Titolo: La libreria dei gatti neri
Autore: Piergiorgio Pulixi
Codice EAN: 9788829711642
Editore: Marsilio
Trama
Grande appassionato di gialli, Marzio Montecristo ha aperto da qualche
anno nel centro di Cagliari una piccola libreria specializzata in
romanzi polizieschi. Il nome della libreria, Les Chats Noirs, è un
omaggio ai due gatti neri che un giorno si sono presentati in negozio e
non se ne sono più andati, da lui soprannominati Miss Marple e Poirot.
Nonostante il brutto carattere del proprietario, la libreria è molto
frequentata, ed è Patricia, la giovane collaboratrice di Montecristo, di
origini eritree, a salvare i clienti dalle sfuriate del titolare. La
libreria ha anche un gruppo di lettura, “gli investigatori del martedì”,
un manipolo di super esperti di gialli che si riuniscono dopo la
chiusura per discettare del romanzo della settimana. È una banda mal
assembrata ma molto unita, di cui Marzio è diventato l’anima, suo
malgrado. Un anno prima il gruppo si è dimostrato capace di aiutare una
vecchia amica di Montecristo a risolvere un vero caso da tutti
considerato senza speranza. Ora la sovrintendente Angela Dimase torna a
chiedere la loro collaborazione per un’indagine che le sta togliendo il
sonno: un uomo incappucciato si è presentato a casa di una famiglia, ha
immobilizzato due coniugi e il loro figlioletto e ha intimato all’uomo
di scegliere chi doveva morire tra la moglie e il figlio; se non avesse
deciso entro un minuto, li avrebbe uccisi tutti e due. Il sadico killer
viene presto soprannominato «l’assassino delle clessidre», visto che
sulla scena del crimine ne lascia sempre una. Riusciranno gli
improbabili “investigatori del martedì” a sbrogliare anche questo caso,
intricato quanto agghiacciante, permettendo alla polizia di fermare il
feroce assassino prima che colpisca di nuovo?
Note personali
Ricevo questo libro come regalo e mi raccontato quanto Pulixi sia
appassionato del "giallo classico" (quello alla Christie). Mi ritrovo in
una storia indubbiamente appassionante che però si sviluppa secondo me
non troppo bene per tre motivi:
1) L'elemento di risoluzione della storia non viene fornito al lettore
che, per quanto si avvicini alla soluzione, non potrà mai risolverlo e
questa è una palese scorrettezza.
2) Alcuni rapporti umani sono inutilmente "emotivi", nel senso che gli è
stato dato uno spessore inutilmente carico quando invece lo scrittore
aveva fatto benissimo a lasciare tali equilibri più distanti. (scusate
vorrei evitare di spoilerare).
3) C'è una storia d'amore che non decolla e questa faccenda è una
cattiva abitudine degli scrittori moderni. Anche Lucarelli ha sfruttato
questa "frustrazione da rapporto mai partito".
Detto ciò è un romanzo godibile ma tradisce gli amanti del genere giallo
classico e lo fa sulla cosa più importante.