Finito in due giorni questo interessantissimo romanzo di Lucarelli, scritto nel 1996 e pubblicato da Sellerio, Palermo.
Il periodo storico in cui è ambientato è dal 14 aprile 1948, un mercoledì, al 15 luglio 1948, anno molto "difficile" per la nostra Italia, ancora scossa ad appena tre anni dalla fine della seconda guerra mondiale. Due fronti politici di fronteggiano e si respira un'aria da guerra civile. I comunisti da una parte e i democristiani dall'altra: ci sono in ballo le elezioni politiche, e alla fine del libro c'è anche l'attentato a Togliatti il 14 luglio 1948. Lucarelli non fa sconti a nessuno, ad ogni capitolo riporta alcune righe prese dai notiziari di giornale, e fa una ricostruzione storica del periodo, con dati alla mano, nulla è confuso o inventato o lasciato alla fantasia, salvo la vicenda noir, che vede ancora una volta come protagonista e poliziotto, il famoso commissario De Luca. Famoso, perchè De Luca è in un mare di guai, lo abbiamo lasciato in fuga nell'aprile del 1945 in "Carta Bianca" e in pericolo di essere scoperto come uomo in fuga e ammazzato in un paesino nel "L'estate torbida".
Via delle Oche è una via di bordelli, le così dette case chiuse, i lupanari. De Luca viene messo anziché alla omicidi, alla Buoncostume. Lui non ci vuole stare ma viene obbligato dal questore. I suoi superiori sono persone che pensano solo a essere alleati con questo o quel partito, con relativo deputato, da servire, e dal quale avere favori. Ancora una volta de Luca si trova degli omicidi sui quali non può indagare e ancor meno trovare l'assassino, pena venir espulso dalla polizia che tramite i suoi superiori lo minacciano e lo ricattano di rivelare ai giornali il suo passato con la camicia nera. De Luca però in tutti e tre le vicende fin ora postate, si difende dicendo che lui era solo e soltanto un poliziotto, il più giovane e bravo poliziotto ad aver vinto un regolare concorso. "Io sono un poliziotto e non ho mai partecipato a torture e cose del genere, il mio mestiere è quello di prendere gli assassini, la politica non mi interessa"
Lucarelli ci accompagna in via delle Oche, fra il mondo delle metrés e delle prostitute con il suo povero commissario a cui non lasciano fare il suo lavoro, per coprire fatti non troppo "puliti"
"Via delle Oche" è in assoluto il più bel romanzo fin ora scritto da Lucarelli, che dimostra di saper mettere a buon frutto la sua laurea in storia contemporanea, scrivendo un noir ambientato in un' Italia che era proprio così e che da allora è molto cambiata.
"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)