Buon pomeriggio ragazze, ho terminato la
prima lettura de "La nave di Teseo" e adesso ricomincio da capo per approfondire meglio tutto quanto. Probabilmente sezionerò per benino un capitolo al giorno, così non rischio di emettere fumo dalle orecchie.
Il miei appunti di oggi sono relativi alla
NOTA DEL TRADUTTORE E PREMESSA a cura di F.X. CALDEIRA, da cui ho appreso - dalla prima nota - che ha speso un capitale per pubblicare da solo (e pare a tutti i costi) questo libro di Straka.
Di V.M. Straka i lettori non sanno praticamente
nulla.
Caldeira scrive: "
I suoi ammiratori volevano conoscere l'uomo che aveva creato le storie che amavano e i suoi nemici volevano sapere chi fosse per poterlo ridurre al silenzio"
Tutto questo alimenta all'ennesima potenza la curiosità sul personaggio di Straka. Un po' come per noi con Elena Ferrante!
A straka sono attribuiti
19 romanzi.
Katya mi fa fare attenzione sul numero
19 che corrisponde a:
- romanzi scritti da Straka;
- lettera S dell'alfabeto;
- marinai sulla nave;
- numero ricorrente sulla nota n°6 del capitolo 1
- Diciannove nero: titolo di uno dei libri scritti da Straka.
(Se troviamo altre corrispondenze aggiungiamole alla lista

).
F.X. Caldeira (che sta per Francisco/Filip Xabregas Caldeira) scrive: "
Non so se abbia commesso qualcuna delle azioni illegali, sovversive o violente di cui è stato accusato. Non m'importa chi gli altri credano sia stato o che cosa pensassero di lui. M'importa l'artisticità delle sue parole e la passione delle sue convenzioni. Non sento l'esigenza di identificarlo perché l'ho conosciuto. Ho visto il mondo attraverso gli occhi dei suoi personaggi, ho sentito la sua voce nelle lettere e nelle nostre conversazioni a margine dei suoi dattiloscritti; ho avvertito la sua gratitudine per gli sforzi che ho sostenuto per far arrivare le sue storie a un pubblico più ambio. I suoi misteri, segreti, errori? Questi non sono, non sono mai stati e non saranno mai una mia preoccupazione".
Sembra quasi una dichiarazione d'amore. Lo difende a spada tratta anche se non l'ha mai visto in vita sua.
Straka in incognito usava un cognome che inizia per
F: Caldeira scrive: "
Alla reception chiesi di lui con il falso nome sotto il quale viaggiava (e che non dirò qui, anche se lui non lo userà più). Mi fu detto dal concierge che il <<Señor F...>>
F come:
- Tiago Garcìa
Ferrara;
- Reinhold
Feverrbach.
[?]
(Due degli autori citati come possibili ipotetici Straka).
Straka è morto [?] cadendo dalla finestra della sua stanza al terzo piano dell'Hotel San Sebastiàn all'Havana, a New York. Caldeira descrive così la scena: "
[...] sangue sul davanzale e la finestra, che affacciava su un vicolo dal terzo piano, aperta. Sotto la finestra? Due uomini con l'uniforme della polizia che caricavano un cadavere avvolto in un lenzuolo sul retro di un furgone e lo portavano via."
Quindi il cadavere potrebbe anche non essere quello di Straka; che avrebbe potuto inscenare il tutto per uscire di scena.
Perché decidere di incontrare qualcuno se hai trascorso l'intera esistenza preservando la tua identità?:
- Straka si serve di Caldeira che funge senza saperlo da testimone della sua (presunta) morte.
- Straka + Caldeira = complici.
Caldeira scrive: "
<<Se Straka è morto>> ha chiesto qualcuno, <<allora dov'è il suo corpo?>> Che importanza ha? Se i suoi resti mortali sono sepolti da qualche parte, allora sono diventati parte della terra nella sua interezza. Se sono nell'acqua, allora riempiono i nostri oceani e cadono su di noi come pioggia dalle nubi. Se sono nell'aria, allora li respiriamo proprio come inspiriamo aliti di vita dalle sue opere. V.M. Straka non era solo un cantastorie: era una storia. E una storia è resiliente, proteiforme, eterna."
Quando parla di Straka, Caldeira è molto poetico. Mette a tacere chi si fa delle domande con la bellezza delle parole, sfruttando l'ipotesi che Straka sia ovunque (vivo o morto).
E poi che significa l'ultima frase? Straka è tutta una finzione? Una
storia?
Caldeira, riferendosi alle note scritte di suo pugno, scrive: "
Se queste mie parole lo raggiungessero, in qualche modo, Straka capirebbe le motivazioni e le troverebbe chiare e sincere."
Caldeira lascia uno spiraglio di speranza per la vita di Straka giustificando e mettendo le mani avanti sulle note, anche se, a detta di Eric, la maggior parte sono confusionarie, sconclusionate e false.
In conclusione Caldeira scrive:
"Capiva che la mia lealtà nei suoi confronti era, ed è, incrollabile, dall'inizio alla fine. È nelle regioni più ardenti del mio cuore e della mia mente che il mio legame con V.M. Straka è iniziato ed è lì che finirà."
Ripetizione del concetto inizio/fine che andrà avanti per tutto il libro.
Palese dichiarazione d'amore, come sottolinea Jen.
Vorrei precisare che negli appunti non rientrano le note di Eric e Jen e gli allegati. Ho dato solo uno sguardo.