JO NESBO SETE
Einaudi Stile libero 2017
Traduzione di Eva Kampmann
Pagg. 636
II di copertina
A tre anni dalle nozze con Rachel, Harry Hole, ormai vicino alla cinquantina, sembra aver trovato un suo equilibrio e la forza per tenersi alla larga dai guai. Da tempo ha chiuso con l’alcool e per lui non ci sono più casi e indagini sul campo, solo un tranquillo incarico come docente alla scuola di Polizia di Oslo. Ma in città due donne vengono uccise nella propria abitazione a distanza di pochissimi giorni, e una terza viene ritrovata ferita sulle scale di casa. A collegare le vittime, il fatto che tutte e tre fossero iscritte a Tander. E un segno inconfondibile, quasi raccapricciante, lasciato sui loro corpi.
Mia recensione
Per ‘SETE’ del titolo si intende sete di sangue. L’assassino, un mostro mascherato che usa una protesi dentaria costruita in ferro, per azzannare le sue vittime in punti ricchi di sangue e dalla breve fuoriuscita: le vittime muoiono in breve per dissanguamento. L’assassino dopo aver compiuto il delitto, ancora sul luogo, si fa dei frullati con il sangue delle vittime.
Trovare l’assassino mostruoso è opera dell’agente investigativa speciale Katrine Brattche che opera nella polizia di Oslo, coadiuvata dall’appena nominato in carica agente Anders Wyller, uscito dalla Scuola di Polizia, e grande ammiratore di Henry Hole. Le indagini hanno inizio, ma trovare l’assassino è davvero difficile.
Il capo della Polizia Mikael Bellman, per questioni di prestigio, vedendo che le indagini non portano a nulla, costringe Harry Hole a prendere in mano con una piccola squadra e affiancarsi a quella delle indagini già in corso che la Bratt sta portando avanti.
Hole non vuole lasciare il suo posto di insegnante di Criminologia alla scuola di Polizia, ma Bellman lo costringe facendogli un ricatto.
Henry Hole si trova suo malgrado impegolato con qualcosa di ‘sporco’ con cui lui non aveva più voglia di misurarsi.
Nel romanzo incontriamo via via altri personaggi nei romanzi precedenti con le loro caratteristiche i loro difetti e talvolta la loro poca onestà.
Hole si ritrova impegolato in mezzo a crimini efferati, crudeli, inconcepibili per una mente normale, la concepibili per lui abituato ai mostri.
E nel clou delle sue ricerche, cade ancora nel suo antico vizio, beve e vomita, come al suo solito, e sparisce chiuso in un bar per due giorni, mezzo svenuto nel suo vomito. Qui ritorna il vecchio Hole, quello che si lascia sopraffare dai sentimenti e dai suoi incubi del passato.
Hole si trova ad aver a che fare con dei veri i propri vampiristi, si consola con dei pezzi di musica che ama molto, nel romanzo vengono citati spesso dei gruppi Rock: ricordiamoci che Jo Nesbo ha una band musicale e suona.
III di copertina
Jo Nesbo è uno degli autori crime più noti al mondo. I suoi libri hanno complessivamente venduto oltre 30 milioni di coppie. E’ nato a Oslo nel 1960. Ha giocato a calcio nella serie A del suo Paese, ha lavorato come giornalista free lance, ha fatto il broker in borsa. A tugg’oggi suona regolarmente con la band norvegese dei Di Derre. Oltre ai thriller Il cacciatore di teste, I confessore, Sangue e Neve e Sole a Mezzanotte Einaudi pubblica tutta la serie con protagonista Harry Hole.
"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)