L’incontro del mese di giugno del gruppo di lettura la “Marcia degli Elefanti” si è tenuto lo scorso 16 giugno presso “NonnAngè Bakery” nel centro città. Il libro letto e discusso è stato “Una biografia di Frida Kahlo” di Hayden Herrera.
TRAMA:
Alla fine degli anni Novanta, New York è tappezzata di manifesti che raffigurano i quadri di Frida Kahlo. Un suo autoritratto viene venduto da Sotheby's per oltre un milione e mezzo di dollari. A Hollywood si girano film sulla sua vita e i giornali di tutto il mondo la chiamano "la grande Frida" o "la regina di New York". Come se non bastasse, anche il mondo del glamour ne va pazzo: vengono stampate magliette, cartoline, poster con la sua immagine, abiti e gioielli che ne ricalcano lo stile. Ma chi era veramente Frida Kahlo e perché si parla ancora così tanto di lei? Nata nel 1910 a Coyoacan, in Messico, Frida sembra un personaggio uscito dalla penna di Gabriel García Márquez: piccola, fiera, sopravvissuta alla poliomielite a sei anni e a un brutto incidente stradale a diciotto che la lascerà invalida, con tremendi dolori alla schiena che la perseguiteranno fino alla morte. Nella vita privata e nella produzione artistica, Frida è combattuta tra due anime: il candore, da un lato, e la ferocia, dall'altro; la poeticità della natura contro la morte del corpo. La vita di Frida è un viaggio che affonda nella pittura tradizionale dell'800, nei retablos messicani, in Bosch e Bruegel, ma che subisce prepotentemente il fascino degli uomini più potenti del suo secolo: come il muralista Diego Rivera (marito fedifrago che le rimarrà accanto fino alla fine) o Trockij (di cui diverrà l'amante) o Pablo Picasso...
Continua l’avvincente saga che narra le rocambolesche avventure della Marcia degli Elefanti alle prese con picnic stregati e, forse, invisi a qualche essenza divina e superiore in quel di Catania. Quasi come in uno di quei triti e ritriti film, in cui lampi, tuoni, uragani e tempeste distruggono intere metropoli, anche nella ridente città etnea, generalmente baciata dal sole e dal caldo, sembrerebbe essersi scagliata un’apocalisse meteorologica. Insomma, per farla breve, come direbbe un vecchio saggio, “sto picnic non sa da fare”. Per l’ennesimo mese consecutivo, infatti, nuvoloni neri e previsioni sfavorevoli ci hanno dissuaso dall’idea di stenderci comodamente sui prati e gustarci il nostro buffet-merenda.
Poco male. Sebbene coi tempi ristretti dell’ultimo minuto, ci siamo ritrovati in una deliziosa bakery del centro città, a gustare salutari centrifugati e spremute di frutta- ebbene sì, non ci crederete, ma gli Elefanti stanno diventando dei veri salutisti. Ironia della sorte, il pomeriggio è stato caldo e soleggiato, così da consentirci di trascorrerlo all’esterno del locale senza il pericolo di inondazioni e tsunami.
Abbiamo, dunque, iniziato la discussione intorno al libro del mese di giugno, una biografia su uno dei personaggi artistici più controversi e amati dell’ultimo secolo, Frida Kahlo. La biografia, scritta da Hayden Herrera, è parsa alla maggior parte dei membri un’opera ben costruita, veritiera e accurata della vita della pittrice messicana. La personalità eccentrica e anticonformista della Kahlo è stata particolarmente ammirata ed elogiata, mentre le sue vicende amorose e matrimoniali sono state osservate con una certa perplessità da alcuni di noi, che ne hanno evinto, paradossalmente, una certa debolezza di carattere dell’autrice, che pure in ogni altro ambito della vita si è distinta per la sua forza, combattività ed eccentricità.
In conclusione, quindi, si può dire a buona ragione che questa è stata una lettura piacevole, istruttiva e certamente consigliata anche a quanti non hanno avuto l’occasione di leggerla. Siamo passati, poi, a conversazioni più leggere e a frivolezze, mentre molti di noi si accapigliavano intorno a un vassoio di biscotti al burro d’arachidi preparati da un elemento del gruppo.
Si è, infine, deciso di fissare la data del prossimo incontro prossimo sabato 7 luglio in destinazione ancora da decidere.