Dato il proposito di leggere più letteratura italiana contemporanea, ho pensato che provare uno dei tanti autori di gialli potesse essere una lettura ideale per l´estate e ho iniziato da Malvaldi. Ottima scoperta! Ho letto “La briscola in cinque”, il primo della serie del BarLume, e “Argento vivo”, romanzo a se stante. Il primo è decisamente poco impegnativo, si legge in una giornata, non c´è un gran giallo costruito dietro e si percepisce che il fine è il puro intrattenimento. Tuttavia, lo ritengo comunque un libro sì leggero, ma di qualità: sia lo stile è ben curato, con tanta ironia al posto giusto, satira velata, personaggi caricaturali ben presentati, dialoghi ben costruiti, ma anche l´attenzione al linguaggio merita. Nonostante la situazione narrativa non richieda chissà che linguaggio aulico, l´italiano ben curato non stona, perché preciso e non pesante; lo alterna con un uso non superficiale del dialetto livornese, rendendola quindi un´opera più complessa di quel che la sola trama lascia supporre. Perché sì, trama e narrazione in sé lo rendono piú che altro un libro da ombrellone.
“Argento vivo” invece mi è piaciuto molto anche per la trama: un giallo di cui già si sa tutto e l´attenzione è tutta per i personaggi e i loro rapporti, le incomprensioni, i casini. Il dialetto questa volta è molto meno pesante, ma l´attenzione allo stile e al linguaggio li si percepisce lo stesso. Questo passo qui in particolare ha fatto sì che Malvaldi scalasse velocemente la classifiche dei miei scrittori preferiti:
“Gli informatici (cioè una categoria di persone che preferisce mettere le mani su di una tastiera piuttosto che su di una pastasciutta) amano talmente tanto sottolineare l´importanza di questo aspetto che hanno coniato appositamente un termine [..].
Questo breve paragrafetto, oltre a mostrare il corretto uso dell´allocuzione <<piuttosto che>>, serve per illustrare....”
Cioè, meraviglioso

! Io mi batto da anni per il piuttosto che e rimango allibita quando lo sento usare in modo sbagliato anche da letterati, quindi vedere che anche a qualcun altro la questione sta a cuore quanto a me, è stata una bellissima sorpresa .
Malvaldi prima di diventare scrittore è stato un chimico, ricercatore, e riesce a integrare in modo interessante quest´altro suo interesse nella narrazione dei suoi libri, dando loro un ulteriore taglio originale.