Il 27 Settembre si è tenuto un incontro on line del nostro gruppo di Lettura, in cui si è discusso de “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera. Attraverso i suoi personaggi Kundera fa un’analisi storica, filosofica, sociale , politica ed ideologica che andrebbe scomposta pezzo per pezzo e analizzata. Le tematiche presentate sono molte: la ripetizione, il tradimento, la dipendenza affettiva, le coincidenze,“l’amore tossico”, la libertà di pensiero , la dignità, Il Comunismo e l’invasione sovietica della Repubblica Ceca...
Il libro inizia con il concetto di eterno ritorno di Nietzsche, “il fardello più pesante”, che Giovanni ci ha sapientemente spiegato. E’ stato il punto di partenza per perderci
letteralmente in un “mare” di filosofia, Parmenide,Platone, Spinoza, Schopenauer…siamo finiti ovviamente a parlare del mondo greco, da cui ha avuto origine tutto, e delle sue tragedie. (Pe questo motivo qualcuno ha voluto proporre le Baccanti di Euripide come libro di ottobre).Ho trovato questo romanzo “circolare” perché i personaggi fanno grandi giri per poi tornare al punto di partenza, ripetendo costantemente i propri errori, i propri drammi, come se ne fossero intrappolati. Non c’è catarsi , non c’è salvezza…
Tomas dice di amare Tereza ma continua a tradirla per cercare di possedere tutte le peculiarità del genere femminile, al contempo soffre di questo suo comportamento per la “com-passione” che sente nei confronti di Tereza, infatti ,vive intensamente la sofferenza di lei. Tereza, per la prima volta si sente riconosciuta come anima, come entità diversa dagli altri, da Tomas, e grazie a questo, riesce ad evadere da un ambiente familiare soffocante. I due sono tenuti insieme da una dipendenza affettiva che non li rende felici, ma dalla quale non riescono a liberarsi perché “ così è necessario”, così è pesante, così ha valore secondo Tomas.
“Tutti noi consideriamo impensabile che l’amore della nostra vita possa essere qualcosa di leggero, qualcosa che non ha peso; riteniamo che il nostro amore sia qualcosa che doveva necessariamente essere”. Erano state sei diverse coincidenze ha determinare l’incontro fortuito traTereza e Tomas; “soltanto il caso può apparirci come un messaggio”, ed è proprio il caso a rendere l’amore indimenticabile , perché pieno di magia.
Il tema del tradimento continua anche nella copppia Franz-Sabina anche se con un significato diverso; Sabina era affascinata dal tradimento perchè “Tradire significa uscire dai ranghi e partire verso l’ignoto. Sabina non conosceva niente di più bello che partire verso l’ignoto.” Il suo tradimento è una forma di ribellione che si ripercuote nel rapporto con la famiglia, con il marito, con il suo paese, e le resterà addosso come una maledizione. “Il primo tradimento è irreparabile. Esso provoca una reazione a catena di nuovi tradimenti, ciascuno dei quali ci allontana sempre più dal punto del tradimento originario.”
Franz era uno studioso, ma la vita tra i libri gli sembrava irreale, desiderava vivere una vita reale, fatta di cortei, manifestazioni, lotte politiche per questo si invaghisce di Sabina che rappresenta tutto questo. Non capisce che quella che cerca disperatamente è solo “una rappresentazione della realtà, una danza, una festa, un sogno.” Solo alla fine si renderà conto di quanto sia stata vana e inutile questa sua ricerca.
Alla fine mi restano un paio di interrogativi
: Le scelte che compiamo nella nostra vita, sono più o meno rilevanti se paragonate alla vita stessa? Esiste il caso o è tutto già scritto?