Bene, il percorso di letture proposte è il seguente:
PROPOSTE DI LETTURA
- Il vestito dei libri (J. Lahiri)
- E poi libri e ancora libri (F. Garcia Lorca)
- Del piacere di leggere (M. Proust)
- Curarsi con i libri: rimedi letterari per ogni malanno (Ella Berthoud, Susan Elderkin)
- Il manifesto del libero lettore (A. Piperno)
- Caro lettore in erba (G. Mercadante)
- La valigia di mio padre (Orhan Pamuk)
- Balzac e la Piccola Sarta Cinese (Sijie Dai)
- Una storia della lettura (Alberto Manguel)
- Toccare i libri. Una passeggiata romantica e sensuale tra le pagine (Jesús Marchamalo)
- I libri che ci aiutano a vivere felici (Giulia Fiore Coltellacci)
-Una vita da lettore (Nick Hornby)
- La scomparsa dell'autore (Carolina Gasperini)
- Il club del libro e della torta di bucce di patata (Mary Ann Shaffer e Annie Barrows)
- La lettrice di mezzanotte (Alice Ozma)
- La misura della felicità (Gabrielle Zevin)
- La coscienza e il romanzo (David Lodge)
- Lettori selvaggi (Giuseppe Montesano)
- Come diventare vivi (Giuseppe Montesano)
- La biblioteca delle emozioni (Carola Barbero)
- Filosofia della letteratura (Carola Barbero)
- Guida tascabile per maniaci dei libri (The book fools bunch)
- Mendel dei libri (Stefan Zweig)
Io da tempo mi ripropongo di leggere Una storia della lettura (Alberto Manguel). Ho provato a proporlo per due volte come Libro del Mese (senza avere successo) quindi sicuramente lo leggerò. Anche perché è uno dei libri consigliati anche negli articoli del Vademecum per il buon club del libro. Ci farò un pensierino serio quando avrò finito il Libro del Mese di febbraio
Sono 288 pagine. Questa è la sinossi:
"Quella che racconta Alberto Manguel non è la storia della lettura, ma è, appunto, una storia della lettura: soggettiva e unica, e proprio per questo di tutti. Infatti, alla dissertazione letteraria, Manguel aggiunge annotazioni personali, passi autobiografici, aneddoti che dissacrano la letteratura in quanto scienza e che invece sanciscono la superiorità della lettura e, soprattutto, dei lettori. Così, dopo aver chiamato in causa autori come Plinio, Dante, Cervantes. Victor Hugo, Rabelais e Borges, Manguel parla della forma del libro, dei libri proibiti, del valore delle prime pagine, di cosa vuol dire leggere in pubblico e, al contrario, dentro la propria testa, e ancora, del potere del lettore, della sua capacità di trasformare e dare vita al libro, quanto e forse più dell'autore stesso, della follia dei librai e del fuoco sacro che divora ogni vero appassionato di storie."