Sabato, 06 Settembre 2025

TAPPA 5 - La prigioniera

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23/03/2019 21:51 #40405 da guidocx84
TAPPA 5 - La prigioniera è stato creato da guidocx84
Topic dedicato alla discussione di "La prigioniera", quinta tappa (24.5.2019 - 24.7.2019) della maratona di lettura.

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain

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25/03/2019 18:56 #40426 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 5 - La prigioniera
Il Narratore torna a Parigi con Albertine, alla quale ha chiesto di abitare a casa sua offrendogli una camera dell’appartamento vicino alla sua. L’intento del Narratore è quello di “salvare” Albertine dal suo vizio, pare le piacciano le donne. Ma lo scopo vero del Narratore è dettato dalla sua gelosia nei confronti di altre persone che possono aver a che fare con Albertine.
Inizia così una specie di “sequestro” che il Narratore effettua nei confronti di Albertine alla quale vengono permesse passeggiate pomeridiane sotto la sorveglianza dell’amica Andrèe e dell’autista. Ma ciò nonostante il Narratore è sempre in angoscia perenne, non esce di casa per aspettare il ritorno quotidiano di Albertine, la sua visita in camera da letto. Vive così da recluso nella propria casa. Durante la giornata il Narratore sta alla finestra e ascolta i rumori della strada:

“il fischietto del venditore di trippa e il corno del tramvai fecero vibrare l’aria a ottave diverse come un accordatore cieco”

Le pagine che seguono sono sullo stesso genere e molto belle, fotografiche da macchina da presa di un sapiente regista.
In questo V libro, Proust è molto brillante sembra si sia alleggerito dalla scrittura del volume precedente “Sodoma e Gomorra”, anche se poi, più avanti di dilunga eccessivamente con la descrizione della serata che passa dai Verdurin senza Albertine, anzi non invitandola e lasciandola a casa sola. Questa mancanza diventerà motivo di lite fra il Narratore e Albertine, al suo ritorno suo ritorno dopo la serata.
Da qui infatti incominciano le discussioni e le arrabbiature fra i due, che porteranno poi, alla fine del volume, alla loro separazione.

In questo volume si trova anche una frase importante dello scrittore che riguarda la memoria volontaria e la memoria inconscia di cui ha tanto disquisito:

“La memoria è piuttosto un nulla da cui una somiglianza attuale ci permette di trarre ogni tanto, resuscitati, dei ricordo morti; m ci sono altri mille piccoli fatti che non sono caduti in tale virtualità della memoria e che sfuggiranno dunque per sempre al nostro controllo”

Durante una passeggiata pomeridiana che il Narratore fa con Albertine, assapora la calma famigliare e la felicità, ma venata dal rimpianto di possibili avventure con donne sconosciute che la presenza di Albertine gli impedisce:

“Eravamo arrivati in quartieri più popolari, e l’erezione, dietro ogni banco, d’una Venere ancillare ne faceva una sorta di altare suburbano ai cui piedi avrei voluto passare la vita. Come si fa alla vigilia di una morte prematura, tiravo le somme dei piaceri di cui mi privava il punto fermo imposto da Albertine alla mia libertà.”

Il narratore guarda ed è affascinato da queste donne del popolo incontrate per strada e che paragona a Dee. Poi ricorda la morte di Swann e si rammarica di non aver parlato con lui più spesso e di non avergli rivolto in tempo tutte le domande che aveva da fargli:

“domande poco urgenti, certo, visto che le avevo rimandate di giorno in giorno, ma che mi sembravano capitali, da quando sigillate le sue labbra, nessuna risposta sarebbe più venuta.”

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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06/04/2020 20:44 #43344 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 5 - La prigioniera
Sto rileggendo "la prigioniera"
Albertine è la prigioniera non solo del Narratore, ma è anche prigioniera del suo vizio saffico, secondo Proust il personaggio fa parte della razza "Maledetta" degli abitanti di Gomorra.
Qui troviamo belle pagine di tenerezza sensuale fra i due amanti, ma la sessualità non si trasforma in amore. Albertine ha perso la sua spontaneità nei confronti del Narratore, non racconta più i fatti della sua vita trascorsa. E' guardinga ed ha paura di dire cose che potrebbero irritare il Narratore.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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06/04/2020 22:27 #43345 da VFolgore72
Risposta da VFolgore72 al topic TAPPA 5 - La prigioniera
Bentrovata Graziella!!! Come stai?

