Senza addentrarmi nel ginepraio di chi ha esportato/importato cosa di buono/brutto.
Anche perchè oltre la mafia sono millenni che esportiamo magnificenze in tutto il mondo.
Che poi non è detto che nulla venga importato di cattivo, prendi mcdonald's, la quale forse a conti fatti causa all'anno in tutto il mondo più morti della mafia, tra infarti, ictus,diabete, ipertensione,obesità eccetera XD
Io più che altro sarei curioso del lato economico della cosa.
Quando gli italiani emigravano in America all'inizio del secolo , o in Germania negli anni 60', queste erano nazioni in crescita con un forte bisogno di manodopera (in America i grattacieli li hanno costruiti gli emigrati) , non in crisi, in recessione, con nulle speranze di ripresa (checchè ne blaterino i telegiornali).
Forse in Italia non si sono formate comunità perchè l'Italia non le ha mai attirate, ad esempio l'America è una superpotenza dall'800, la Germania idem, quindi in teoria la gente segue i soldi...
L'Italia lo è stata dagli anni 60 in poi, e solo per pochi decenni...
C'è però da dire che in Italia c'è una nutrita schiera di Rumeni e Albanesi da tempo, sparsi su tutto il territorio e quindi non identificabili con una particolare comunità territoriale (ad es una Little Romania), nel senso ci sono ma non si vedono, e non si sentono, chissà.
Non credo sia per la storia dell'Italia razzista come tanti dicono...
Che poi, neanche gli italiani sono mai stati perfettamente integrati con se stessi , figuriamoci XD .
Ma qui, oggi, da noi, cosa faranno e faremo tutti ?
A questo non riesco a trovare una risposta :/
I libri hanno gli stessi nemici dell'uomo: il fuoco, l'umidità, il tempo e il proprio contenuto.
Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.
Chi brucia i libri, presto o tardi arriverà a bruciare esseri umani.
La cultura non è per tutti, ma solo per chi la vuole.