Il secondo volume della saga de
Il sepolcro sigillato è davvero incasinato. La trama è molto, MOLTO complessa e si inizia a capire qualcosa solo intorno al 60-70% del libro. C'è voluto un atto di fede per continuare la lettura semplicemente perché non trovavo dei collegamenti e il senso di ciò che leggevo, ma vi assicuro che alla fine si viene ricompensati.
Il romanzo inizia poco dopo i fatti avvenuti alla fine del primo volume della saga. Ci troviamo nel Mithraeum, una stazione spaziale, nonché casa di Dio/Imperatore e dei Littori ancora in vita. Il racconto procede su due filoni diversi: qualcuno racconta ad Harrow i fatti avvenuti mesi prima nella Casa di Canaan. Sarebbero cose che dovremmo conoscere anche noi perché avvenuti nel volume precedente, tuttavia ci rendiamo subito conto di molte incongruenze e di scritte strane... e noi lettori siamo completamente disorientati. Poi c'è l'altro filone narrativo, quello del presente, in cui Harrow si trova in questa navicella spaziale e questo racconto viene fatto da qualcuno. Non sappiamo chi sta raccontando, se si tratta dello stesso narratore per entrambi i filoni, dovremmo leggere moltissime pagine per iniziare ad avere le idee chiare e contestualizzare il tutto. Non a caso ho parlato di atto di fede!
Senza voler fare troppi spoiler, vi dico qualcosa sul presente. Ci troviamo in questa stazione spaziale, Dio e i suoi Littori devono prepararsi ad uccidere le Bestie Resurrezionali, i loro Araldi e, al contempo, fronteggiare un gruppo di ribelli chiamati Sangue dell'Eden. Chi/cosa sono e perché succede tutto questo è qualcosa da scoprire leggendo il romanzo, ma il tutto ha radici molto antiche. Harrow non se la passa benissimo nel presente perché non è una Littrice completa; con la mente riesce a fare cose di necromanzia davvero molto avanzate, ma fisicamente è debolissima e non riesce nemmeno a impugnare una spada. Inoltre, particolare non da poco, è accompagnata da qualcosa che vede solo lei e che viene chiamato "il Corpo".
Durante la lettura di questo romanzo, scopriremo come sono nate le nove Case, che cos'è la Resurrezione, che fine ha fatto l'umanità e, soprattutto, scopriremo molto sui Littori e sul processo littoriale, su Dio stesso, su chi potrebbe essere la persona rinchiusa nel Sepolcro Sigillato... e non solo! Metteremo insieme alcune cose narrate nel volume precedente, che qui acquisteranno un contesto più solido, più ovviamente buona parte dei pezzi di questo secondo volume. Alcune cose non saranno risolte o comunque non saranno ancora chiare, perché rinviate al terzo volume della saga. Non mancheranno i colpi di scena!
Leggere questo tomo significa essere confusi praticamente tutto il tempo, io ho stessa ho fatto molto fatica nonostante sia fresca di hype grazie al primo volume. La difficoltà che ho riscontrato è stato il tipo di narrazione, che si spostava su due filoni diversi e, talvolta, anche nello stesso filone si spostava temporalmente. La narrazione è decisamente più cupa e per certi versi più piatta del primo libro, dove avevamo il punto di vista di Gideon con la sua dirompente personalità. Ha un senso che lo stile sia cambiato, ha un senso che ci siano due filoni. La trama, invece, nel suo complesso è davvero formidabile e il worldbuilding dell'autrice a me sembra abbastanza solido e pazzesco. Capisco bene perché sia una saga molto accreditata e perché i fan si lascino andare a teorie su questo o quello (peraltro condivisibili in base agli elementi che abbiamo fino ad oggi).
Lettura molto difficile, lo ammetto, ma alla fine ne è valsa la pena!