Io spero, come ti avevo promesso, di leggere più avanti il secondo libro. Ti terrò informata.

Un abbraccio.

”NON RINNEGARE, NON RESTAURARE”

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09/04/2020 14:29 #43359 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 5 - La prigioniera
Grazie Vittorio, sto bene. Sto leggendo Magellano di S.Zweig e appunto la Prigioniera. La lettura procede lentamente con questo storia del virus, leggo molto il quotidiano e ascolto tutti i telegiornali. Ora sono a metà della "Prigioniera" che comunque se si accetta lo stile dell'autore è sempre importante rieleggere.
Per il narratore non solo i sapori sono evocativi, ma anche gli odori. Quando al mattino la governante accende il fuoco nel camino usa dei ramoscelli secchi e l'odore sprigionato da questi lo riporta con ma mente a tempi passati.
Vorrei riportare una pagina che secondo me è erotica e poetica. I due sono in camera da letto del Narratore:

"Prima che Albertine m'obbedisse e si togliesse le babbucce, io già schiudevo la sua camicia. I suoi due piccoli seni volti all'insù erano così rotondi che, più che far parte integrante del suo corpo, sembrava si fossero maturati come due frutti; e il suo ventre (dissimulando la parte che nell'uomo è imbruttita come da una zanca rimasta infissa in una statua smurata) si richiudeva, al congiungersi delle cosce, con due valve la cui curva era così lene, così riposante, così claustrale come quella dell'orizzonte quando il sole è sparito. Albertine si sfilava le babbucce, si coricava accanto a me."

E' vero che a volte si leggono delle pagine e pagine molto descrittive e dettagliate, ma spesso ci si incontra in un pezzo come questo che con poche righe ti porta davanti a una scena filmica di rara bellezza.
Leggere Proust è come navigare a vela su un mare calmo con poco vento per cui puoi navigare a vista e guardare il mare, la dove tocca l'orizzonte.
Non c'è nessuna lettura che mi dà questa sensazione, nessun scrittore che ha saputo descrivere un mondo così perduto e ormai lontano, con una modernità di scrittura impagabile. con un'ironia così velata che induce spesso al sorriso.
E' una lunga passeggiata in mezzo alla natura. Durante il tragitto puoi incontrare di tutto.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
Ringraziano per il messaggio: VFolgore72

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02/05/2020 15:06 #43650 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 5 - La prigioniera
Sto finendo la seconda lettura nell'edizione dei Meridiani Mondadori. La prigioniera si trova nel III volume.
Qui si trovano pagine che hanno contribuito a rendere famosa quest'opera e sono quelle dedicate alla morte di Bergotte, lo scrittore, uno dei personaggi che frequentano assiduamente il clan dei Verdurin.
Bergoette è ammalato da tempo, fatica a camminare ed esce di rado, ma saputo che al Museo Jean de Pomme c'è una mostra di quadri fra i quali quattro Vermeer, vuole recarvisi per rivedere un particolare nella "Veduta di Deft": "un piccolo lembo di muro giallo (di cui non si ricordava) era dipinto così bene da far pensare, se lo si guardava isolatamente a una preziosa opera d'arte cinese, d'una bellezza che poteva bastare a se stessa."
Arrivato alla mostra, già sui gradini stette male. Entrò e davanti al quadro di Vermeer "notò per la prima volta, la preziosa materia del minuscolo lembo di muro giallo"
Bergotte paragona la pittura di quel quadro alla sua scrittura rammaricandosi di non aver scritto in quel modo.
Davanti al quadro le vertigini che lo avevano colto sulle scale del Museo si fanno più forti. Bergotte muore stramazzando a terra davanti al quadro.
Proust si chiede se il grande scrittore è morto per sempre. Seguono pensieri sulle esperienza spirituali e altre considerazioni fra materia e spirito e sull'immortalità dell'opera d'arte.

"Lo seppellirono, ma per tutta la notte prima dei funerali, nelle vetrine illuminate, i suoi libri, disposti a tre a tre vegliarono come angeli dalle ali spiegate, sembrando per colui che non era più, un simbolo di resurrezione."

Nota del curatore:
La resurrezione di Bergotte è dunque possibile proprio perché egli ha amato la morte e la disgregazione, simboleggiata dal piccolo pezzo di muro giallo.

