SINOSSI
"Quello tra il 25 luglio e l'8 settembre del 1943 è un periodo strano, allucinato. L'Italia si sveglia una mattina senza più il fascismo (il re ha tolto l'incarico a Mussolini e lo ha dato a Badoglio, il quale firma un trattato di armistizio con gli alleati), e praticamente la mattina dopo con i tedeschi in casa. (non è stata la mattina dopo, sono passati alcuni mesi, ci è voluto appunto l'8 settembre).
Proprio nel caos di quei mesi De Luca, in forza alla polizia criminale di Bologna, si trova a indagare su un corpo senza testa. Semplice,perché in fondo si tratta di un omicidio, un lavoro da cane da caccia: chilometri a vuoto, piste da seguire e qualche cazzotto da mettere in conto se ficchi il naso dove non dovresti. Complicato, perché la vicenda assume presto risvolti politici, date le circostanze, diventano molto pericolose."
Questo romanzo scritto da Lucarelli nel 2018 è però ambientato tra il 25 luglio e l'8 settembre 1943.
E' un magnifico romanzo, forse uno dei più belli, dove i fatti storici fanno da cornice ai fatti che riguardano questo complicato e intricato noir. Qui abbiamo ancora un Commissario De Luca, fresco, arzillo, innamorato, ha anche una bellissima fidanzata, Lorenza, che fa la farmacista. Con lei, innamoratissima, vanno con amici, a cavallo di biciclette, a fare il bagno nel fiume, siamo in luglio fa caldo. De Luca appare poco ossessionato dalle sue mansioni, è spensierato, si occupa di stare vicino alla fidanzata, si baciano, si amano. Girnata radiosa, lungo le spiaggette del fiume molta gente è felice, canta e balla, nonostante l'intervento di qualche camicia nera che vuole proibire la musica, suonata con la fisarmonica, e il ballo di qualche valzer.
Poi nelle pagine successive, e nei successivi mesi "le acque" si intorbidano, De Luca ha trovato, un cadavere senza testa, poi trova una testa, che non appartiene a quel cadavere, ma a un altro corpo che non si trova.
De Luca è sempre il beniamino del suo capo che lo loda e lo spinge sempre a chiudere in fretta il caso, a non approfondire troppo. Ai due cadaveri senza nome poi si aggiungeranno altri, e la faccenda diventa sempre più intrigata e la pista sempre più difficile da seguire.
Nelle strade però la popolazione uscita dalle case fa festa, si tolgono i ritratti di Mussolini, la popolazione crede che la guerra sia finita. Ma non è così, c'è come una tregua, sospesa nell'aria, le persone che contano, giudici magistrati, medici legali, si nascondono e poi scappano in Svizzera. De Luca però non demorde, continua a cercare, rischiando la vita, i colpevoli.
I fascisti dentro la squadra di polizia criminale intanto si sono tolti le camicie nere, e il bottoncino sull'asola della giacca con il simbolo del partito. De Luca continua a non pensare alla politica, lui è un poliziotto, e lo ripete in continuazione.
Abbiamo quindi una pausa in Italia, nella quale governa Badoglio ed emana nuove leggi.
Ma dopo aver firmato l'armistizio con gli alleati, l'Italia ha rotto di fatto l'alleanza con i tedeschi, che invadono, strade, edifici, luoghi strategici, con il loro esercito e i carri armati. Intanto si sa, Mussolini viene arrestato e alla fine viene portato in una prigione in cima a un Monte, ma da lì verrà liberato dai tedeschi, che lo porteranno via con un elicottero e lo useranno ancora come alleato: Mussolini darà vita alla Repubblica di Salò, con tanto di esercito fascista e ancora alleato con Hitler, suo salvatore!
Badoglio e il re con tutta la corte fuggirà a Taranto sotto la protezione degli alleati sbarcati in Sicilia e non solo.
La Guerra continua.
De Luca viene espulso dalla Polizia, perché non gradito e pur di andare avanti con la sua indagine, fa, secondo me una cosa bruttissima. Va a chiedere protezione al suo ex maresciallo Rassetto, che ha riindossato la camicia nera e una divisa senza bandiere,e ha messo in piedi in un caseggiato dismesso, d'accordo con i tedeschi, una squadra per catturare persone sospette e sovversive, passandoli alla tortura, una specie di OVRA del tempo.
De Luca riuscirà a venire a capo e legare tutti i fili sciolti della sua indagine, ma secondo me si macchia l'onore, lui che sempre aveva detto che la politica non era nei suoi interessi.
"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)