Martedì, 04 Novembre 2025

TAPPA 7 - Il tempo ritrovato

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23/03/2019 21:53 #40407 da guidocx84
TAPPA 7 - Il tempo ritrovato è stato creato da guidocx84
Topic dedicato alla discussione di "Il tempo ritrovato", settima tappa (26.9.2019 - 26.11.2019) della maratona di lettura.

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain

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30/04/2019 19:40 #40724 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 7 - Il tempo ritrovato
Agosto 1909. Proust scrive a Madam Struss di aver scritto un libro “Ho appena incominciato e finito tutto un lungo libro, quest’opera è così meticolosamente composta che l’ultimo capitolo dell’ultimo volume è stato scritto immediatamente dopo il primo capitolo del primo volume.” (I Meridiani a cura di Daria Galatea)”
Proust annuncia a Celeste, nella primavera del 1922 di aver finito il suo romanzo.

Riporto qui dall'introduzione di Anguissola (Oscar Mondadori), alcune considerazioni:

"Proust rifiuta l’arte realistica e qualunque scelta di poetica basata sull’impegno, sull’engagement. Condanna l’arte popolare e quella patriottica. Demolisce la tesi secondo cui gli artisti dovrebbero scegliere temi di ampio respiro e di alta ispirazione morale, sociologico, storico. Definisce con sarcasmo questi scrittori “materialisticamente spirituali”. Simmetricamente si scaglia contro la più leggera “letteratura di notazione” che si accontenta di offrirci delle pennellate intrise di esperienza vissuta, e mette in guardia contro l’idea che la letteratura del nuovo secolo debba prendere a modello il cinema, ridursi cioè a puro racconto e a descrizione esteriore."

Fatti salienti:
Nelle prime pagine abbiamo la descrizione del nuovo Saint Loup, il quale sembra dopo il matrimonio avvenuto con Gilbert, abbia accettato la propria omosessualità, che tuttavia nasconde alla moglie, facendogli credere di avere molte amanti mentre effettivamente egli è innamorato di Morel, al quale elargisce grosse somme di danaro che preleva dal capitale della moglie.

Nelle successive pagine il Narratore si dilunga sulla descrizione di Parigi durante la guerra, con notevoli critiche sardoniche sulla moda delle donne e anche degli uomini.

Mariolina Bongiovanni: (altra introduttrice)
“Se i mutamenti dei rapporti e delle gerarchie sociali descritti nell'ultima parte del “Temps retrouvè”, non sono addebitabili all'influenza della guerra, giacché furono in massima parte concepiti prima della guerra stessa, il vasto affresco rappresentante Parigi nel 1914 e nel 1916, che occupa quasi per intero la prima metà dell’ultimo volume della Recherche è – al pari “dell’episodio” di Albertine – una sorta d’irruzione della realtà nella trama del romanzo, che ne turba la simmetria primitiva e l’arricchisce di sviluppi imprevisti.
Si tratta dell’ultima grande aggiunta di Proust non compresa nel piano originario della sua opera aggiunta probabilmente e portata a termine nel 1918 – 19: secondo la cronologia della composizione del romanzo, l’estrema visione di Proust non è la Matinèe nella quale sfilano i personaggi incanutiti, già descritti nel 1909 e nel 1912, ma l’inquietante Parigi trasformata dalla guerra in una città delle Mille e una notte, dove Charlus e il Narratore si muovono in un mondo di fantasmi sotto il segno simbolico della mezzaluna.”
“Le determinazioni temporali dell’ultima parte del romanzo risultano quindi particolarmente fluttuanti ed enigmatiche, come se Proust avesse voluto cancellare ogni traccia, ogni indizio che potesse permettere di collegare al tempo reale della sua esperienza vissuta il tempo fittizio della narrazione."

Questo VII volume è molto bello, poetico, a volte comico, ( Charlus nel bordello per uomini), a volte tragico e ironico (la Matinée nel palazzo del principe di Guermantes, dove i vecchi conoscenti sono così invecchiati, che sembrano indossare una maschera sulla testa: il Narratore non li riconosce. E infine triste ma conclusivo in cui il Narratore sa che scriverà una grande opera artistica la quale lo salverà dalla morte, perché attraverso di essa lui sopravviverà nel tempo.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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01/05/2019 12:34 #40732 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 7 - Il tempo ritrovato
"Se era questa nozione del tempo incorporato, degli anni passati come non separati da noi, che io avevo ora intenzione di mettere fortemente in rilievo, era perchè in quello stesso momento, nel palazzo del principe di Guermantes, il rumore dei passi dei miei genitori che accompagnavano il signor Swann, il tintinnio saltellante, ferrugginoso, instancabile, stridulo e fresco della campanella, annuncio che il signor Swann se n'era finalmente andato e che la mamma stava per salire, io li sentii ancora, sentii proprio loro, pur situati lungi nel passato. allora pensando a tutti gli avvenimenti che si collegavano per forza di cose fra l'istante in cui li avevo sentiti e il ricevimento Guermantes, mi fece spavento pensare che fosse proprio quella campanella a tintinnare ancora dentro di me, senza ch'io potessi cambiare nulla alle note stridule del suo sonaglio, visto che, non ricordavo più come si spegnessero, per riapprenderlo, per ascoltarlo bene, dovetti sforzarmi di non sentire più il suono delle parole che le maschere si scambiavano attorno a me. Per cercare si sentirlo più da vicino, ero costretto a ridiscendere in me stesso. Quel tintinnio, dunque, era sempre stato lì, e così fra lui e l'istante presente, tutto quel passato indefinitamente trascorso che non sapevo di portare in me. [....om.] Ed è perché contengono così le ore del passato che i corpi umani possono fare tanto male a chi li ama, perchè contengono tanti ricordi di gioie e di desideri già cancellati per loro, ma tanto crudeli per chi contempla e prolunga nell'ordine del tempo il corpo adorato di cui è geloso, geloso fino a sperarne la distruzione."
Proust, "Il tempo ritrovato" due pagine prima della fine del romanzo.
Nel romanzo c'è proprio la scritta FINE, con una nota: secondo la testimonianza di Cèleste Albaret, la parola "fin." fu apposta da Proust al manoscritto "all'inizio della primavera del 1922": "Cara Cèleste, ora glielo dico. E' una grande notizia. Stanotte ho messo la parola 'fine....Adesso posso morire" (Vedere anche Meusieur Proust, di Cèleste Albaret, testi e documenti, edizione SE)

