Sabato, 06 Settembre 2025

Ottobre 2020 - Uccideresti l'uomo grasso?

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02/10/2020 12:24 #45967 da vanna
Risposta da vanna al topic Ottobre 2020 - Uccideresti l'uomo grasso?
Anch'io sono all'inizio e mi è sembrato che in questo saggio si affronti la scelta del " male minore" che ognuno di noi nella vita talvolta è costretto ad assumersi in situazioni non certo come quelle descritte nel libro!
La prima cosa che a me è venuta in mente è stata l' emergenza Covid, quanti medici o personale paramedico avrà dovuto fare delle scelte magari salvando i più giovani a discapito di quelli più anziani? Può essere giusto procedere così ma se al medico che aveva solo un posto in terapia intensiva fosse arrivato in condizioni disperate un suo congiunto stretto anziano ed un giovane sconosciuto cosa avrebbe fatto?
Churchill e suoi collaboratori se avessero avuto figli che abitavano in quella zona di Londra, impossibile vista la zona povera, li avrebbero diretti lo stesso in quella direzione i razzi?
Lo stesso problema riguarda l' uomo grasso che dovrebbe essere la vittima sacrificale per salvare 5 persone. Ma queste saranno vecchie, malate oppure giovani o forti o magari c'è anche qualche bambino?
Anche se non conoscessi per nulla l'uomo grasso e le 5 persone non so se avrei il coraggio di agire salvandole....certo stando a guardare mi si potrebbe rimproverare di essermi comportata come Ponzio Pilato!
Penso che anche un filosofo abbia difficoltà a rispondere a tali quesiti ma intanto vado avanti nella lettura ....




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02/10/2020 13:01 #45968 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Ottobre 2020 - Uccideresti l'uomo grasso?
Io non leggerò il libro perché penso che non spetti ai filosofi decidere chi muore e chi non muore. Oppure non spetta ai filosofi decidere quale sia il male minore.
Ognuno di noi può discutere all'infinito sulla questione così come, pare abbiano fatto i filosofi del libro, non so scritto da chi, ne mi interessa.
Avevo già espresso la mia opinione subito dopo che Guido ne ha proposto la lettura. La mia opinione non è cambiata. Tuttavia la mia è stata una risposta a freddo, una risposta senza sfumature, cioè: bianco e nero, o rosso e giallo, e il colore che preferite.
L'intervento di Vanna invece ha delle sfumature, così come è giusto.
Per la mia esperienza personale, grazie a Dio non ho mai dovuto prendere una decisione per il si o per il no così drastica.
Io penso che la domanda sia riposta a freddo, cioè sia una domanda di tipo "intellettualoide" nella quale non c'è spazio per le motivazioni personali di ognuno di noi. Davanti a situazioni così drastiche bisogna trovarsi e non è detto che a dover uccidere sia solo l'uomo grasso, per salvare 5 altri legati su un carrello. Quindi la ritengo una questione sterile, detta così, magari messa in altra maniera potrebbe dare dei buoni frutti. Continuo a pensare che non leggerò il libro anche se il problema che ci può aspettare e cioè "dover scegliere il male minore" e sempre dietro alla porta di tutti.
Grazie.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
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02/10/2020 14:40 #45972 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic Ottobre 2020 - Uccideresti l'uomo grasso?
Vedo che un interrogativo sorto è: l'ambito più interessante in cui si affronta il dilemma è quello dei grandi statisti che, come dice Alessandra, hanno da prendere scelte che veramente sono questione diretta di vita o di morte, o le scelte dei singoli, che difficilmente si troveranno in situazioni simili?
Secondo me è utile e interessante in entrambi gli ambiti. Già sono stati citati degli ambiti che affrontano persone comuni, come la questione delle automobili autonome, dell'aborto, dei medici nell'emergenza covid.. Vorrei riportare un ulteriore ambito, che ho scoperto parlandone al lavoro, ovvero l'ambito ambientale. Quando si fa una valutazione ambientale di un'opera, si devono considerare tutti i portatori di interesse e tutti gli impatti, non solo ambientali, ma anche economici, sociali, ecc.. Per poi suggerire una strada, che comporterà, anche se indirettamente, un danno alla vita e alla salute delle persone (pensiamo alla costruzione di una fonte di emissioni, come un inceneritore ad esempio). Poi penso a chi lavora nel ruolo di responsabile per la sicurezza delle aziende, che deve trovare un compromesso tra mille fattori, tra cui c'è anche la salute delle persone. Tutta questa pappardella per dire che forse riflettere su queste cose può essere utile anche alla vita quotidiana, senza bisogno che ci sia una situazione di vita o di morte diretta, e che pensandoci tutti ci verrebbero in mente molti altri ambiti.

there’s a moral distinction between killing and letting die: It seems worse to do something that causes someone to die (the one person on the sidetrack) than to allow someone to die (the five persons on the main track) as a result of events you did not initiate or had no responsibility for.

