Ieri, primo luglio 2023, si è svolto il consueto incontro del nostro elefantiaco gruppo.
Ci siamo riuniti alla villa Bellini per approfittare della frescura degli alberi (ma mannaggia agli uccelli e alle zanzare; ma che vogliamo, quando si è immersi nella natura può succedere anche che un piccione decida di far partire un bombardamento Molotov sopra le nostre teste
).
I presenti erano Nicoletta (la più colpita dall’attacco aviario), Serena (che ha sfiorato la tragedia per un millimetro), Angelo, Matteo, Mariateresa, Francesco, Alice e ovviamente io.
Il libro oggetto di discussione era “Dolores Claiborne”, di Stephen King.
Vista la passione della sottoscritta per le cose semplici e superficiali, la riunione si è aperta con un mio pesantissimo commento sul significato dell’opera. “Dolores Claiborne” è il primo dei tre volumi (“Il gioco di Gerald” – “Rose Madder”) che assieme danno vita al comunemente detto “ciclo delle donne”, con cui King conferma la sua impronta spiccatamente femminista. I tre libri mostrano una struttura ricorrente: una donna vessata da un uomo che decide di prendere in mano la propria vita e cambiarne le sorti, affrontando il dominio maschile e riappropriandosi del proprio destino. Tutte le donne della trilogia sono legate tra loro dall’esperienza della violenza in diverse forme, e dalla forza con la quale si oppongono ad essa per riuscire a portare in salvo se stesse e (in certi casi) i propri figli.
Ne è conseguita una discussione sulle modalità con le quali l’autore ha affrontato le problematiche di genere, e ci siamo trovati tutti concordi sulla bravura che King ha mostrato nel descrivere il personaggio principale, Dolores, in tutte le sue sfumature. Dolores risulta essere un personaggio vero, caratterizzato, ben riuscito e credibile che trascina il lettore nel suo lungo monologo, non facendo affatto pesare l’assenza di scansione in capitoli del libro (per la gioia di Nicoletta).
Gli altri personaggi su cui l’attenzione del gruppo si è focalizzata sono stati quelli di Vera Donovan, la ricca signora per cui Dolores lavorava, e Joe St. George, il marito di Dolores, morto 20 anni prima per mano della moglie. Per quel che riguarda Vera, Mariateresa ha evidenziato come, nonostante la differenza di status sociale, l’anziana signora si rivelasse in diversi punti del libro speculare alla stessa Dolores. In particolare, ha colpito il punto di contatto tra la disperata Dolores, con le spalle al muro per il furto del denaro operato dal marito, e la dispotica Vera, che di fronte al dolore della protagonista si dimostra empatica e comprensiva, mostrando come le difficoltà delle donne siano trasversali alle classi sociali. Nessuno ha avuto il benché minimo dubbio sulla responsabilità di Vera nella morte per incidente del marito, e ci siamo trovati tutti concordi sul fatto che la narrazione di Vera funge da miccia per l’attuazione del proposito omicida della stessa Dolores, forte della comprensione di un’altra donna. Dubbio se Vera abbia compartecipato alla morte anche dei figli, ma i più hanno propeso per il no.
Riguardo Joe St. George, il gruppo ha apprezzato la capacità di King di far comprendere la profondità delle motivazioni che hanno condotto alla sua morte, permettendoci di empatizzare con il punto di vista paradossalmente dell’assassina (insomma, lo volevamo tutti morto stecchito). La scena del pozzo e della non immediata morte di Joe ha trasmetto ansia un po’ a tutti; e beh, era King, un briciolino d’ansia lo doveva mettere per forza, gli esplodevano le coronarie altrimenti.
Ultimo punto che desidererei affrontare è la questione di genere esaminata tramite l’ottica delle relazioni di coppia, portata avanti in modo piuttosto piacevole e chiaro da Serena: in particolare, si è sottolineato come, rispetto alla stabilità della coppia Dolores-Vera, basata su bisogni e richieste condivise e prevedibili, la coppia Dolores-Joe fosse caratterizzata dall’imprevedibilità della violenza e del controllo, operati da Joe sulla moglie, che rendono la coppia altamente disfunzionale, fino ad arrivare al tragico epilogo.
Il prossimo libro da leggere sarà “La figlia della foresta”, proposto da Mariateresa. Non è ancora stato stabilito se la riunione si farà ad agosto o a settembre; procederemo al carotaggio di verifica
. Intanto inizieremo a leggere; 633 pagine ci attendono.
Buona lettura a tutti e a presto!