ciao a tutti,
ho appena terminato la lettura e questa volta ho volutamente aspettato a leggere i vostri commenti perché non volevo essere condizionata da impressioni e opinioni altrui, per poter capire chiaramente cosa penso io di questa storia.
conosco bene il film citato da Erica, "Captain Fantastic", che è uno dei miei preferiti. ma trovo la realtà di Tara parecchio lontana da quella storia. condivido invece in pieno con Erica lo stupore che una bambina senza alcuna istruzione fino all'età di 15 o 16 anni possa trasformarsi in così breve tempo in un genio accademico ed ottenere borse di studio negli atenei più prestigiosi del mondo. più che altro, mi fa sentire un'idiota per essere sempre stata un'ottima studentessa e non essere riuscita a vincere la borsa per il dottorato

in generale la scelta di offrire ai figli un'istruzione in casa mi è sempre sembrata arrogante e superba: come si può credere di essere in grado di fornire e trasmettere tutte le informazioni necessarie affinché il bambino sia al livello dei suoi coetanei? significa partire dal presupposto che i genitori conoscono ogni cosa che valga la pena di sapere e che il loro punto di vista sulle cose sia l'unico valido. bah.
il libro mi è piaciuto molto, e anche la struttura del testo, il procedere quasi di immagine in immagine, istantanea dopo istantanea, sommando momenti che vanno a comporre la storia di una vita, di una famiglia.
di base, ogni volta che leggo di personaggi femminili così arrendevoli e plagiati, mi sale la rabbia prima di tutto nei loro confronti, per il modo in cui accettano tutto lasciandosi distruggere ed annientando se stesse in favore di un essere che considerano superiore. che sia il padre, il fratello o chiunque altro, quanto a lungo si può sopportare, fingere, ingannarsi, perdersi? probabilmente è anche una questione di personalità, e quella, come ricordava il ragazzo di Anna, si sviluppa in base al contesto in cui si cresce. ma la mia storia, il mio contesto, mi impedisce di tollerare rapporti interpersonali che non siano paritari.
tralascio di commentare i tumori curati con il calore energetico, perché altrimenti divento intollerante.
comunque ribadisco, ho apprezzato molto il libro, lo ritengo ben scritto e molto avvincente. grazie ad Anna per averlo proposto