La differenza tra “uccidere” e “lasciar morire”... voi cosa ne pensate? Ok

Alla differenza tra lasciar morire e uccidere ci ho pensato molto. Se lasciamo le cose accadere ci sentiamo meno responsabili. Pensiamo a quanti eventi tragici nella storia sono stati lasciati accadere, si potrebbero fare tantissimi esempi. Ma la responsabilità morale c'è comunque. Chiaro che dipende dalla gravità della situazione e dalla sensibilità individuale, ma io ho pensato: "se avessi lasciato morire le 5 persone, come sarebbe la mia coscienza?" Molto sporca, farei difficoltà a vivere con una simile consapevolezza, da qui la mia risposta. Una domanda che ho sentito spesso fare è: "se avessi una macchina del tempo, uccideresti i nazisti?" (anche qui 1000 altri esempi andrebbero bene).

Io comunque sono consapevole del fatto che non ci sia una risposta vera: per quanto si possa cercare di rendere oggettive e trasparenti le decisioni, biologicamente il nostro cervello è fatto per agire in base alle esperienze, quindi ci saranno sempre delle componenti soggettive. Ci sono moltissimi strumenti ideati per le valutazioni (io ne conosco in ambito ambientale), però il problema di fondo è sempre quello: sono persone che attribuiscono i pesi e l'importanza dei diversi fattori in gioco.

@Graziella dici che non spetta ai filosofi decidere, ma alla fine che va a fare chi studia filosofia? Per la maggior parte carriere dirigenziali o politiche, uffici personale, tutti ruoli in cui bisogna prendere decisioni per gli altri. Capisco il motivo per cui non leggi il libro, ma sappi che ti appare una questione sterile perché hai letto solo la copertina, ma che è tutt'altro leggendo il libro.

"Sentii un peso intollerabile opprimermi il petto, l'odore della terra umida, la presenza invisibile della corruzione vittoriosa, la tenebra di una notte impenetrabile..."

Joseph Conrad, "Cuore di tenebra"

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02/10/2020 15:58 #45975 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Ottobre 2020 - Uccideresti l'uomo grasso?
@Margarethe, ma chi è questa Alessandra che continui a citare?

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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02/10/2020 16:35 - 02/10/2020 21:17 #45977 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Ottobre 2020 - Uccideresti l'uomo grasso?

Graziella dici che non spetta ai filosofi decidere, ma alla fine che va a fare chi studia filosofia? Per la maggior parte carriere dirigenziali o politiche, uffici personale, tutti ruoli in cui bisogna prendere decisioni per gli altri. Capisco il motivo per cui non leggi il libro, ma sappi che ti appare una questione sterile perché hai letto solo la copertina, ma che è tutt'altro leggendo il libro.


Infatti, "che va a fare chi studia filosofia?" Non è detto che la laurea in filosofia faccia un filosofo.
Anzi!!!!!
Non giudico i libri dalle copertine, questo lo fanno molte altre persone, non io. I libri li leggo fino in fondo e cerco anche di capirli, se non li capisco li rileggo. Solitamente non mi faccio un'opinione su un romanzo letto leggendo Wikipedia o altre recensioni su Internet. Ma questo di cui stiamo parlando è un saggio, almeno pare, proposto da Guido nel giorno del suo compleanno.
Sono quasi laureata in psicologia, quasi, perché ho dovuto mollare il colpo al tempo in cui lavoravo e avevo figli in casa. Sono abituata ai saggi e non mi fanno paura. Però, guarda caso, ho imparato a selezionare, dato che non ritengo di dover dedicare tutto il mio tempo disponibile alla lettura "impegnata" per ora mi bastano "I miserabili"
Hasta la vista!