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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18/03/2021 12:01 #51507 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 7 - Il tempo ritrovato
Posto anche qui una notizia che potrebbe interessare alcune lettrici, quelle soprattutto che usano gli audio libri.
Ho avuto notizia che è uscito l'audio libro de "La ricerca del tempo perduto" credo il primo volume, (traduzione di Raboni, come abbiamo letto, degli Oscar Mondadaori).
Legge Anna Bonaiuto, condiviso con la bellissima introduzione di Ilaria Gasparini.
L'introduzione è veramente commovente.
Il prossimo anno sarà il centenario della morte di Proust, magari qualcuno si vorrà aggiungere alla lettura della sua mirabile opera, usando gli audio libri.
Io riporto la notizia, anche se non ho mai fatto uso di audio libri, ed avendo letto tutta l'opera di Proust per ben due volte, non mi sento, proprio a livello percettivo/cognitivo di fare uso.
La traduzione di Raboni è la migliore in assoluto, nel nostro gruppo di lettura a sua tempo avevamo confrontato varie edizioni e la migliore traduzione ci veniva offerta dagli Oscar Mondadori. La Mondadori a suo tempo, in prima stampa, era uscita con l'opera con l'edizione dei Meridiani, molto costosa, purtroppo, ma piena di note importanti per la piena comprensione di quanto scritto da Proust.

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(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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19/03/2021 09:55 #51529 da SARA1984
Risposta da SARA1984 al topic TAPPA 7 - Il tempo ritrovato
Grazie mille Graziella ,
ho subito controllato e trovato l'audiolibro
io mi sono avvicinata all'audiolibro per puro caso anche molto scettica e poi me ne sono innamorata, quando l'interprete è bravo diventa veramente un piacere ascoltare magari seguendo con il libro.
non so se ti ricordi ma avevo provato ad inziare Proust aderendo alla maratona, purtroppo mi sono fermata a metà del primo volume, ho sempre voluto riniziare e riprovare questo viaggio mi mancava solo una spinta forse con questa tua dritta prosso riprovare :laugh:
I seguenti utenti hanno detto grazie : Graziella

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06/09/2021 11:40 #54293 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 7 - Il tempo ritrovato
Non mi stanco di rileggere  l'ultimo libro nel quale ritrovo una delle più belle pagine del Vii  volume, Il Tempo ritrovato è questa; il Narratore sta camminando verso sera per Parigi:
"E le Torri del Trocadero, che sembravano così vicine alle sfumature del turchese, dovevano esserne estremamente lontane, come quelle due torri di certe città svizzere che nella lontananza si ha l'impressione che stiano accanto alle pendici delle cime. Tornai su i miei passi, ma una volta lasciato il pont des Invalides nel cielo non c'era quasi più luce nemmeno nella città e urtando qua e la contro i recipienti delle immondizie, prendendo una strada per l'altra, mi ritrovai senza rendermene conto, seguendo un dedalo di vie oscure, a sbucare sui boulevards. Là, quell'impressione d'Oriente che già avevo avuta si rinnovò, e d'altra parte all'evocazione della Parigi del Direttorio succedette quella della Parigi del 1815. Come nel 1815, sfilavano le più disparate uniformi delle truppe alleate;1) e fra queste , degli africani in gonna-pantalone rossa, degli indù dai turbanti bianchi bastavano perché in quella Parigi in cui stavo passeggiando io facessi tutta un'immaginaria città esotica, in un Oriente al tempo stesso minuziosamente esatto per quanto concerneva i costumi e il colore dei volti e arbitrariamente chimerico per quanto concerneva lo sfondo così come Carpaccio fece della città in cui viveva una Gerusalemme o una Costantinopoli riunendovi una folla la cui meravigliosa screziatura  non era più accesa di questa."
(pag. 418, Meridiani Mondadori vol. IV opera citata)

Nota 1) Il 
14 luglio del 1916 ebbe luogo la Grande Parata degli Alleati, trasferita da Longchamp a Parigi, dagli Inalides a place del la Republique: sfilarono nell'ordine belgi, scozzesi con le cornamuse, indù, australiani e neozelandesi, russi, "poilus" francesi, coloniali zuavi. (omissis.) [dalle note al testo p. 972 o.c.]

Così il Narratore passeggia all'imbrunire in quella Parigi che ama e che gli ricorda i racconti delle Mille e una notte spesso da lui citati in questo medesimo romanzo.
Qui in Nostro incontra il Barone di Charlus, completamente irriconoscibile: altre pagine molto filosofiche stanno a testimoniare altre descrizioni e considerazioni su questo eccentrico personaggio, che quando compare fa fremere le pagine del romanzo.
Poco più avanti ci saranno altre pagine esilaranti, tragico comiche, peculiari in molte parti del testo.
 

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(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

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Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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