Ci sono tanti motivi per cui scegliamo un libro da leggere anziché un altro e se qualcuno conoscesse la formula magica i libri sarebbero costruiti con quella ricetta e tutti leggeremmo tutto. La realtà è che ognuno di noi seleziona le proprie letture in modo molto personale a tal punto che credo si possa fare un quadro della personalità di chi legge mettendo in fila i libri che ha letto nel corso della sua vita.
Quando un libro mi piace il piacere che ne provo, come ho avuto modo di scrivere varie volte, è molto simile a quello che provo quando amoreggio con la mia partner. Certo “le farfalle allo stomaco” succedono all’inizio di una relazione amorosa. Ma questo è il vero vantaggio di leggere libri: si può cambiare “partner” tutte le volte che se ne ha voglia! Per cui se si è fortunati lo “sfarfallamento” può essere continuo.
La “poligamia letteraria” a differenza della poligamia strictu sensu di solito è ben vista, ben tollerata e quasi sempre auspicata.
Questo approccio “sensual-letterario” può far comprendere quanto importante possa essere la lettura nella vita di una persona e quanto la scelta di un libro/partner sia una scelta delicata anche se si sa fin da principio che il rapporto durerà solo il tempo della lettura.
D’accordo, possono esserci innamoramenti letterari che ci portano a rileggere un libro due o più volte. Benché documentati sono casi rari, tranne che non ci si imponga con una certa regolarità di rileggere alcuni libri magari per coglierne delle sfumature diverse.
In effetti non sempre un libro si rivela per quello che è ad una prima lettura dove lo svolgersi della trama, l’ansia del sapere come va a finire, certi dialoghi brillanti possono distrarre da alcuni particolari sfaccettature del testo che solo letture successive possono palesare.
Premesso tutto questo torniamo al tema iniziale: come si sceglie un libro da leggere?
Per chi è iscritto al Club del Libro la risposta è quasi banale. Tra libri del mese, maratone, autore dell’anno, argomento dell’anno se ci si volesse attenere solo al Club probabilmente si saturerebbe il tempo di lettura della maggior parte di noi.
Non credo però che la maggioranza legga tutti i libri del mese, segua tutte le maratone, gli autori dell’anno e l’argomento dell’anno. Tutti operiamo una selezione sulla base dei nostri gusti e concedetemi la licenza poetica anche sulla base di certe simpatie o antipatie. Di questo secondo tipo di selezione non parlerò perché fa parte delle piccole miserie umane di cui ci si vergogna come quando veniamo colti a scaccolarci il naso in pubblico.
Parliamo della scelta di un libro seguendo il nostro personale gusto.
Se siamo lettori di genere (biografie, saggi, cronaca, fantasy, fantascienza, gialli, romanzi storici ecc. ecc.) e se abbiamo un autore preferito che magari, bontà sua, è anche molto prolifico le nostre scelte saranno molto facilitate.
Se ci piace invece leggere un po’ di tutto senza predeterminare autori o generi la scelta diventa un po’ più complicata e in certi casi “rischiosa”.
Il rischio di trovare un libro “ciofeca” è però pari all’opportunità di trovare delle vere e proprie “perle” e se si è anche proprio fortunati dei veri e propri “capolavori”.
Le classificazioni in “ciofeca”, “perla” e “capolavori” sono del tutto arbitrarie. Siamo noi che applichiamo queste etichette ai libri che di volta in volta ci hanno fatto schifo, ci son piaciuti e ci hanno estasiato.
Ma quindi cosa è che ci guida nella scelta?
Recensioni, video recensioni, consigli di amici e parenti, la copertina, un film tratto dal libro.
Di solito i libri che leggiamo meno sono quelli che ci vengono regalati perché quasi mai sono libri che avremmo scelto, tranne di aver dato all’omaggiante istruzioni ben precise.
Se siamo recalcitranti a leggere un libro ricevuto in dono siamo molto più disposti a leggere un libro che ci viene consigliato specie se la persona da cui proviene il consiglio è da noi ammirata, rispettata o anche “amata”.
Si può anche scegliere per “contrasto”. Ossia se una recensione negativa ci appare troppo esagerata, i toni forzati la stroncatura definitiva possono sorgere in noi degli interrogativi: “ma sarà così terribile?”, “può essere così brutto?”. E fare scattare la molla della lettura per semplice curiosità.
In conclusione leggere è come far l’amore, lo si può fare per piacere o per "dovere", la scelta del partner è complicatissima, ci sono tanti modi per farlo, il piacere non è affatto scontato, ma quando arriva…ragazzi... come trovare le parole per descriverlo?