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
Ultima Modifica 02/10/2020 21:17 da guidocx84. Motivo: Corretto tag quote

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02/10/2020 16:50 #45978 da mulaky
Risposta da mulaky al topic Ottobre 2020 - Uccideresti l'uomo grasso?

@Margarethe, ma chi è questa Alessandra che continui a citare?

Alessandra è il nome dell'utente aleinviaggio, che ha scritto qualche post prima

Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.

Otello - William Shakespeare
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02/10/2020 21:13 #45982 da Cri_cos
Risposta da Cri_cos al topic Ottobre 2020 - Uccideresti l'uomo grasso?
"Se c'è qualcuno che ne sa un po' di legge: non agire sarebbe considerato omissione di soccorso? O al contrario intromettersi potrebbe farci avere una condanna per omicidio?"

Esprimo il mio parere tecnico da legale , anche se non tratto la materia penale , la morte della persona o delle persone non saranno addebitate al soggetto che si trova vicino al ramo e poter deviare il treno ma a colui o a coloro che hanno legato le persone al binario . Nel caso l'agente dovesse decidere di deviare il percorso naturale del treno perché decide in quel momento di salvare più vite, o perché tra le persone legate c'è un parente o una persona a lui molto vicina e quindi provocherebbe la morte dell'altro uomo potrebbe applicarsi una esimente (circostanza che toglie la punibilità al fatto considerato reato ) come lo stato di necessità (art.54cp) "Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo." La disposizione introduce il concetto di proporzionalità tra il fatto commesso e il pericolo evitato . Si può ragionare , in termini giuridici, sul concetto di proporzione .
Sinceramente non ho mai letto sentenze dove si esaminasse la decisione di un soggetto di compiere un delitto per evitare un male peggiore .
E un caso su cui ragionarci
Stasera passo al capitolo 3
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02/10/2020 21:19 #45983 da Margarethe
Risposta da Margarethe al topic Ottobre 2020 - Uccideresti l'uomo grasso?

"Se c'è qualcuno che ne sa un po' di legge: non agire sarebbe considerato omissione di soccorso? O al contrario intromettersi potrebbe farci avere una condanna per omicidio?"

Esprimo il mio parere tecnico da legale , anche se non tratto la materia penale , la morte della persona o delle persone non saranno addebitate al soggetto che si trova vicino al ramo e poter deviare il treno ma a colui o a coloro che hanno legato le persone al binario . Nel caso l'agente dovesse decidere di deviare il percorso naturale del treno perché decide in quel momento di salvare più vite, o perché tra le persone legate c'è un parente o una persona a lui molto vicina e quindi provocherebbe la morte dell'altro uomo potrebbe applicarsi una esimente (circostanza che toglie la punibilità al fatto considerato reato ) come lo stato di necessità (art.54cp) "Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo." La disposizione introduce il concetto di proporzionalità tra il fatto commesso e il pericolo evitato . Si può ragionare , in termini giuridici, sul concetto di proporzione .
Sinceramente non ho mai letto sentenze dove si esaminasse la decisione di un soggetto di compiere un delitto per evitare un male peggiore .
E un caso su cui ragionarci
Stasera passo al capitolo 3

Grazie, molto interessante!

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02/10/2020 21:50 - 02/10/2020 21:54 #45984 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Ottobre 2020 - Uccideresti l'uomo grasso?

"Se c'è qualcuno che ne sa un po' di legge: non agire sarebbe considerato omissione di soccorso? O al contrario intromettersi potrebbe farci avere una condanna per omicidio?"

Esprimo il mio parere tecnico da legale , anche se non tratto la materia penale , la morte della persona o delle persone non saranno addebitate al soggetto che si trova vicino al ramo e poter deviare il treno ma a colui o a coloro che hanno legato le persone al binario . Nel caso l'agente dovesse decidere di deviare il percorso naturale del treno perché decide in quel momento di salvare più vite, o perché tra le persone legate c'è un parente o una persona a lui molto vicina e quindi provocherebbe la morte dell'altro uomo potrebbe applicarsi una esimente (circostanza che toglie la punibilità al fatto considerato reato ) come lo stato di necessità (art.54cp) "Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo." La disposizione introduce il concetto di proporzionalità tra il fatto commesso e il pericolo evitato . Si può ragionare , in termini giuridici, sul concetto di proporzione .
Sinceramente non ho mai letto sentenze dove si esaminasse la decisione di un soggetto di compiere un delitto per evitare un male peggiore .
E un caso su cui ragionarci
Stasera passo al capitolo 3


Che contributo interessante!! Grazie mille! :woohoo::woohoo:

È quel condizionale sul "potrebbe applicarsi una esimente" che non mi convince :laugh:
Ipotizzando il caso semplice, ovvero che non ci sia alcun legame tra chi può deviare il percorso del treno azionando lo scambio e le persone legate sui binari, a chi spetterebbe la decisione finale sulla mia eventuale colpevolezza? Al giudice?

