La riunione mensile del club di lettura di Catania si è svolto lo scorso
10 febbraio 2018 presso l’appartamento della gentile Giusy. Il libro letto e discusso è stato
“Oceano Mare” di Alessandro Baricco.
TRAMA:
"Oceano mare" racconta del naufragio di una fregata della marina francese, molto tempo fa, in un oceano. Gli uomini a bordo cercheranno di salvarsi su una zattera. Sul mare si incontreranno le vicende di strani personaggi. Come il professore Bartleboom che cerca di stabilire dove finisce il mare, o il pittore Plasson che dipinge solo con acqua marina, e tanti altri individui in cerca di sé, sospesi sul bordo dell'oceano, col destino segnato dal mare. E sul mare si affaccia anche la locanda Almayer, dove le tante storie confluiscono. Usando il mare come metafora esistenziale, Baricco narra dei suoi surreali personaggi, spaziando in vari registri stilistici.
E siamo giunti alla seconda candelina spenta dal gruppo di lettura più “elefantesco” di Catania. In occasione del secondo compleanno del club, infatti, abbiamo deciso di riunirci tutti a casa della cortese Giusy, festeggiando a suon di torta, cookies, ciambelloni e leccornie di ogni sorta il fantastico camminino percorso fino a qui. Nonostante le numerose diserzioni, frutto degli impegni lavorativi e di imprevisti dell’ultimo minuto, la padrona di casa è stata in grado di creare un’atmosfera accogliente e familiare, volgendo un piovoso pomeriggio invernale in una piacevole merenda tra vecchi amici.
Sebbene distratti dalla bontà e opulenza dei dolciumi, e intenti a bruciare la nostra forma fisica, non abbiamo preso sotto gamba la discussione del libro letto durante il mese di gennaio, “Oceano Mare” di Baricco, che, sebbene qualche sospetto iniziale e qualche remora da parte di alcuni di noi, è stato accolto favorevolmente dalla maggioranza.
Partendo dagli aspetti negativi, lo scrittore pecca forse di un linguaggio a tratti decisamente ampolloso, pretenzioso e, spesso, incomprensibile. Se alcuni passi, particolarmente allegorici e ricchi di rimandi filosofici e spirituali, giovano di questo stile di scrittura, alla lunga il romanzo si rivela di difficile lettura e comprensione (permane il dubbio, dopotutto, che sia proprio quello lo scopo dell’autore, intento a imprimere sul foglio significati del tutto arbitrari e personalissimi).
I personaggi, al contrario, sono ben caratterizzati, seppure alle volte un po’ grotteschi e fuori dal reale, rappresentando dei veri e propri tipi umani, portatori di valori, paure, sogni, trascorsi di vita, dolori, amori e odi. Spiccano, tra gli altri, i personaggi di Elisewin, estranea alla vita e alla morte che imparerà finalmente a “essere” nel mondo, Bartleboom, l’insolito scrittore al continuo e vano inseguimento di un sogno, Plasson, il pittore che cerca gli occhi del mare, madame Deveria, adultera prigioniera più del ricordo che della locanda Almayer, Adams che, alla maniera di un animale da caccia, rincorre la vendetta e la ottiene. I protagonisti di “Oceano Mare” vengono attirati alla locanda Almayer, dispersa nello spazio e ancor più nel tempo, come api al miele o falene incapaci di resistere al richiamo della luce. La locanda, in fin dei conti, altro non è che una spirale infinita, vita e morte al contempo, passato e futuro che si intrecciano, inizio e fine, occhi del mare. Il mare, o meglio, questo incredibile immenso oceano-mare è, infatti, unico e vero protagonista del romanzo, faro inamovibile della narrazione, salvezza e rovina dei personaggi.
Possiamo dire, quindi, che il romando di Baricco, grazie alla sua vena squisitamente allegorica, ci ha quasi interamente convinti e soddisfatti, superando la prova con un’abbondante sufficienza.
Abbiamo, infine, deciso di fissare la data del
prossimo incontro al 3 marzo 2018 in luogo ancora da destinarsi.