Io sto avendo qualche difficoltà con questo libro. È il primo di questo percorso di letture che non riesco a finire entro la fine del mese.
Il motivo è che lo sto trovando veramente molto lento e documentaristico per i miei gusti. Mi pare che dia poco spazio alle emozioni, di cui invece erano pervasi quasi tutti i libri che abbiamo letto in precedenza. Voi cosa ne pensate? È soltanto una mia percezione?
Sono al 20% e volevo chiedere a chi lo ha finito e/o è più avanti di me con la lettura se lo stile di Rumiz, con il prosieguo del libro, cambia un po' oppure rimane lo stesso della prima parte. Grazie
Guido anch'io ho ritardato. Non concordo sul fatto che non sia emozionante, anzi è il libro che mi ha emozionato di più per gli incontri con le persone, però l'ho trovato troppo denso e confusionario, dà per scontate troppe conoscenze e recuperarle tutte non è possibile, inoltre concordo con
Vanna:
vanna post=53849Rumiz l' ho trovato autoreferenziale, troppo nostalgico delle cose come erano un tempo,mi è sembrato molto critico con l' UE, la modernità ed il progresso che sicuramente hanno contribuito al disastro ambientale contemporaneo senza individuare nulla di buono.Mi sono un po' annoiata e non sono entrata in sintonia con l' autore che si compiace troppo delle sue conclusioni.
L'ho trovato pedante e scontato in certe riflessioni, ho compreso
Graziella che l'aveva definito naif, praticamente il suo pensiero si può riassumere come quello di un amareggiato dalla vita: il progresso e la globalizzazione rovinano tutto, non c'è più religione, i giovani d'oggi non sono più come quelli di una volta. Si smentisce pure in certi momenti: critica il degrado, i disastri ambientali, però il mondo era meglio una volta (quando non serviva mezzo permesso per scavare una miniera?) Critica il mondo occidentale perché non permette di fare viaggi emozionanti essendo troppo addomesticato, però denuncia le difficoltà della gente che incontra. E quindi? In certi momenti ho apprezzato le sue opinioni forti, però poi mi sono stufata.
vanna post=53849Accompagnato da una donna fotografa che lo aiuta molto linguisticamente negli incontri e nei dialoghi con i locali non le rende i dovuti meriti pubblicando o magari illustrando qualche foto.
Infatti! Personalmente ho avuto l'impressione che lei sia stata il merito di tanti begli incontri, perché come lui stesso dice, ha un modo non giudicante di approcciarsi alle persone e farle aprire, mentre lui filtra tutto attraverso il suo giudizio.
Graziella è confermato, è proprio fissato con le religioni!