Dife ha scritto: Ciao a tutti! È la prima discussione a cui partecipo in quanto mi sono iscritta da poco e vorrei provare a riportarvi le mie impressioni sul primo libro del mese appena concluso....
Mi è piaciuto, per essere il racconto della propria vita credo sia scritto molto bene, in maniera chiara e comprensibile a tutti, riuscendo sempre a mantenere viva l’attenzione.
Per quanto riguarda la storia, mi ha colpito molto la sua vita, fatta di paura e uno stato di ansia continuo, ho provato dispiacere immaginando la sofferenza che ha dovuto provare, e ho sperato fino all’ultimo di leggere un “lieto fine”.
Penso sia stata molto coraggiosa a mettere nero su bianco ciò che le è accaduto, a descrivere accuratamente l’ambiente in cui è dovuta crescere, tra un genitore particolarmente problematico e una madre incapace di difendere e proteggere i propri figli fino a farsi sottomettere e annullarsi.
E mi risulta lampante il forte potere della mente, che arriva a condizionare tutto ciò che è la propria vita arrivando a dubitare di se stessi e colpevolizzarsi per ciò che si è subito a causa della cattiveria e del disagio altrui.
Tara attribuisce un’importanza fondamentale all’educazione, grazie alla quale ha saputo affrontare le proprie vicissitudini; e credo che questo messaggio arrivi chiaro al lettore, inducendolo ad una sete di conoscenza di cultura, ad una sete di educazione.
Ciao! Sono contenta che ti sia unita alla lettura

Anche a me come dicevo il libro è piaciuto. Purtroppo il lieto fine ancora non può esserci perchè il libro si conclude nella sua vita presente, chissà che tra qualche anno Tara non si faccia risentire con degli aggiornamenti sulla sua vita... Mi sono chiesta se il rapporto con la sua famiglia sia ulteriormente evoluto (in negativo immagino) dopo la pubblicazione del libro. Sicuramente sia la scelta di scriverlo (e quindi rivere quegli orrori) sia quella di pubblicarlo sono state molto coraggiose. A proposito della sete di cultura: pensate che questo libro possa essere adatto a dei ragazzi delle medie o primi anni di liceo? Oppure pensate che sia troppo duro? Secondo me il messaggio del romanzo potrebbe essere particolarmente significativo ed interessante specialmente per ragazzi in quella fascia di età.
@Folgore, non mi pare che lei non si ricordasse, ma semplicemente che lei e i fratelli avessero versioni diverse di alcuni episodi. Come dicevamo in altri commenti a volte capita, specialmente per gli eventi più traumatici, che la mente stravolga i ricordi. Questo non necessariamente rende il racconto pura finzione, anzi penso che se Tara avesse voluto inventarsi completamente la storia avrebbe evitato note simili.