Letto anche io qualche giorno fa e ne son rimasta anche io soddisfatta! Ho apprezzato il giusto equilibrio tra parte grafica e scritta, a volta le grafic novel lasciano troppo spazio ai disegni, che anche se belli, mi lasciano con la voglia di saperne un po'di più; mentre recentemente ho letto Maus, interessantissima, ma troppo narrativa. Qui invece i disegni sono funzionali alla narrazione e ho trovato fossero in perfetto equilibrio.
Anche io avevo letto l'"autobiografia" "Shakespeare and company" quindi conoscevo gran parte della storia, ma concordo che anche se più breve tramite i disegni vengono espresse altre parti del suo vissuto. Mi ricordavo la relazione con Adrienne, ma mi sembra che nel libro di Sylvia Beach non fosse così esplicita, ho il ricordo che Adrienne fosse per lei più una mentore, mentre nella grafic novel appare come una compagna che l'aiuta a trovare se stessa, ma anche una compagna della vita, un'anima affine con cui vivere le proprie passioni.
La storia di Joyce la ricordo benissimo già dal libro ma nella grafic novel in meno pagine viene espresso comunque lo stesso sì entusiasmo ma anche sconforto, fatica e frustrazione per dover aver a che fare con un personaggio come lui
In poche espressioni riusciamo a empatizzare benissimo con la povera Sylvia.
Anche io non ricordavo che nella biografia si parlasse così della seconda guerra mondiale e che fosse stata deportata! Ricordo sì la città che si svuota, il clima di insicurezza, ma meno quanto tutto ciò avesse colpito personalmente lei stessa.
Mi è piaciuta la metafora di come un libro, una storia, possono trasmetterti un entusiasmo tale da farti volare e non farti avere più il controllo su di te tante son le emozioni che ti provoca
Mi sarebbe piaciuto forse che la ragazza dell'oggi poi andasse a lavorare da Shakespeare and company, così lei è stata solo un espediente narrativo, forse poteva diventare qualcosa di più.
Riguardo all'attuale libreria, ho a casa da tempo "Le piccole libertà" di Lorenza Gentile, un romanzo che parla della sua esperienza autobiografica come ospite di Shakespeare and company e spero di recuperarlo nel 2025
Se si vuole approfondite il grande personaggio di Beach, sicuramente l'autobiografia di Shakespeare and company è più adatta, anche se decisamente impegnativa visto che si sofferma molto sui singoli personaggi che hanno reso viva la libreria; ma trovo comunque che questa grafic novel sia un ottimo modo per conoscere un personaggio forse troppo poco conosciuto, molto interessante, appassionato e appassionante, e per conoscere un po'meglio il clima della golden age parigina (a questo proposito, i disegni riguardanti le ambientazioni mi son piaciuti un sacco!).