Ieri pomeriggio, il nostro fantastico gruppo di lettura si è riunito in un bar della città per parlare del graphic novel "Nonostante tutto" di Jordi Lafebre. Avendolo proposto, ho aperto io le danze e ho spiegato i vari motivi per cui ho amato questo fumetto. I pareri del gruppo sono stati molto discordanti e ci siamo trovati divisi in tre schieramenti: io e Ciccio, per la prima volta d'accordo in positivo su un libro, abbiamo promosso senza se e senza ma la storia e tutto; i "mediani" hanno ritenuto la lettura gradevole, seppur con qualche criticità; i cinici non estimatori, hanno bocciato tutto, eccezione fatta per i disegni.
Partiamo proprio dai disegni: sono bellissimi! L'autore riesce a farci vedere la vivacità dei personaggi nel corso dei loro anni, gli occhi di Zeno sono super espressivi e, come ha fatto notare Ciccio, anche le emozioni dei due protagonisti vengono rese alla perfezione (esempio: la pioggia dentro al ristorante per indicare il momento triste che si stava vivendo). Il fatto che la storia sia stata raccontata partendo dalla fine è stato un elemento interessante un po' per tutti.
Ci siamo confrontati sul concetto di tradimento: Ana, la protagonista, è innamorata da sempre di Zeno, ma ha sposato Giuseppe perché lui poteva darle stabilità. Quello che lei ha perpretato non è un tradimento fisico, ma dei sentimenti, forse il più "pesante" tra tutti. Qualcuno si è scagliato contro Ana perché per trentasette anni non è stata onesta con il marito. C'è chi ha difeso il "povero" Giuseppe perché si è ritrovato dei palchi in testa, ma altri hanno fatto notare come Giuseppe sia sempre stata tranquillo e serafico, pur avendo capito da tempo la situazione.
Per me il tradimento è tradimento sempre, che sia fisico o sentimentale, eppure leggendo questo graphic novel non ho avuto la percezione di slealtà e ciò mi ha portato a riflettere e a dubitare delle mie idee, adesso non più così assolute. Mi sono chiesta se, in fondo, sia davvero possibile amare contemporaneamente due persone, come Jordi Lafebre ci mostra in questa storia.
Chiaramente, abbiamo affrontato anche l'argomento amore e, forse, è stato il tema più discusso tra i partecipanti. I cinici non estimatori di questo graphic novel non hanno visto alcun amore tra Zeno e Ana, quanto invece dei film mentali dei due protagonisti, l'idea di come avrebbe potuto essere, se non addirittura una ossessione... il tutto per una notte di sesso in gioventù. Fortunatamente non abbiamo video né prove fotografiche di tutte le volte che il mio povero cuore ha perso pezzi sentendo parlare i membri del gruppo, a cui comunque - nonostante tutto - voglio bene. Emanuele, che pure non ha apprezzato l'opera di Lafebre, ha cercato di mediare indorando un po' la pillola, parlando di persone giuste ma di momento sbagliato. Qualcuno ha ammesso che tra Ana e Zeno possa essere scattato il colpo di fulmine.
Io mi trovo completamente distante da tutto questo: per me l'autore ha voluto raccontare una storia romantica ma non sdolcinata, di due persone che "si riconoscono" al primo sguardo come spiriti affini. Ana e Zeno sono diversi ma complementari, percepiscono di appartenersi in qualche modo, nonostante le circostanze, nonostante i loro caratteri, nonostante le loro aspirazioni, nonostante le loro vite, nonostante tutto. Il capitolo finale del graphic novel, che poi sarebbe l'inizio di tutto, per me è abbastanza chiaro. Jordi Lafebre vuole farci sognare con il grande amore, le anime gemelle e il destino che le fa incontrare? Mi sta benissimo.
Altri temi che abbiamo affrontato sono stati quello di prendersi le proprie responsabilità, cosa che i due protagonisti inizialmente non fanno e comunque non troppo bene; poi quello della genitorialità, praticamente non documentata per quanto riguarda Ana, presa dalle sue ispirazioni di donna in carriera, mentre Giuseppe è dipinto come padre e marito accudente; infine abbiamo parlato, più in generale, dei vari tipi di graphic novel perché alcuni non conoscevano questo genere prima della lettura di "Nonostante tutto".
Dopo la discussione, abbiamo votato il nuovo libro del mese: "Le figlie di Saffo" di Selby Wynn Schwartz, proposto da Lucrezia.
Un uomo dovrebbe essere ciò che sembra
e chi uomo non è, uomo non dovrebbe sembrare.
Otello - William Shakespeare