Il primo appuntamento autunnale del gruppo del Milleletture è stato a dir poco eccezionale!
Un piccolo esercito di ben ventidue appassionati lettori è confluito nella consueta location per l'incontro di ottobre.
Beh...se in autunno gli alberi perdono le foglie... i GDL invece acquisiscono nuovi componenti!!Volendo restare nella similitudine per così dire...stagionale/botanica...oltre le radici e il tronco (i fondatori e gli storici): Stesy, Mario Luca e Stefania,
e accanto ai rami (i semistorici):Francesca, Marcello, Claudio, Annalisa, Raffaella1...e me,
è spuntato un nutrito gruppo di foglie (new entry):Adriana, Federica 1, Federica 2, Luisa, Mariangela, Maria Antonietta, Michela, Monica, Olimpia, Raffaella 2, Simona, Stefano 1,
Stefano 2.
Battesimo di fuoco per Francesca che, alla sua prima volta da moderatrice, data la lunghezza del tavolo e la musica alta che rendevano un po' complicata la comunicazione da un estremo all'altro, si è ritrovata a ricoprire anche il ruolo aggiuntivo di "portavoce" riportando i commenti dalla sua posizione centrale da una parte all'altra! Sembrava una sorta di pseudo traduzione simultanea dall'italiano... all'italiano!!!
La discussione ha preso l'avvio dalla presentazione del libro proposto proprio da lei:" Le montagne della folllia "di Howard Phillips Lovecraft.
Lo zelo profuso da Francesca nell'esporre i temi dell'opera e la sua predilezione per l'autore erano piuttosto evidenti dagli occhi brillanti e dell'abbigliamento "azzeccato"...indossava infatti: tshirt, felpa e borsa con tanto di scritte ed immagini evocative ed ha portato con sé anche un fantastico esemplare di...S...
E vabbe' ...nooo!!!...ma veramente avete pensato a...? No, no, non era un esemplare di Shoggoth!!!
Ma un esemplare di S...plendida fattura: un'elegante copia 50X 60 dell'opera, illustrata a tutto campo, che, come una preziosa "reliquia", è stata adagiata con circospezione sul tavolo, debitamente sterilizzato, e fotografata e ammirata con il dovuto stuporee!
Pochi audaci si sono azzardati a sfogliarla sotto l'occhio vigile e un po' ansioso della proprietaria... e di Marcello che per l'occasione ha assunto responsabilmente il delicato ruolo di "bookguard"!!!
Ma ora siamo seri, e veniamo al dunque!
Dalla discussione è emerso che il libro presenta un filo logico che lega i diversi romanzi di Lovecraft in cui ricorrono temi e richiami continui che afferiscono alla pazzia che insorge nell'uomo al cospetto di entità cosmiche che rendono chiara l'inanità umana.
Il libro rappresenta proprio la metafora dei limiti della natura umana in rapporto ad un universo infinito che incute il sacro timore di inenarrabili segreti...
In tutto il romanzo serpeggia un silente senso di inquietudine, determinato dalla consapevolezza che violare l'ignoto e i segreti della natura comporta conseguenze ineluttabili.
Pertanto il messaggio colto dal gruppo è una sorta di monito all'uomo e alla sua temerarietà nello sfidare le possibilità infinite della natura.
È stato apprezzato molto lo stile forbito dello scrittore, da qualcuno un po' meno la scelta dell'autore di intessere la trama di tantissimi termini specifici, di cui, personalmente, dopo un po', ho serenamente deciso di ignorare il significato preciso!!!
È stata notata la ricerca di intensità descrittiva mediante un' enfasi sulle percezioni sensoriali ed il richiamo a nomi/ suoni onomatopeici evocativi e suggestivi.
L' orrido che incombe ad ogni piè sospinto, senza che si concretizzi mai in un'azione netta, precisa, ma solo in mere immagini, ha deluso un po' le aspettative di qualcuno.
L' atmosfera intensamente descrittiva è risultata a tratti ridondante, conferendo un ritmo lento, anche se questo slow motion, che risente dell'epoca a cui risale l'opera, in qualche modo accresce la tensione di un racconto, quasi onirico, visionario, che lascia sempre il cruento nell'intangibile.
È come se lo scrittore creasse la suspence del "vedo/non vedo" gettando un velo di consapevole angoscia che squarcia le anime dei personaggi in bilico sull'abisso.In fondo il fine del protagonista non è la salvezza delle vite in gioco, ma la catartica conoscenza di un ignoto orrifico che incombe e il cui racconto sarà funzionale ad impedire ad altri esploratori di ingaggiare analoghe sfide...In ultima analisi Lovecraft, fonte inesauribile di ispirazione per diversi scrittori e registi, ha convinto, e il gruppo ha espresso il proprio gradimento complessivamente con un bel sette!
Protagonista del prossimo incontro sarà:"Gente del Wyoming" di E. Annie Proulx per il tema "Pastorale americana", prossima moderatrice: Claudia.
Ringraziamo in particolar modo le new entry per la proficua partecipazione e aspettiamo tutti al prossimo incontro...Mario Luca sta già progettando il layout del tavolo per ottimizzare l'audio!!