Ieri, sabato 6 maggio, si è tenuto l'incontro del nostro gruppo di lettura "La marcia degli Elefanti". I presenti erano: Serena (new entry), Matteo, Mariateresa, Angelo, Serena, Alice, Ciccio (new entry al secondo incontro), Vincenth, Noemi e, ovviamente, la qui presente a fare il capitano della ciurma
.
Non c'è incontro senza dolcini perché va bene parlare di libri e nutrire la mente, ma anche lo stomaco e le papille gustative vogliono la loro parte! E quindi, dopo aver fatto penare un po' il cameriere, il tavolo è stato riempito da cheesecake, setteveli, tiramisù e gelati, ma anche dalle battute di Vincenth sul film di Super Mario (che poi ha dovuto spiegare perché nessuno di noi aveva visto il film) e dai discorsi interessantissimi con Matteo sulle nuove frontiere dell'elettrico
. Sul tavolo c'era "Armadale" che ci osservava con un po' di disapprovazione, per cui ho dovuto prendere in mano la situazione e, a suon di "vi infilzo con la forchettina della monoporzione se non iniziamo la riunione", è calato il silenzio
.
Come è consuetudine, l'inizio della riunione è il momento in cui i nuovi iscritti si presentano, momento di cui vorrebbero fare a meno per timidezza, ma la tradizione è tradizione e la mia pressione psicologica pure, per cui Ciccio e Serena non potevano esimersi e si sono presentati, abbiamo dato loro il benvenuto ufficiale nel gruppo e poi abbiamo parlato di "Armadale".
La prima parte del romanzo (libro primo e secondo) ha riscontrato un discreto interesse, ma anche dei punti negativi. E' sicuramente un romanzo scritto bene, tuttavia è un po' troppo lungo e descrittivo in certe parti che, al momento, ci sembrano irrilevanti e che hanno appesantito un po' la lettura. I personaggi sono ben caratterizzati: ci siamo trovati tutti d'accordo nel detestare il protagonista, Allan, perché davvero stupido; per contro la vita di Midwinter ci ha stretto il cuore; Lydia, apparsa più o meno verso la fine di questa prima parte di romanzo, è sicuramente una dark lady che ci darà soddisfazione perché si capisce che è cattiva, subdola, spietata. In generale, abbiamo riscontrato che i personaggi femminili, soprattutto le donne cattive, sono molto più interessanti rispetto a quelli maschili. Abbiamo parlato di come sarebbe stato bello se Allan avesse avuto una educazione diversa (e ci siamo scoperti non montessoriani
), del ruolo dei sogni premonitori e delle credenze, dei Milroy e di altri personaggi minori. Infine, abbiamo fatto ipotesi su come finirà il libro e siamo stati piuttosto cattivi nei riguardi di Allan (oh, ci piace un sacco!
).
Avevo proposto questo libro come giallo perché, leggendo la trama, poteva rientrare nella classificazione del nostro gruppo di lettura: ebbene, l'intrigo sicuramente c'è ed è innegabile, tuttavia è ancora troppo sullo sfondo e solo nelle ultime pagine sta prendendo il via... quindi, da questo punto di vista, al momento non siamo particolarmente soddisfatti ma sappiamo di leggere un romanzo ottocentesco, lungo, scritto a puntate e quindi portiamo pazienza. Io voglio fidarmi di Collins, quindi attenderò i risvolti!
La restante parte dell'incontro è stata riservata ad altri argomenti più ameni e, successivamente, ci siamo dati appuntamento a domenica 4 giugno per discutere dell'ultima parte del romanzo.