Allora, premetto che è il primo libro che leggo di Jane Austen e che se fosse per me sarebbe anche l'ultimo, ma durante l'incontro Noemi mi ha convinto che devo provare "Orgoglio e pregiudizio", e quindi mi sottoporrò anche a questa tortura.
Discutendo del libro, ci si è naturalmente soffermati molto sulla figura di Emma, considerata da buona parte dei partecipanti come presuntuosa e classista. Per me Emma è semplicemente ed estremamente egoista: non è cattiva, non desidera il male degli altri, ma non si fa scrupoli se qualcuno si mette sulla strada della sua presunta felicità. L'esempio lampante è chiaramente Harriet.
Di seguito i dettagli spoilerosi, ma d'altronde gente, se non l'avete letto, è tipo nella top 5 delle storie più prevedibili della letteratura dell'universo, quindi anche leggendo quanto segue non è che vi anticipiate chissà che.
Versione meno spoilerosa: odio Emma. Ma non perché è presuntuosa e sicura di sé più di quanto possa esserlo un essere umano che ne abbia il diritto, figuriamoci lei; ma perché è un'egoista, il che ci sta, l'essere umano è egoista. Solo che il suo egoismo secondo me causa più sofferenza di quanto sia accettabile, proprio perché associato alla sua presunzione e alla sua classe sociale. Mi sono chiesto più volte durante la lettura, "è più egoista di qualunque essere umano che si fosse trovato nella stessa situazione?". Probabilmente no, il che è una cosa che ho apprezzato da parte della Austen: Emma non è cattiva, è semplicemente una persona come tante, che desiderano la propria felicità a scapito di quella degli altri. Solo che è pure antipatica, il che ai miei occhi la rende particolarmente insopportabile. Da un certo punto di vista, mi ha ricordato Bojack Horseman: nemmeno Bojack è cattivo, e nemmeno lui desidera la sofferenza degli altri; solo che per un motivo o l'altro, chi gli sta intorno finisce per soffrire. Ecco, Emma è un po' così, ma quella che ne paga le conseguenze è Harriet.
Chiusa la parentesi su Emma, alcuni commenti random:
- Non conosco l'ambientazione, il periodo storico, la società dell'epoca e del luogo, però l'intento parodico della Austen mi è sembrato abbastanza chiaro. In quell'ambito sociale, le preoccupazioni principali della vita dei protagonisti sono gli inviti ai pranzi e il gossip.
- La "storia" (per così dire) è veramente imbarazzante, e si riduce a: A vuole B, C vuole D, si pensa che E voglia F ma in realtà vuole G, arriva H che ci prova con J ma in realtà sta con K, eccetera. Bello.
- I personaggi mi sono sembrati ciascuno rappresentativo di uno stereotipo, senza sfaccettature, abbastanza monotematici. Ma magari mi sbaglio.
- Vabbè, lo dico senza mettere il tag di spoiler, ma già dal primo capitolo è scontato che Emma e Mr Knightley finiranno insieme. Non so se fosse un cliché già al tempo, ma la Austen poteva probabilmente trovare qualcosa di più originale dei due amici che si punzecchiano e che poi finiscono per innamorarsi l'uno dell'altra.