Prima o poi leggerò senz'altro "Nel mare ci sono i coccodrilli" di cui ho sentito le vostre lodi.
Fai bene! Quello è un must!
Per quanto riguarda questo libro, ho superato da poco la metà. Volevo soffermarmi con voi per discutere di una cosa e fare qualche riflessione...
Oggi mi sono imbattuto in questo spezzone che Geda ci regala tramite le parole del nonno di Zeno.
Nonno: "Questo me lo hanno dato quando ero poco più grande di te. Potrebbe piacerti".
Zeno: "Tu leggi sempre questo".
Nonno: "Si"
Zeno: "Perché lo rileggi, se lo conosci? Il libro non cambia."
Nonno: "Infatti siamo noi a cambiare. I libri riletti sono diversi perché nel tempo le persone sono diventate persone diverse."
Non so voi, ma personalmente, quando incontro frasi del genere in un libro, mi blocco. Mi fermo. Quasi il mio inconscio mi dicesse:"Come puoi far finta di niente e andare avanti?" E allora sottolineo ed inizio a farmi dei viaggi mentali. Ragiono su quanto letto e ci rifletto. Poi, da quando c'è il Club del Libro, vengo qui e ne parlo con tutti voi che avete letto o state leggendo con me il libro

Per prima cosa penso che questa frase sia verissima! E non vale solo per i libri... ci sono cose che leggiamo o che facciamo che, lette o fatte in un altro momento della nostra vita probabilmente avrebbero un impatto del tutto diverso. Tra l'altro da questo deriva anche la soggettività che i lettori hanno nell'esprimere giudizi su un libro: un testo che a me può aver detto tantissimo, ad altri potrebbe aver detto niente. Certo che azzeccare il testo giusto in base allo status di vita attuale non è proprio banale. Ci si può affidare alla trama ma non è mai detto...
Un'altra riflessione che faccio è che alla luce di tutto questo, una scelta ovvia da parte di noi lettori dovrebbe essere quella di rileggere i libri negli anni a venire. E qui due constatazioni:
1) E se un libro che mi era parso stupendo in un momento della mia vita, rileggendolo non mi dicesse più niente? Non sarebbe come perdere qualcosa di importante?
2) Con tutti testi che sono stati scritti, con tutti i titoli che esistono e che vorrei leggere, davvero voglio rileggere un libro di cui già conosco molto? E' come quando si decide dove andare in vacanza: ci sono i tipi abitudinari che, o perché si trovano bene o perché hanno parenti, vanno sempre nello stesso posto. Io non ce la faccio. I miei nonni stanno in Sicilia e mi invitano tutti gli anni ad andare al mare. Ma non ce la faccio perché la Terra è enorme e voglio vederne il più possibile!!! Che ne pensate? Trovate come me un'analogia con il mondo della letteratura? Avete riletto o rileggete spesso i vostri libri?