dovute sostituire con quelle confezionate dalle varie industrie dolciarie. 
Insomma sono contenta di leggerlo, molto pittorico e romantico, come racconto. e anche perché no, molto naif. 
Io ho fatto un viaggio di 50 giorni nelle tre repubbliche Baltiche, e non ho ritrovato nulla delle mie esperienze. Sembrano luoghi diversi quelli visitati da lui, che sembra visitare i luoghi un po' alla mordi e fuggi. Ma va bene anche così. Io ho due o tre fotografie significative di quel viaggio, stampato più di un album, ho il diario di viaggio giornaliero. Ognuno di noi ha il suo modo di viaggiare.
Forse mi deciderò a postere una foto molto interessante. Ci devo pensare. Tecnicamente non dovrei avere problemi, sono in digitale e ricoverate in una memoria a parte. 
Un saluto a tutti i partecipanti. 
 

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05/07/2021 12:46 - 05/07/2021 12:50 #53514 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "Trans Europa Express" di Paolo Rumiz
Queste sono foto di alcuni memoriali in ricordo delle invasioni naziste. (1a foto)
2a foto Vinistu (Tallin) Monumento agli emigrati Estoni, per far posto ai Russi.
Da viaggio nelle Rupubbliche Baltiche fatto nel 2010 in camper

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Ultima Modifica 05/07/2021 12:50 da Graziella.
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05/07/2021 15:16 #53517 da Graziella
Risposta da Graziella al topic "Trans Europa Express" di Paolo Rumiz
Le tre Repubbliche Baltiche hanno una storia tragicissima. Sono state state spartite da Stalin con i Tedeschi, che hanno fatto delle stragi orribili. Poi dopo la fine della 2a guerra sono stati invasi ancora dai Russi nel 1945, che ne reclamavano il possesso. 
Invio alcune foto dei vari Memoriali in ricordo delle stragi e della successiva occupazione.
Salasplis Memorail a 18 km. a est di Riga lungo la A 6, il campo di concentramento di Kurtenhf, fondato dai Nazisti e nel quale sterminarono centinaia di migliaia di uomini donne e bambini, in massima parte ebrei provenienti da tutta Europa, mando alcune foto.    ​​​​​​​

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06/07/2021 21:45 #53539 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic "Trans Europa Express" di Paolo Rumiz
Grazie Graziella per le informazioni sulla Finlandia, non conosco molto questo paese.
In quel poco che ho letto di questo libro non ho notato l'attrazione per le religioni, però non mi stupisce ciò che dici: ho iniziato a leggere un altro suo romanzo (il filo infinito) in cui in certi punti mi sembra bigotto, in altri tifo per lui. Non so, devo ancora capire bene che tipo è, di certo riesce a farmi emozionare, nel bene e nel male! Comunque con lui partirei subito per un viaggio! Ma proprio un fischio e arrivo 
Con naif intendi ingenuo? Ti sembra che abbia una visione ingenua rispetto a quello che hai visto tu?

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Buon Natale!

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Ciao Stefania, certo che può esserle d'aiuto. Qua leggiamo e scriviamo, ci confrontiamo e col tempo ci apriamo. La lettura diventa strumento di condivisione e crescita. Vi aspettiamo ;)

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