Nelle ultime cento cento pagine troviamo l'epilogo del rapporto fra il Narratore e Albertine. La prima incrinatura fra i due è a causa del fatto che il Narratore va a una cena in casa Verdurin, senza Albertine, perché ha paura che qui lei possa incontrare due sue amiche omosessuali con le quali potrebbe riallacciare dei rapporti. Albertine è allo scuro di tutto. Quando al rientro del Narratore viene a sapere da lui di essere stato in casa Verdurin va i collera e viene invitata ad andarsene dal Narratore, che poi si rimangia l'ordine.
In una sera delle successive Albertine suona la pianola in camera del Narratore. Si parla di Dostoevskij: il Narratore cita Delitto e Castigo, L'Idiota, e i Fratelli Karamazov.
Lo scrittore russo viene definito il migliore di tutti i tempi. (vedi mio intervento su dalla Russia con amore il romanzo russo dell'otto/novecento, al quale qui aggiungo qualcosa che riguarda più espressamente il suo rapporto con Albertine.

"Ammetto comunque che in Dostoevskij questa preoccupazione dell'assassinio ha qualcosa di straordinario che me lo rende decisamente estraneo" E aggiunge come per schernirsi:
Tutto ciò mi sembra lontano da me quanto è possibile esserlo, a meno che non ci siano in me delle parti che ignoro visto che ci si realizza solo a poco a poco."
Molto interessante è la nota 2 del curatore:
"Evidentemente degenerazione: il Narratore dichiara la propria estraneità all'esperienza dostoevskiana del delitto, proprio nel momento in cui sta 'assassinando' Albertine con la non accettazione della sua matura duplice e impedendole quindi qualunque sincerità proprio mentre la sottopone a una tortura estenuante per ottener da lei una confessione"
Così Albertine rinuncerà anche alla compagnia dell'amica e alle uscite con lei.

Qualche pagina prima della fine del volume il Narratore propone ad Albertine una passeggiata a Versaille. Albertine indosserà un mantello azzurro cupo, del famoso disegnatore di moda Fortuny. Questo creatore di modelli è spesso citato anche nelle pagine precedenti. Proust è continuamente in corrispondenza con una sua amica affinchè questa le spieghi e le invii fotografie di questi modelli che riprendono quadri di pittori veneziani.

Qui non posso fare a meno di segnalarvi la nota del curatore. Sappiamo che Proust nasconde nella sua Recerche una lettura più profonda che non si può fare senza l'ausilio delle note, in caso contrario si perde molto del suo significato delle sue metafore e delle sue simbologie.

Dal testo:
"Esitò un secondo fra i due mantelli di Fortuny per nascondere la vestaglia, ne prese uno di azzurro cupo, bellissimo."

Nota (lunga tre pagine) ne riporto una parte, che mi pare risolutiva per comprendere il personaggio di Albertine.

"Sul cappuccio del mantello è ricamata una figura femminile nuda. E' una sirena, ha due code ricurve e sollevate verso l'alto, le impugna con le mani.
Quanti significati simbolici si possono facilmente intuire! Albertine, la fanciulla incontrata sulla spiaggia e sulla diga di Belbec, creatura marina, sempre associata alle onde e al vento dell'Oceano, sfuggente come un pesce, inafferrabile, misterioso, pericoloso! Albertine: figura ambigua, ermafrodita, dalla doppia natura, metà brava ragazza che ama sinceramente e con grande pazienza il Narratore, metà creatura del male, del vizio con qualcosa di selvaggiamente vitale, folle perverso."

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Ringraziano per il messaggio: VFolgore72

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Non tutti insieme è... buahahahah! :P :D lol

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Qualcuno vorrebbe leggere il romanzo "Lady Macbeth" di Isabelle Schuller? :D

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Ciao Yuman, ho visto che hai già scritto nella sezione del gruppo di Torino. Speriamo di vederti anche sul forum ;)

Avatar di Yuman4 Yuman4 - 15/07/2025 - 22:02

Buonasera, mi sono appena trasferito a Torino. Mi piacerebbe partecipare. Dove e a che ora si tiene l’appuntamento di luglio/agosto e che libro verrà discusso. Grazie

Avatar di mulaky mulaky - 13/07/2025 - 17:10

Ciao Ludofrog, per contattare il gruppo di Lecce, scrivi in questo TOPIC

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Ciao a tutti! Chi posso contattare per avere delle info sui prossimi incontri dei Pasticciotti Letterari? Grazie ✨

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