Ciao, io ho ascoltato l'audio-libro, che sicuramente è un'esperienza diversa: i momenti di azione ma anche i monologhi e le riflessioni erano molto coinvolgenti grazie alla bravura dei lettori, però era molto difficile seguire le parti enciclopediche! Direi che più che un romanzo d'azione, come siamo abituati a pensare, sia una riflessione su tantissimi temi, e una testimonianza diretta della vita dei balenieri.
Avendo studiato un po' di biologia mi ha divertito ascoltare le parti in cui parla dei cetacei, perché per alcune cose dicevo "che bravi, avevano già capito queste cose", mentre altre erano proprio sbagliate e mi facevano sorridere.
Ho percepito quanto fosse moderno su alcuni temi, soprattutto quello dell'omosessualità. Non è mai nominata, ma si capisce che c'è del tenero tra il protagonista e Queequeg, mi ha fatto un sacco ridere la scena della prima sera che si sono conosciuti, quando hanno dormito insieme. Un altro tema molto attuale è quello dell'accettazione delle diverse culture e religioni.
Il personaggio del monomaniaco Achab è molto affascinante, e il confronto con altri personaggi dell'equipaggio fa riflettere anche sui diversi modi di prendere la vita.
In generale direi che i primi capitoli mi hanno presa tantissimo, quelli di biologia e delle usanze dei balenieri mi hanno vista attenta, quelli storici hanno annientata

(perché quando ascolto faccio anche altre cose, quindi non dedico l'attenzione totale), la battaglia finale è stata molto coinvolgente.. Nel complesso per ascoltarlo tutto ci ho messo più di un anno. Non so se il libro sia un'esperienza da fare a piccoli passi come l'ascolto, ma penso di sì, non credo sia pensato per essere divorato.
Penso che questo sia anche dato dal fatto che sono un amante dell'azione e dell'indispensabile, penso che ogni descrizione debba essere fatta solo ad uno scopo importante, magari per farci comprendere comme avviene quell'azione o perchè quel determinato personaggio fa quella determinata scelta, ma questo fatto è assolutamente soggettivo.
Se questi sono i tuoi gusti, decisamente non è il libro giusto! Perché appunto è uno di quei libri in cui la storia è solo un espediente per riflettere su mille altre cose