Il poliedrico gruppo del Milleletture, dopo la corroborante pausa estiva, si è ritrovato ieri, nella consueta location, per riprendere le discussioni con nuovo slancio, nonostante diverse defezioni, grazie anche alla presenza di alcune new entry che hanno contribuitoad arricchire il parterre di riflessioni.
Presenti in ordine di arrivo:
Stesy che si sta adoperando per sfatare il mito delle sue reiterate, ma sempre giustificate assenze, in compagnia di suo fratello Marco, puntualissimi;
Salvatore (new entry) che attendeva diligentemente con il libro ben in vista fuori dal locale...
Io, trafelata per la lunga passeggiata veloce, indispensabile per scongiurare la minaccia di un potenziale bagno dovuto all'imminente temporale;
Raffaella e Annalisa (entrambe new entry),ma senza dubbio ben addentrate nel loro nuovo ruolo di componenti del nostro gdl;
Francesca con tanto di maglietta con tentacoli e scritta inquietante a sponsorizzare il tema del libro di ottobre, mese che la vedrà moderatrice del gruppo;
Stefania B. e Mario Luca con il loro consueto innegabile "aplomb" inglese;
Claudio che, nonostante gli impegni professionali, è riuscito ad essere presente;
Claudia, giunta per ultima, con il suo immancabile solare sorriso che rende condonabile il ritardo ormai di routine...
La discussione sul libro del mese: "Fiori per Algernon" di Daniel Keyes si è sviluppata in maniera piuttosto articolata.
Già prima dell'arrivo della moderatrice Stefania, i nuovi e gli storici componenti avevano avviato le danze, esprimendo le proprie idee in merito al romanzo che ha appassionato tutti, suscitando interessanti commenti.
La presentazione di Stefania è stata piuttosto coinvolgente, ponendo l'accento sugli aspetti rilevanti della storia che vede la parabola ascendente del protagonista Charlie Gordon che viene selezionato come "cavia" al pari del topolino Algernon per un esperimento finalizzato allo sviluppo ed al potenziamento delle sue funzioni intellettive e cognitive compromesse dalla nascita.Charlie, animato da una grande motivazione ad accrescere la sua intelligenza di cui comprende i limiti, vive una vita semplice, apprezza gli amici, ed è poco consapevole della derisione di cui è talvolta oggetto.
L'evoluzione intellettiva di Charlie a seguito dell'intervento chirurgico lo porta però ad un progressivo isolamento relazionale direttamente proporzionale all'innalzamento della sua performance intellettiva.
La discussione si è focalizzata sulla mancanza di convergenza tra lo sviluppo dell'intelligenza cognitiva che consente a Charlie di raggiungere in brevissimo tempo vette inarrivabili, e la componente emotiva, che invece non si evolve parallelamente, innesca dinamiche deleterie nella sua vita.
Il senso di rivalsa di Charlie che riesce a mettere in imbarazzo scienziati e accademici di altissimo livello ha suscitato nel gruppo qualche commento sull'egocentrismo, talvolta autocelebrativo di alcuni docenti universitari di spicco che nei loro deliri onniscienti si sentono al di sopra dei comuni mortali!
È stato anche ventilato qualche epiteto/nickname in merito, attribuito ad autorevoliaccademici di un celebre Ateneo che non riporterò... nel rispetto della carriera di chi ci ha fatto la soffiata!!La consapevolezza di Charlie che purtroppo la parabola ascendente si avvierà con la stessa celerità al declino, verso la situazione di ritardo cognitivo di partenza, è struggente e trova una consolazione nella frase pronunciata dal protagonista: "Dove andrò avrò molti amici".
Romantica è stata definita la scelta del titolo con cui si pone in evidenza la relazione emotiva tra il topolino Algernon e Charlie uniti da un comune destino.La visione del film ispirato al romanzo:"I due mondi di Charlie" del 1968 che è valso l'Oscar al protagonista, ha suscitato commenti concordi nel ritenere poco felice la trasposizione cinematografica, per l'assenza del riferimento all'infanzia di Charlie e all'aspetto introspettivo essenziale alla comprensione dell'essenza del personaggio.
È stata apprezzata invece la caratterizzazione dei personaggi nel libro resi in maniera vivida e soprattutto la scelta stilistica dell'autore di far narrare la storia in prima persona al protagonista delineando, mediante l'evoluzione dell'espressione linguistica, inizialmente molto carente sul piano morfosintattico e lessicale, e poi progressivamente proiettata verso uno stile accurato, corretto e forbito, la parabola ascendente nello sviluppo intellettivo di Charlie.
Il gdl ha dimostrato il proprio entusiastico gradimento del romanzo conferendogli un meritato nove!!Al momento di scattare la foto al libro, dopo aver accuratamente predisposto i fiori, Mario Luca ha constatato che era un vero peccato immortalare il romanzo senza la presenza di un topo che avrebbe reso la foto artisticamente perfetta!
Un'altra assenza illustre è stata particolarmente e drammaticamente evidente quando il gruppo, piuttosto nutrito, ha dovuto a sua volta posare per la foto di rito...ebbene, senza Marcello a coordinare: setting, posizionamento e pose... ci siamo sentiti tutti un po' persi!!
La prossima moderatrice sarà Francesca che ha proposto per il mese di ottobre opere di/ relative a Howard Phillips Lovecraft, tra le quali è risultata vincitrice:"Le montagne della folllia".Il genere horror/noir/ dark fantasy è in perfetta sintonia col periodo prescelto per la lettura...Io leggerò sicuramente il romanzo anche se il genere è completamente fuori dalla mia comfort zone...fossi in voi, ad ottobre, non mancherei all'incontro...Muhahhhhahhhhhhh!!! Muhahahhhahhhahhhhah!!!!(risata tenebrosa, funesta e inquietante!!!)