Domenica 3 luglio 2022 si è tenuto il mensile incontro del club del libro. Il luogo d'incontro è stato la villa Bellini, che anche questo mese ci ha graziati con un venticello del tutto piacevole che ci ha risollevati un po' dal caldo di questi giorni.
Il libro del mese era "Nel Giappone delle donne", di Antonietta Pastore. In questo saggio viene affrontata la condizione socioculturale delle donne giapponesi tramite le testimonianze dirette raccolte nel corso della sua permanenza in Sol Levante della scrittrice. In particolare, il libro si focalizza l’attenzione sul ruolo assunto dalle donne all'interno della famiglia, dell'ambiente lavorativo e della società.
Nonostante i saggi delle volte possano risultare pedanti per certi versi, "Nel Giappone delle donne" è stato apprezzato all'unanimità dai presenti, sia per le tematiche affrontate sia per il modo di narrarle, così diretto e personale.
La sottoscritta ha evidenziato la differenza tra cultura individualista, tipica dell'Occidente, e cultura collettivista, tipica dell'Oriente, e come queste due tipologie di cultura abbiano portato, nel corso degli anni, a diversi outcomes: in Occidente abbiamo avuto e abbiamo tutt'ora più lotte femministe volte alla parità di genere; in Giappone, come nel restante versante asiatico, invece, si è assistito solo ad alcuni deboli tentativi di stabilire una reale parità, e la ragione di ciò è legata, appunto, alla percezione collettivista del popolo giapponese, che, come proposto da un'illuminante immagine di Vincenth, costringe i singoli individui ad incapsularsi in ruoli sociali ben definiti atti a mantenere l'ingranaggio-società attivo e funzionante.
Sempre di Vincenth è la lode verso il popolo giapponese per l'alto valore della tolleranza, non sempre perseguito dalla controparte occidentale. Noemi ha giustamente sottolineato, a questo proposito, come il valore della tolleranza si esplichi anche nei confronti di categorie più fragili, come quelle degli anziani (da noi di solito abbandonati come calzette sporche in ospizi e affini).
Nonostante il tono (volutamente, a parere di molti) allarmistico dell'autrice, che tende a portare avanti la sua tesi inerente alla pressante discriminazione di genere, più o meno tutti ci siamo trovati a concordare sul fatto che, rispetto al nostro contesto italiano ed in particolar modo siciliano, la situazione non differisca poi in modo particolare da ciò che viviamo. In particolare, Noemi ha indicato come anche nei contesti a noi familiari, negli anni narrati dall'autrice, fosse scandaloso per una coppia il solo tenersi per mano in pubblico (cosa che ritroviamo anche in Giappone). In più, il Giappone risulta essere, a dispetto delle apparenze, per certi versi anche più avanzato della controparte italiana: basti notare che la legge sul divorzio nipponica è del '62, mentre l'Italia dovrà aspettare il '70 per veder riconosciuto lo stesso diritto. La reale differenza tra Giappone e Italia, in questo senso, consiste nella lotta individuale alla discriminazione sistemica operata dal contesto globale, che per spirito collettivista manca del tutto in Giappone.
Soddisfatta degli spunti di riflessione che il saggio ha tirato fuori in tutti i partecipanti, la votazione ha eletto come prossimo libro da leggere "Viaggio al centro della Terra", di Jules Verne, proposto da Noemi. Il prossimo incontro si terrà presumibilmente intorno al 7 agosto, luogo e data da destinarsi. Speriamo che anche il prossimo mese il caldo non picchi troppo forte!