EL PEPE, UNA VIDA SUPREMA
Regia di Emir Kusturica
Genere: Documentario, Prodotto Argentina. Uruguay, Serbia 2018
Durata 74’
PEPE’ (JOSE’ MUJICA) ex membro dei Tupamaros, condannato da un tribunale militare, incarcerato nel 1972 assieme ad altri suoi compagni. Viene prelevata dalle carceri giudiziarie, assieme ad alti due suoi amici i quali vengono spostati regolarmente in luoghi detti pozzi sotterranei e malsani, deprivanti a livello sensorio, picchiati e torturati, allo scopo di farli impazzire.
Pepe, assieme ad altri 9 dirigenti dei tupamaros furono dichiarati prigionieri ostaggio (rehenes), cioè persone che in caso di ulteriori azioni militari dei tupamaros ancora in libertà, sarebbero stati immediatamente fucilati.
Mujica durante la sua detenzione di 12 anni, a causa dell’isolamento soffrì di gravi problemi di salute, specialmente psicologici, arrivando ad avere allucinazioni uditive e paranoia.
(Tutto ciò che riguarda questa specifica vicenda la si vede sempre in un film presentato a Venezia dal titolo “La noche de 12 agnos” per la regia di Alvaro Brechner).
Quando in Uruguay nel 1984, cade la dittatura e ritorna la democrazia, tutti i prigionieri politici vengono liberati, e Josè Mujica detto il Pepe, viene eletto presidente dell’Uruguay.
Nato a Montevideo il 20 maggio 1935, oggi ha 83 anni.
E’ stato presidente dell’Uruguay dal 1.3.2010 al 1.3.2015.
Dal 1972 l’Uruguay subì diversi colpi di stato, nel 1973 un colpo militare fu organizzato da Juan Maria Bordarberry che assunse poteri dittatoriali. Fu rovesciato nel giugno del 1976 da un altro golpe.
Kusturica c’è lo racconta in questo film, documentario, a mio parere molto bello e poetico:
Il Che Guevara senza sigaro”, “il Presidente più povero del mondo”, “El Pepe”. Come raccontano i suoi tanti soprannomi, José Mujica non ha bisogno di presentazioni: è personaggio noto e amatissimo dal suo popolo e non solo. Ciononostante, un ritratto un po’ meno superficiale non avrebbe guastato, e l'uomo davanti all'obiettivo se lo sarebbe meritato.
"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)