Comunque in entrambi i casi (che si decida di intervenire o meno), mi pare di capire che non si configuri in alcun caso l'omissione di soccorso. È corretto?

State facendo tutti esempi molto calzanti di "male minore". Penso all'esempio dei medici durante la pandemia da Covid-19 che ha fatto Vanna che è anche attuale! Non è scontato che non sia davvero accaduto nel mondo che un medico abbia dovuto prendere questa decisione... un altro ottimo spunto!

Penso anche all'esempio fatto da Greta sugli aspetti di natura ambientale.

Tutta questa pappardella per dire che forse riflettere su queste cose può essere utile anche alla vita quotidiana, senza bisogno che ci sia una situazione di vita o di morte diretta, e che pensandoci tutti ci verrebbero in mente molti altri ambiti.

Concordo! E questa applicabilità a numerosi contesti della vita quotidiana mi sprona ancor di più a voler affrontare seriamente l'argomento! ;)

Ho completato la lettura del capitolo 3 e anche io, come Alessandra, l'ho ritenuto un po' noioso. L'ho scorso velocemente (ritenendolo quasi una "distrazione" dall'argomento principale), anche se devo dire che serve per fissare l'ambito storico e temporale in cui è nato il dilemma del carrello ferroviario.

Il riferimento all'episodio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki penso che renda molto bene l'idea di "male minore" che stiamo affrontando.

Il presidente USA Truman disse di aver sganciato la bomba per forzare alla resa i giapponesi e accelerare la fine della guerra e così accadde effettivamente. Però mi è rimasta impressa la frase: "Scegliere di uccidere l'innocente come mezzo per raggiungere i propri fini era pur sempre omicidio" (Anscombe).

"Tutta la furia contro l'atto di Truman di premere il bottone atomico è legata al concetto di "intenzione". Truman aveva intenzione di uccidere dei civili innocenti?"

Tornando all'esempio del ramo deviato, qualora decidessimo di azionare la leva, non lo faremmo comunque con l'intenzione di uccidere il singolo, ma con l'intenzione di salvare cinque persone. Questo credo che debba contare signor giudice! :laugh: :laugh: :laugh:

Io comunque sono consapevole del fatto che non ci sia una risposta vera: per quanto si possa cercare di rendere oggettive e trasparenti le decisioni, biologicamente il nostro cervello è fatto per agire in base alle esperienze, quindi ci saranno sempre delle componenti soggettive. Ci sono moltissimi strumenti ideati per le valutazioni (io ne conosco in ambito ambientale), però il problema di fondo è sempre quello: sono persone che attribuiscono i pesi e l'importanza dei diversi fattori in gioco.

Esatto! Ed ecco perché questo dilemma non è stato mai risolto oggettivamente! È impossibile! :laugh:

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Ultima Modifica 02/10/2020 21:54 da guidocx84.
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03/10/2020 19:30 #45993 da vanna
Risposta da vanna al topic Ottobre 2020 - Uccideresti l'uomo grasso?
Sto notando che in questo saggio si citano dei fatti, dei filosofi ma tutto accennato e per nulla approfondito, forse alla fine si spiegherà....boh...sono un po' confusa!
Ad esempio quando si parla di Truman si spiegano le sue azioni (intenzioni ) solo in termini militari cioè per accelerare la fine della guerra ma non è sufficiente.La resistenza giapponese era ormai agli estremi e con lo sgancio delle bombe Truman volle dimostrare al mondo, ma soprattutto alla Russia, verso la quale non nutriva fiducia, la potenza militare e tecnologica americana.Era l'ultimo atto della seconda guerra mondiale ed il primo della guerra fredda..Così si spiega anche l' antipatia della Anscombe verso il presidente...mi sembra..



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