In questo spazio riporterò le mie impressioni di lettura e soprattutto le citazioni tratte da "Shantaram" di Gregory David Roberts.
Breve descrizione:
Nel 1978, il giovane studente di filosofia e attivista politico Greg Roberts viene condannato a 19 anni di prigione per una serie di rapine a mano armata. È diventato eroinomane dopo la separazione dalla moglie e la morte della loro bambina. Ma gli anni che seguono vedranno Greg scappare da una prigione di massima sicurezza, vagare per anni per l'Australia come ricercato, vivere in nove paesi differenti, attraversarne quaranta, fare rapine, allestire a Bombay un ospedale per indigenti, recitare nei film di Bollywood, stringere relazioni con la mafia indiana, partire per due guerre, in Afghanistan e in Pakistan, tra le fila dei combattenti islamici, tornare in Australia a scontare la sua pena. E raccontare la sua vita in un romanzo epico di più di mille pagine.
Da questa descrizione il libro sembrerebbe fortemente autobiografiico eppure in una intervista rilasciata a
Wuz.it
l'autore, Gregory David Roberts dice:
Dobbiamo ricordare che questo è un romanzo. Tutti i personaggi sono frutto della mia invenzione letteraria. Episodi e protagonisti non sono “veri”, però devo rispondere a questa domanda con un sì, ho taciuto qualche cosa. Dopo molti anni, credo di avere una certa esperienza dell’India e dell’atmosfera che lì si respira ed ho cercato di evitare di descrivere un paese eccessivamente negativo. So benissimo, non sono così ingenuo da ignorarlo, che in India, come in molte altre parti del mondo, ci sono cose che non funzionano. Però tutti i libri che avevo letto precedentemente su Bombay, una città che io conosco molto bene, erano tutti troppo concentrati sulla sua tristezza, sulla miseria, sulla sofferenza. Io ho cercato invece di dare un quadro diverso, perché uno degli aspetti più straordinari e assolutamente sorprendenti che una persona può percepire a Bombay, quando impara a conoscerla, è invece il senso di amore e di felicità che la pervade. Ci sono, certo, anche molti aspetti negativi, ma io ho preferito, forse calcando un po’ la mano, evidenziare un’altra immagine, che poi è davvero l’immagine che questa città ha di se stessa.
Si tratta quindi di un romanzo con elementi autobiografici non di un'autobiografia romanzata. Penso sia importante aver chiaro questo fatto accingendosi a leggere questo notevole tomo.
Man mano che la mia lettura procederà, in una sorta di mini-maratona-personale, parlerò di questo libro e riporterò le citazioni sotto
spoiler in modo tale che chi vuole gustarsi le 1177 pagine di questo libro senza anticipazioni lo potrà fare senza rovinarsi involontariamente la lettura. Chi invece fosse solo curioso sui contenuti del libro potrà dentro gli spoiler trovare soddisfacimento alla propria curiosità.
Dunque partiamo...