Dopo l'assenza strategica
del mese scorso, che ha reso palese (qualora ce ne fosse bisogno) che potevo essere tranquillamente e, aggiungerei,
egregiamente sostituita da Stefania nel ruolo ormai ufficialmente conferitomi dalla medesima di “resocontatrice ufficiale” del GDL, mi sono presentata all'incontro di sabato 19 marzo, alla location convenuta, con circa trenta minuti di ritardo, nella speranza che i presenti avessero già provveduto a sostituirmi... ma la festosa accoglienza e il sollievo evidente di Marcello che probabilmente iniziava a temere l'investitura da parte di Stefania, mi hanno indotta a rassegnarmi definitivamente al mio destino!
Interrompendo l'atmosfera già calda, essendo giunta oramai a discussione, teiere, caffè e cornetti già avviati, e con l'ingenua intenzione di omaggiare gli eventuali papà presenti con gli auguri in occasione della loro festa, ho involontariamente provocato uno svelamento non irrilevante... Marcello, in virtù della certezza della prole, ha accettato gli auguri senza esitazioni, Mario Luca, invece, dichiarando candidamente di ignorare l'eventuale presenza di una sua progenie sparsa nel mondo,
ha accettato con riserva...
Dopo tale rivelazione, la ripresa della discussione sul libro di marzo “Ma gli androidi sognano pecore elettriche?” di Philip Dick ha visto un acceso sostenitore proprio in
Mario Luca che ha sottolineato come dal romanzo trasparisse una solitudine senza fine ed un interesse significativo degli androidi per la vita degli umani, stimolando nel gruppo una riflessione sul titolo come esplicativo di una transizione tra androidi ed esseri umani, che si compendia nella possibilità che il desiderio umano di possedere un animale vivo per marcare il discrimine con gli androidi, che si gioca sostanzialmente sul campo dell'empatia, possa essere condiviso dagli androidi, per cui ci si chiede se anche questi ultimi possano nutrire lo stesso anelito verso gli animali elettrici.
Claudia ha espresso l'emozione suscitatale dalla percezione dell'assordante silenzio che fluttua tra le pagine del romanzo e la sensazione di ansia che nasce dalla constatazione dell'immagine di un mondo senza speranza, destinato al collasso sotto la palta.
Ilaria ha sottolineato come la presenza della vita nei palazzi ormai vuoti in virtù della crisi mondiale che ha condotto il pianeta alla distruzione e l'umanità al trasferimento su Marte, sia determinata paradossalmente proprio dalla presenza di apparecchi televisivi, quindi dispositivi elettrici, che generano emozione perché rivelatori di presenza di esseri umani. E la cosa genera nel lettore un serpeggiante senso di disagio e di disturbo che probabilmente è intenzionale da parte dell'autore.
Francesca, new entry, ha evidenziato la scarsa profondità psicologica dei personaggi, affermando che ne avrebbe preferito una più nitida caratterizzazione, condividendo poi con il gruppo le elucubrazioni di un suo amico “complottista” in merito alle conseguenze dello sviluppo delle intelligenze artificiali.
Stefania ha rimarcato quanto la polvere radioattiva, che tutto ricopre in un mondo apocalittico post- guerra, abbia un ruolo fondamentale nel romanzo, creando quella patina metaforica che tutto avvolge, personaggi e situazioni, rendendone i contorni nebulosi, al punto che anche l'umanità di alcuni personaggi vivi resta nell'ombra, poiché la loro individualità è inglobata in un tutto.
Marcello si è profuso in riflessioni etiche e filosofiche, evidenziando l'idea che gli androidi, pur se programmati per l'obsolescenza, anelino alla sopravvivenza, ed ha disquisito in merito al romanzo, pur senza averne ultimato la lettura. Particolare, quest'ultimo, alla base di un simpatico siparietto con Francesca che gli ha rifilato un colpo basso, insinuando che il voto alto conferito al libro da Marcello fosse infondato a causa del mancato completamento della lettura, inducendo nel pacifico Marcello la velata promessa di una futura ritorsione.
Io, piuttosto autoconfinata nel mio ruolo, ed alle prese con un groviglio di appunti che non si sono rivelati ahimè molto funzionali alla redazione di questo resoconto, mi sono espressa poco, sottolineando soprattutto il senso di empatia che, tra i temi centrali del romanzo, mi ha suscitato le emozioni più intense. La scatola empatica atta a programmare negli umani particolari emozioni, ciascuna contraddistinta da un numero, mi ha inquietata non poco.
A tal proposito Mario Luca in un delirio provocato dagli effluvi di tè e caffè ha rimarcato l'importanza della n° 594 (compiaciuto riconoscimento della superiore saggezza del marito in ogni campo)...
Il libro ha guadagnato un otto pieno in ordine al gradimento riscosso. Si è passati poi alle votazioni del libro di Aprile tra le proposte di Stefania V. che sarà la prossima moderatrice ed anche in questo caso Mario Luca non ha perso occasione di boicottaggio fraudolento
provando a tirar voti alla sua proposta preferita, conteggiando anche la mano alzata dell'ignara Stefania (Blue) che cercava semplicemente di attirare l'attenzione del cameriere per chiedere il conto!
Ad aprile leggeremo e discuteremo un libro, purtroppo, di grande attualità:
“Donbass. Le mie cronache di guerra” di V.N. Rangeloni.
Prossima moderatrice sarà...la sottoscritta!
Ho cercato, timidamente, di sottrarmi al ruolo, essendo una novizia, appellandomi ad una clausola effettivamente presente nel regolamento del GDL (che per me non ha misteri!), ma mi hanno dissuasa dalla rinuncia, per cui mi appresto con un po' d'ansia
a selezionare tema e proposte per maggio... non ho ancora le idee chiare in merito, ma un punto fermo, per rispetto di Marcello che tanto intensamente si è raccomandato, ce l'ho: non proporre nessun libro con un numero di pagine superiore alle duecento!!!
P.S. Ovviamente non potendo essere cumulati gli incarichi (per non incorrere in conflitti d'interesse, sovrapposizioni di poteri forti ecc), e dovendo io ottemperare al ruolo di moderatrice a maggio, sto già pensando ad un/un' eminente sostituto/a nel corrispettivo ruolo di resocontatore/trice per l'occasione, in modo da risolvere brillantemente l'annosa questione!
Sceglierò io, al fine di evitare accalcamenti e/o diatribe tra i numerosi contendenti!